3 Dicembre 2023 4a Domenica di Avvento (ambr. a)
IV DOMENICA DI AVVENTO Anno B
Rito Ambrosiano
L’ingresso del Messia
Introduzione
«Osanna! Benedetto colui che viene nel nome del Signore!»: al centro di questa Domenica è il tema dell’Ingresso del Messia. Il Signore si fa vicino e già in questa celebrazione, «quanto più il trascorrere dei giorni ci avvicina il suo prezioso Natale», vuole entrare nella nostra vita e nella nostra storia. Tocca a noi accoglierlo, aprendo il nostro cuore all’ascolto della sua Parola e disponendoci alla comprensione del suo mistero di salvezza. Secondo una tradizione che risale alla più alta antichità cristiana, la Chiesa ambrosiana affida alla pagina evangelica dell’Ingresso di Gesù nella città santa il compito di richiamare simbolicamente il ritorno glorioso del Signore alla fine dei tempi. La liturgia non si dà quindi come semplice preparazione agli inizi del mistero della redenzione, che rivivremo nella celebrazione del Natale, ma al suo compimento nella Pasqua: «Non limitiamoci a meditare solo la prima venuta, ma viviamo in attesa della seconda. E poiché nella prima abbiamo acclamato: “Benedetto colui che viene nel nome del Signore”, la stessa lode proclameremo nella seconda» (Cirillo di Alessandria).
LITURGIA VIGILIARE VESPERTINA
VANGELO DELLA RISURREZIONE Mt 28, 8-10
Annuncio della Risurrezione del Signore Nostro Gesù Cristo secondo Matteo.
Abbandonato in fretta il sepolcro con timore e gioia grande, le donne corsero a dare l’annuncio ai suoi discepoli. Ed ecco, il Signore Gesù venne loro incontro e disse: «Salute a voi!». Ed esse si avvicinarono, gli abbracciarono i piedi e lo adorarono. Allora Gesù disse loro: «Non temete; andate ad annunciare ai miei fratelli che vadano in Galilea: là mi vedranno».
Cristo Signore è risorto!
Rendiamo grazie a Dio!
Commento al filmato:l’Organo di questa stupenda “Chaconne” di Couperin canta con note solenni, maestose, esultanti, lo straordinario annuncio che Gesù fa alle Donne, mentre, abbandonato il Sepolcro, stanno correndo dai Discepoli: Allora Gesù disse loro: «Non temete; andate ad annunciare ai miei fratelli che vadano in Galilea: là mi vedranno».
MESSA NEL GIORNO
RITI DI INTRODUZIONE
ALL’INGRESSO Lc 1, 68-69a. 70
Sia benedetto, Dio, Signore di Israele,
che ha visitato e redento il suo popolo.
Ha suscitato tra noi un salvatore,
come aveva promesso
per bocca dei suoi santi profeti.
ATTO PENITENZIALE
Carissimi, disponiamoci all’incontro con il Signore e, con fede, apriamo il nostro spirito al pentimento per essere meno indegni di accostarci alla sua mensa di salvezza.
(pausa di silenzio)
Tu, Figlio di Davide, che vieni a visitare il tuo popolo nella pace: Kyrie, eléison. Kyrie, eléison.
Tu, Agnello di Dio, che sei l’unica nostra speranza di salvezza: Kyrie, eléison. Kyrie, eléison.
Tu, Autore della vita, che ci fai crescere nell’amore e rendi saldi i nostri cuori: Kyrie, eléison.
Kyrie, eléison.
Dio onnipotente abbia misericordia di noi perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna.
Amen.
Commento al filmato:le note “sognanti”, dolenti del Pianoforte in questa “Rèverie” da “Kinderszenen” di Schumann, cantano con grande intensità l’Atto Penitenziale di questa Liturgia.
ALL’INIZIO DELL’ASSEMBLEA LITURGICA
Preghiamo.
Ci illumini, o Dio, e ci mondi il cuore da ogni macchia di colpa la venuta del tuo Verbo, Gesù Cristo, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito santo, per tutti i secoli dei secoli.
Amen.
LITURGIA DELLA PAROLA
LETTURA Is 16, 1-5
Manda l’Agnello.
Lettura del profeta Isaia.
In quei giorni, Isaia disse: «Mandate l’agnello al signore della regione, da Sela del deserto al monte della figlia di Sion. Come un uccello fuggitivo, come una nidiata dispersa saranno le figlie di Moab ai guadi dell’Arnon. Dacci un consiglio, prendi una decisione! Rendi come la notte la tua ombra in pieno mezzogiorno; nascondi i dispersi, non tradire i fuggiaschi. Siano tuoi ospiti i dispersi di Moab; sii loro rifugio di fronte al devastatore.
Quando sarà estinto il tiranno e finita la devastazione, scomparso il distruttore della regione, allora sarà stabilito un trono sulla mansuetudine, vi siederà con tutta fedeltà, nella tenda di Davide, un giudice sollecito del diritto e pronto alla giustizia».
Parola di Dio.
