10 Marzo 2025 1a Domenica di Quaresima (rom. c)
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I DOMENICA DI QUARESIMA (ANNO C)
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Grado della Celebrazione: DOMENICA
Colore liturgico: Viola
Antifona d’ingresso
Egli mi invocherà e io lo esaudirò;
gli darò salvezza e gloria,
lo sazierò con una lunga vita. (Sal 91,15-16)
Non si dice il Gloria.
Colletta
O Dio, nostro Padre,
con la celebrazione di questa Quaresima,
segno sacramentale della nostra conversione,
concedi a noi tuoi fedeli
di crescere nella conoscenza del mistero di Cristo
e di testimoniarlo con una degna condotta di vita.
Per il nostro Signore Gesù Cristo…
Commento al filmato: le note solenni, insistenti dell’Organo della “Toccata avanti la Messa della Domenica” di Girolamo Frescobaldi, cantano con toni maestosi le invocazioni d’ingresso di questa Liturgia:
«Egli mi invocherà e io lo esaudirò; gli darò salvezza e gloria, lo sazierò con una lunga vita.»
PRIMA LETTURA (Dt 26,4-10)
Professione di fede del popolo eletto.
Dal libro del Deuteronòmio
Mosè parlò al popolo e disse:
«Il sacerdote prenderà la cesta dalle tue mani e la deporrà davanti all’altare del Signore, tuo Dio, e tu pronuncerai queste parole davanti al Signore, tuo Dio: “Mio padre era un Aramèo errante; scese in Egitto, vi stette come un forestiero con poca gente e vi diventò una nazione grande, forte e numerosa. Gli Egiziani ci maltrattarono, ci umiliarono e ci imposero una dura schiavitù. Allora gridammo al Signore, al Dio dei nostri padri, e il Signore ascoltò la nostra voce, vide la nostra umiliazione, la nostra miseria e la nostra oppressione; il Signore ci fece uscire dall’Egitto con mano potente e con braccio teso, spargendo terrore e operando segni e prodigi. Ci condusse in questo luogo e ci diede questa terra, dove scorrono latte e miele. Ora, ecco, io presento le primizie dei frutti del suolo che tu, Signore, mi hai dato”. Le deporrai davanti al Signore, tuo Dio, e ti prostrerai davanti al Signore, tuo Dio».
Parola di Dio
Commento al filmato: le note drammatiche dell’Orchestra nello spettacolare “Allegro” del Concerto in Sol Magg. di Vivaldi cantano con armonie di grande impatto emotivo il discorso di Mosè al popolo davanti alla Terra Promessa:
Ci condusse in questo luogo e ci diede questa terra, dove scorrono latte e miele. Ora, ecco, io presento le primizie dei frutti del suolo che tu, Signore, mi hai dato”. Le deporrai davanti al Signore, tuo Dio, e ti prostrerai davanti al Signore, tuo Dio».
SALMO RESPONSORIALE (Sal 90)
Rit: Resta con noi, Signore, nell’ora della prova.
Chi abita al riparo dell’Altissimo
passerà la notte all’ombra dell’Onnipotente.
Io dico al Signore: «Mio rifugio e mia fortezza,
mio Dio in cui confido».
Non ti potrà colpire la sventura,
nessun colpo cadrà sulla tua tenda.
Egli per te darà ordine ai suoi angeli
di custodirti in tutte le tue vie.
Sulle mani essi ti porteranno,
perché il tuo piede non inciampi nella pietra.
Calpesterai leoni e vipere,
schiaccerai leoncelli e draghi.
«Lo libererò, perché a me si è legato,
lo porrò al sicuro, perché ha conosciuto il mio nome.
Mi invocherà e io gli darò risposta;
nell’angoscia io sarò con lui,
lo libererò e lo renderò glorioso».
