13 – i Giudici Capitolo 13 Sansone
Giudici – Capitolo 13
12. SANSONE
L’annunzio della nascita di Sansone
[1]Gli Israeliti tornarono a fare quello che è male agli occhi del Signore e il Signore li mise nelle mani dei Filistei per quarant’anni. [2]C’era allora un uomo di Zorea di una famiglia dei Daniti, chiamato Manoach; sua moglie era sterile e non aveva mai partorito. [3]L’angelo del Signore apparve a questa donna e le disse: «Ecco, tu sei sterile e non hai avuto figli, ma concepirai e partorirai un figlio. [4]Ora guardati dal bere vino o bevanda inebriante e dal mangiare nulla d’immondo. [5]Poiché ecco, tu concepirai e partorirai un figlio, sulla cui testa non passerà rasoio, perché il fanciullo sarà un nazireo consacrato a Dio fin dal seno materno; egli comincerà a liberare Israele dalle mani dei Filistei». [6]La donna andò a dire al marito: «Un uomo di Dio è venuto da me; aveva l’aspetto di un angelo di Dio, un aspetto terribile. Io non gli ho domandato da dove veniva ed egli non mi ha rivelato il suo nome, [7]ma mi ha detto: Ecco tu concepirai e partorirai un figlio; ora non bere vino né bevanda inebriante e non mangiare nulla d’immondo, perché il fanciullo sarà un nazireo di Dio dal seno materno fino al giorno della sua morte».
Seconda apparizione dell’angelo
[8]Allora Manoach pregò il Signore e disse: «Signore, l’uomo di Dio mandato da te venga di nuovo da noi e c’insegni quello che dobbiamo fare per il nascituro». [9]Dio ascoltò la preghiera di Manoach e l’angelo di Dio tornò ancora dalla donna, mentre stava nel campo; ma Manoach suo marito non era con lei. [10]La donna corse in fretta ad informare il marito e gli disse: «Ecco, mi è apparso quell’uomo che venne da me l’altro giorno». [11]Manoach si alzò, seguì la moglie e giunto a quell’uomo gli disse: «Sei tu l’uomo che hai parlato a questa donna?». Quegli rispose: «Sono io». [12]Manoach gli disse: «Quando la tua parola si sarà avverata, quale sarà la norma da seguire per il bambino e che si dovrà fare per lui?». [13]L’angelo del Signore rispose a Manoach: «Si astenga la donna da quanto le ho detto. [14]Non mangi nessun prodotto della vigna, né beva vino o bevanda inebriante e non mangi nulla d’immondo; osservi quanto le ho comandato». [15]Manoach disse all’angelo del Signore: «Permettici di trattenerti e di prepararti un capretto!». [16]L’angelo del Signore rispose a Manoach: «Anche se tu mi trattenessi, non mangerei il tuo cibo; ma se vuoi fare un olocausto, offrilo al Signore». Manoach non sapeva che quello fosse l’angelo del Signore. [17]Poi Manoach disse all’angelo del Signore: «Come ti chiami, perché quando si saranno avverate le tue parole, noi ti rendiamo onore?». [18]L’angelo del Signore gli rispose: «Perché mi chiedi il nome? Esso è misterioso». [19]Manoach prese il capretto e l’offerta e li bruciò sulla pietra al Signore, che opera cose misteriose. Mentre Manoach e la moglie stavano guardando, [20]mentre la fiamma saliva dall’altare al cielo, l’angelo del Signore salì con la fiamma dell’altare. Manoach e la moglie, che stavano guardando, si gettarono allora con la faccia a terra [21]e l’angelo del Signore non apparve più né a Manoach né alla moglie. Allora Manoach comprese che quello era l’angelo del Signore. [22]Manoach disse alla moglie: «Noi moriremo certamente, perché abbiamo visto Dio». [23]Ma sua moglie gli disse: «Se il Signore avesse voluto farci morire, non avrebbe accettato dalle nostre mani l’olocausto e l’offerta; non ci avrebbe mostrato tutte queste cose né ci avrebbe fatto udire proprio ora cose come queste».
[24]Poi la donna partorì un figlio che chiamò Sansone. Il bambino crebbe e il Signore lo benedisse. [25]Lo spirito del Signore cominciò a investirlo quando era a Macane-Dan, fra Zorea ed Estaol.