Rendiamo grazie a Dio
Commento al filmato: nell’affascinante “Andante Molto” del Concerto in Sol Magg di Vivaldi, l’Oboe, il Fagotto con gli Archi dell’Orchestra, cantano con note appassionate, contemplative, esultanti la profezia della venuta del Salvatore: «Quando sarà estinto il tiranno e finita la devastazione, scomparso il distruttore della regione, allora sarà stabilito un trono sulla mansuetudine, vi siederà con tutta fedeltà, nella tenda di Davide, un giudice sollecito del diritto e pronto alla giustizia». Fanno da sfondo le splendide immagini de “il Profeta Isaia”di Raffaello, “il Profeta Geremia” e “Entrata di Gesù a Gerusalemme” di Lorenzetti.
SALMO Sal 149
Cantino al loro re i figli di Sion.
Cantate al Signore un canto nuovo;
la sua lode nell’assemblea dei fedeli.
Gioisca Israele nel suo creatore,
esultino nel loro re i figli di Sion. R.
Lodino il suo nome con danze,
con tamburelli e cetre gli cantino inni.
Il Signore ama il suo popolo,
incorona i poveri di vittoria. R.
Esultino i fedeli nella gloria,
facciano festa sui loro giacigli.
Le lodi di Dio sulla loro bocca,
questo è un onore per tutti i suoi fedeli. R.
Commento al filmato:nello spettacolare “Allegro” del Concerto in Fa Magg di Vivaldi, i due Corni e l’Orchestra d’archi “esultano” con il Responsoriale «Cantino al loro re i figli di Sion»– viene alla mente la danza frenetica del Re Davide che, al suono delle trombe, marcia alla testa del Popolo di Israele nel trasporto dell’Arca dell’Alleanza al monte Sion: «Lodino il suo nome con danze, con tamburelli e cetre gli cantino inni.»
EPISTOLA 1Ts 3, 11 – 4, 2
Rendete irreprensibili i vostri cuori al momento della venuta del Signore nostro Gesù Cristo.
Prima lettera di san Paolo apostolo ai Tessalonicesi.
Fratelli, voglia Dio stesso, Padre nostro, e il Signore nostro Gesù guidare il nostro cammino verso di voi! Il Signore vi faccia crescere e sovrabbondare nell’amore fra voi e verso tutti, come sovrabbonda il nostro per voi, per rendere saldi i vostri cuori e irreprensibili nella santità, davanti a Dio e Padre nostro, alla venuta del Signore nostro Gesù con tutti i suoi santi.
Per il resto, fratelli, vi preghiamo e supplichiamo nel Signore Gesù affinché, come avete imparato da noi il modo di comportarvi e di piacere a Dio – e così già vi comportate -, possiate progredire ancora di più. Voi conoscete quali regole di vita vi abbiamo dato da parte del Signore Gesù.
Parola di Dio.
Rendiamo grazie a Dio
Commento al filmato:le note struggentidi questa deliziosa “Barcarole” nel tempo“Lent, calme, dans une quietudeexpressive” di Kleynjans, cantano con toni appassionati l’esortazione dell’Apostolo ai Tessalonicesi: «Il Signore vi faccia crescere e sovrabbondare nell’amore fra voi e verso tutti, come sovrabbonda il nostro per voi, per rendere saldi i vostri cuori e irreprensibili nella santità, davanti a Dio e Padre nostro».
CANTO AL VANGELO Cfr Mt 21, 9
Alleluia.
Benedetto colui che viene nel nome del Signore!
Osanna al figlio di Davide!
Alleluia.
VANGELO Mc 11, 1-11
Benedetto il Regno che viene, del nostro padre Davide.
Lettura del Vangelo secondo Marco.
In quel tempo. Quando furono vicini a Gerusalemme, verso Bètfage e Betània, presso il monte degli Ulivi, il Signore Gesù mandò due dei suoi discepoli e disse loro: «Andate nel villaggio di fronte a voi e subito, entrando in esso, troverete un puledro legato, sul quale nessuno è ancora salito. Slegatelo e portatelo qui. E se qualcuno vi dirà: “Perché fate questo?”, rispondete: “Il Signore ne ha bisogno, ma lo rimanderà qui subito”». Andarono e trovarono un puledro legato vicino a una porta, fuori sulla strada, e lo slegarono. Alcuni dei presenti dissero loro: «Perché slegate questo puledro?». Ed essi risposero loro come aveva detto Gesù. E li lasciarono fare. Portarono il puledro da Gesù, vi gettarono sopra i loro mantelli ed egli vi salì sopra. Molti stendevano i propri mantelli sulla strada, altri invece delle fronde, tagliate nei campi. Quelli che precedevano e quelli che seguivano, gridavano: «Osanna! Benedetto colui che viene nel nome del Signore!
Benedetto il Regno che viene, del nostro padre Davide! Osanna nel più alto dei cieli!».
Ed entrò a Gerusalemme, nel tempio. E dopo aver guardato ogni cosa attorno, essendo ormai l’ora tarda, uscì con i Dodici verso Betània.
Parola del Signore.