Commento al filmato: un caleidoscopio di emozioni ci coglie nell’ascolto dello stupefacente dialogo fra il Pianoforte e il Violoncello nell‘Allegretto poco mosso della luminosa Sonata di César Franck; – le note profonde, struggenti, del Violoncello si armonizzano con il suono limpido del Pianoforte in un canto appassionato dello stupendo salmo di affidamento al Signore:
[1]Tu che abiti al riparo dell’Altissimo e dimori all’ombra dell’Onnipotente, [2]dì al Signore: «Mio rifugio e mia fortezza, mio Dio, in cui confido». ….. [7]Mille cadranno al tuo fianco e diecimila alla tua destra; ma nulla ti potrà colpire. ….. [14]Lo salverò, perché a me si è affidato; lo esalterò, perché ha conosciuto il mio nome.
SECONDA LETTURA (Rm 10,8-13)
Professione di fede di chi crede in Cristo.
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani
Fratelli, che cosa dice [Mosè]? «Vicino a te è la Parola, sulla tua bocca e nel tuo cuore», cioè la parola della fede che noi predichiamo. Perché se con la tua bocca proclamerai: «Gesù è il Signore!», e con il tuo cuore crederai che Dio lo ha risuscitato dai morti, sarai salvo. Con il cuore infatti si crede per ottenere la giustizia, e con la bocca si fa la professione di fede per avere la salvezza.
Dice infatti la Scrittura: «Chiunque crede in lui non sarà deluso». Poiché non c’è distinzione fra Giudeo e Greco, dato che lui stesso è il Signore di tutti, ricco verso tutti quelli che lo invocano. Infatti: «Chiunque invocherà il nome del Signore sarà salvato».
Parola di Dio
Commento al filmato: i Violini e il Violoncello di questa splendida Sonata di Vivaldi si impegnano con armonie appassionate, struggenti per cantare una “Professione di fede di chi crede in Cristo“
«Chiunque invocherà il nome del Signore sarà salvato».
Canto al Vangelo (Mt 4,4)
Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!
Non di solo pane vivrà l’uomo,
ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio.
Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!
VANGELO (Lc 4,1-13)
Gesù fu guidato dallo Spirito nel deserto e tentato dal diavolo.
+ Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù, pieno di Spirito Santo, si allontanò dal Giordano ed era guidato dallo Spirito nel deserto, per quaranta giorni, tentato dal diavolo. Non mangiò nulla in quei giorni, ma quando furono terminati, ebbe fame. Allora il diavolo gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, di’ a questa pietra che diventi pane». Gesù gli rispose: «Sta scritto: “Non di solo pane vivrà l’uomo”».
Il diavolo lo condusse in alto, gli mostrò in un istante tutti i regni della terra e gli disse: «Ti darò tutto questo potere e la loro gloria, perché a me è stata data e io la do a chi voglio. Perciò, se ti prostrerai in adorazione dinanzi a me, tutto sarà tuo». Gesù gli rispose: «Sta scritto: “Il Signore, Dio tuo, adorerai: a lui solo renderai culto”».
Lo condusse a Gerusalemme, lo pose sul punto più alto del tempio e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, gèttati giù di qui; sta scritto infatti: “Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo affinché essi ti custodiscano”; e anche: “Essi ti porteranno sulle loro mani perché il tuo piede non inciampi in una pietra”». Gesù gli rispose: «È stato detto: “Non metterai alla prova il Signore Dio tuo”».
Dopo aver esaurito ogni tentazione, il diavolo si allontanò da lui fino al momento fissato.
Parola del Signore
Commento al filmato: Anche alla Tentazione si vuole sottoporre il “Figlio dell’Uomo” per affermare la Sua completa immedesimazione alla natura umana; nel luminoso “Largo-Presto-Largo” del Concerto “La Notte” di Vivaldi, il Flauto e l’Orchestra cantano con un caleidoscopio di armonie di grande impatto emotivo lo scontro di Gesù con Satana:
«È stato detto: “Non metterai alla prova il Signore Dio tuo”».