Lode a te, o Cristo
Commento al filmato: nella straordinaria “Fuga” da “Fantasia Cromatica e Fuga” di Bach, il Clavicembalo descrive con un crescendo impressionante l’entrata di Gesù a Gerusalemme; dalle prime note sommesse che descrivono la scelta della cavalcatura, a quelle impetuose che ci fanno immaginare il tumulto della folla acclamante, sino agli accordi finali maestosi, possenti: «Osanna! Benedetto colui che viene nel nome del Signore! – Benedetto il Regno che viene, del nostro padre Davide! Osanna nel più alto dei cieli!».
DOPO IL VANGELO Sof 3, 16-17a
Non temere, Sion,
non lasciarti cadere le braccia!
Il Signore tuo Dio in mezzo a te
è un salvatore potente,
per te esulterà di gioia.
PREGHIERA UNIVERSALE
Fratelli e sorelle, al Signore Gesù, che viene a liberarci con la forza del suo amore, eleviamo la nostra comune preghiera.
Vieni, Signore Gesù!
Per la Chiesa, che attende fiduciosa il tuo ritorno: ti preghiamo. R.
Per la società civile e per quanti sono impegnati a servizio del bene comune: ti preghiamo. R.
Per i fratelli che vivono nella povertà e nell’emarginazione: ti preghiamo. R.
Per noi tutti, chiamati a costruire relazioni capaci di perdono, accoglienza e gratuità: ti preghiamo. R.
A CONCLUSIONE DELLA LITURGIA DELLA PAROLA
La tua grazia, o Dio onnipotente, ispiri e sostenga nel cammino della salvezza quanti aspettano il Signore con ardente speranza; dona loro il tuo aiuto per la vita presente e i beni di quella futura. Per Cristo nostro Signore.
Amen.
LITURGIA EUCARISTICA
PROFESSIONE DI FEDE
Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo,
(Alle parole «e per opera dello Spirito Santo… si è fatto uomo», tutti si inchinano.)
e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.
SUI DONI
Santifica, o Dio, i nostri doni perché, ricevendoli al convito del tuo Figlio, vi troviamo il pegno della gloria eterna. Per Cristo nostro Signore.
Amen.
PREFAZIO
È veramente cosa buona e giusta esaltarti, o Dio onnipotente, celebrando in letizia l’avvento della nostra salvezza.
Con la tua promessa di redenzione hai risollevato dopo la colpa a nuova speranza di grazia il genere umano, creato in santità e giustizia nel tuo Verbo divino, e nella pienezza dei tempi hai mandato lo stesso tuo Verbo nel mondo perché, vivendo come uomo tra noi, ci aprisse il mistero del tuo amore paterno e, sciolti i legami mortali del male, ci infondesse di nuovo la vita eterna del cielo.
Riconoscenti per questo tuo dono, uniti agli angeli e ai santi, eleviamo insieme l’inno della tua gloria: Santo, Santo, Santo…
ANAMNESI
Mistero della fede.
Ogni volta che mangiamo di questo pane e beviamo a questo calice annunziamo la tua morte, Signore, nell’attesa della tua venuta.
ALLO SPEZZARE DEL PANE
O Dio con noi, nostro sovrano,
che ci hai dato la legge dell’amore,
tu, che le genti attendono,
tu, che le puoi redimere,
vieni a salvarci.
PADRE NOSTRO
Padre nostro che sei nei cieli,……..
ALLA COMUNIONE Sal 61, 3a. 6b. 8b. 9ab
Dio solo mi salva e mi sorregge;
io resisto perché mi appoggio a lui.
È Dio la mia speranza e il mio soccorso;
confidare in lui,
a lui aprite tutto il vostro cuore.
DOPO LA COMUNIONE
Preghiamo.
O Dio, che già nel sacramento divino ci hai largamente anticipato la redenzione eterna, ascolta la nostra supplica: tanto più accresci il nostro interiore proposito di celebrare degnamente il mistero di salvezza, quanto più il trascorrere dei giorni ci avvicina il prezioso natale di Cristo, che vive e regna nei secoli dei secoli.
Amen.
RITI DI CONCLUSIONE
Il Signore sia con voi.
E con il tuo Spirito. Kyrie, eléison. Kyrie, eléison. Kyrie, eléison.
Vi benedica Dio onnipotente, Padre e Figlio e
Spirito Santo. Amen.
Angelus
L’angelo del Signore portò l’annuncio a Maria,
ed ella concepì per opera dello Spirito Santo.
Ave Maria, piena di grazia…
“Ecco sono la serva del Signore.”
“Avvenga in me secondo la tua parola.”
Ave Maria, piena di grazia…
E il verbo si fece carne.
E venne ad abitare in mezzo a noi.
Ave Maria, piena di grazia…
Prega per noi santa madre di Dio.
Perché siamo fatti degni delle promesse di Cristo.
Preghiamo. Infondi nel nostro spirito la tua grazia, o Padre, tu che, all’ annuncio dell’Angelo, ci hai rivelato l’incarnazione del tuo Figlio, per la sua passione e la sua croce guidaci alla gloria della risurrezione. Per Cristo nostro Signore.
Amen.