Preghiera dei fedeli
In Gesù ogni uomo ha la forza di mantenere la propria libertà anche di fronte alle seduzioni del peccato che conducono alla più radicale delle schiavitù.
Preghiamo insieme e diciamo: Mantienici nella Tua fedeltà, Signore.
- Perché sappiamo sempre credere nella forza dell’unione che c’è tra noi e Te, più stabile delle distrazioni che comportano le tentazioni del momento. Preghiamo.
2. Perché siamo capaci di ribellarci al male presente nel mondo e che agisce anche in noi. Preghiamo.
3. Perché la coscienza del fatto che tu ci sei sempre vicino, anche nei momenti semplici e quotidiani, e soprattutto nei momenti bui di sofferenza, ci accompagni sempre. Preghiamo.
4. Perché la paura e la stanchezza non ci portino mai ad accettare compromessi e surrogati al Tuo amore per noi. Preghiamo.
O Padre, tu sei l’unico Signore che lascia liberi i suoi servitori, aiutaci a non cercare gloria lontano da te per trovare poi solo catene e disperazione. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore.
Preghiera sulle offerte
Si rinnovi, Signore, la nostra vita
e col tuo aiuto si ispiri sempre più al sacrificio,
che santifica l’inizio della Quaresima,
tempo favorevole per la nostra salvezza.
Per Cristo nostro Signore.
Gesù vittorioso sulla tentazione del maligno.
È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
rendere grazie sempre e in ogni luogo
a te, Signore, Padre Santo, Dio onnipotente ed eterno,
per Cristo nostro Signore.
Egli consacrò l’istituzione del tempo penitenziale
con il digiuno di quaranta giorni,
e vincendo le insidie dell’antico tentatore
ci insegnò a dominare le seduzioni del peccato,
perché celebrando con spirito rinnovato
il mistero pasquale
possiamo giungere alla Pasqua eterna.
E noi, uniti agli angeli e ai santi,
cantiamo senza fine
l’inno della tua lode: Santo…
Antifona di comunione
“Solo al Signore Dio tuo ti prostrerai,
lui solo adorerai”. (Lc 4,8)
Oppure:
Il Signore ti coprirà con la sua protezione,
sotto le sue ali troverai rifugio. (Sal 91,4)
Preghiera dopo la comunione
Il pane del cielo che ci hai dato, o Padre,
alimenti in noi la fede,
accresca la speranza,
rafforzi la carità,
e ci insegni ad aver fame di Cristo,
pane vivo e vero,
e a nutrirci di ogni parola che esce dalla tua bocca.
Per Cristo nostro Signore.
Commento
La Quaresima si apre con il racconto delle tentazioni di Gesù. Poste alla soglia del suo ministero pubblico, esse sono in qualche modo l’anticipazione delle numerose contraddizioni che Gesù dovrà subire nel suo itinerario, fino all’ultima violenza della morte. In esse è rivelata l’autenticità dell’umanità di Cristo, che, in completa solidarietà con l’uomo, subisce tutte le tentazioni tramite le quali il Nemico cerca di distoglierlo dalla sua completa sottomissione al Padre. “Cristo tentato dal demonio! Ma in Cristo sei tu che sei tentato” (sant’Agostino).
In esse viene anticipata la vittoria finale di Cristo nella risurrezione. Cristo inaugura un cammino – che è l’itinerario di ogni essere umano – dove nessuno potrà impedire che il disegno di Dio si manifesti per tutti gli uomini: la sua volontà di riscattarlo, cioè di recuperare per l’uomo la sovranità della sua vita in un libero riconoscimento della sua dipendenza da Dio.
È nell’obbedienza a Dio che risiede la libertà dell’uomo. L’abbandono nelle mani del Padre – “Io vivo per il Padre” – è la fonte dell’unica e vera libertà, che consiste nel rifiutare di venire trattati in modo diverso da quello che siamo. Il potere di Dio la rende possibile.