16 Giugno 2024 4a Domenica dopo Pentecoste (ambr. b)
IV DOMENICA DOPO PENTECOSTE
Anno B Rito Ambrosiano
Il Signore regna su tutte le nazioni
Introduzione
L’immagine della «festa di nozze», al centro della liturgia odierna, è segno della salvezza preparata e offerta da Dio, secondo la promessa fatta ad Abramo: «Dio si ricordò di Abramo […]; dovrà diventare una nazione grande e potente e in lui si diranno benedette tutte le nazioni della terra». La misericordia del Signore non elimina o sostituisce la nostra responsabilità e libertà personale nella risposta alla sua chiamata. «Molti sono chiamati, ma pochi eletti»: il dono di grazia del Signore chiede di essere riconosciuto e accolto. «L’abito nuziale» della parabola evangelica rimanda alla nostra volontà di conversione e alla nostra disposizione interiore. Come richiamato con forza dalla parola del Signore, in gioco è la nostra salvezza: «Non chiunque mi dice: “Signore, Signore”, entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio».
LITURGIA VIGILIARE VESPERTINA
VANGELO DELLA RISURREZIONE Lc 24, 9-12
Annuncio della Risurrezione del Signore Nostro Gesù Cristo secondo Luca.
Tornate dal sepolcro, le donne annunciarono tutto questo agli Undici e a tutti gli altri. Erano Maria Maddalena, Giovanna e Maria madre di Giacomo. Anche le altre, che erano con loro, raccontavano queste cose agli apostoli. Quelle parole parvero a loro come un vaneggiamento e non credevano ad esse. Pietro tuttavia si alzò, corse al sepolcro e, chinatosi, vide soltanto i teli. E tornò indietro, pieno di stupore per l’accaduto.
Cristo Signore è risorto!
Rendiamo Grazie a Dio!
Commento al filmato:il dialogo spumeggiante dell’Oboe con l’Orchestra del tumultuoso “Allegro”del Concerto di Vivaldi, rappresenta a tinte vivaci quello che dovrebbe essere stata la concitazione dell’annuncio delle donne agli apostoli e la loro incrdulità:
«Quelle parole parvero a loro come un vaneggiamento e non credevano ad esse.»
MESSA NEL GIORNO
RITI DI INTRODUZIONE
ALL’INGRESSO Sal 26 (27), 1
Il Signore è la mia luce e la mia salvezza:
di chi avrò timore?
Il Signore difende la mia vita:
di chi avrò paura?
ATTO PENITENZIALE
Carissimi, il Signore ci invita ad accogliere con impegno rinnovato la sua chiamata alla salvezza: per essere meno indegni di accostarci alla mensa della Parola e dell’Eucaristia, riconosciamoci peccatori e invochiamo, con fiducia, misericordia e perdono.
(pausa di silenzio)
Tu, Figlio di Dio, che non sei venuto a condannare, ma a perdonare: Kyrie, eléison.
Tu, Figlio dell’uomo, che sei venuto a cercare chi era perduto: Kyrie, eléison.
Tu, Figlio unigenito del Padre, che sei venuto a fare di noi il tuo popolo santo: Kyrie, eléison.
Dio onnipotente abbia misericordia di noi perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna.
Amen.
Commento al filmato:sono armonie dolcissime, supplici, adoranti, quelle dello stupendo “Largo” dal Concerto in Si b. di Vivaldi, che cantano questo Atto Penitenziale:
«Carissimi, il Signore ci invita ad accogliere con impegno rinnovato la sua chiamata alla salvezza: per essere meno indegni di accostarci alla mensa della Parola e dell’Eucaristia»
GLORIA
Gloria a Dio, nell’alto dei cieli, e pace in terra agli uomini di buona volontà. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, Figlio Unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del padre; tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi; tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo; nella gloria di Dio Padre. Amen.
ALL’INIZIO DELL’ASSEMBLEA LITURGICA
Preghiamo.
Concedi, o Dio, ai tuoi figli la salute e la serenità dello spirito, infondi nei cuori il disgusto per ogni forma di male e il desiderio ardente del bene; fa’ che la nostra vita si adorni di opere giuste, meritando così di essere da te benedetta e sempre difesa dalla tua grazia. Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Amen.
LITURGIA DELLA PAROLA
LETTURA Gn 18, 17-21; 19, 1. 12-13. 15. 23-29
La condanna di Sòdoma e Gomorra.
Lettura del libro della Genesi.
In quei giorni. Il Signore diceva: «Devo io tenere nascosto ad Abramo quello che sto per fare, mentre Abramo dovrà diventare una nazione grande e potente e in lui si diranno benedette tutte le nazioni della terra? Infatti io l’ho scelto, perché egli obblighi i suoi figli e la sua famiglia dopo di lui a osservare la via del Signore e ad agire con giustizia e diritto, perché il Signore compia per Abramo quanto gli ha promesso». Disse allora il Signore: «Il grido di Sòdoma e Gomorra è troppo grande e il loro peccato è molto grave. Voglio scendere a vedere se proprio hanno fatto tutto il male di cui è giunto il grido fino a me; lo voglio sapere!».
I due angeli arrivarono a Sòdoma sul far della sera, mentre Lot stava seduto alla porta di Sòdoma. Non appena li ebbe visti, Lot si alzò, andò loro incontro e si prostrò con la faccia a terra.
Quegli uomini dissero allora a Lot: «Chi hai ancora qui? Il genero, i tuoi figli, le tue figlie e quanti hai in città, falli uscire da questo luogo. Perché noi stiamo per distruggere questo luogo: il grido innalzato contro di loro davanti al Signore è grande e il Signore ci ha mandato a distruggerli».
Quando apparve l’alba, gli angeli fecero premura a Lot, dicendo: «Su, prendi tua moglie e le tue due figlie che hai qui, per non essere travolto nel castigo della città».
Il sole spuntava sulla terra e Lot era arrivato a Soar, quand’ecco il Signore fece piovere dal cielo sopra Sòdoma e sopra Gomorra zolfo e fuoco provenienti dal Signore. Distrusse queste città e tutta la valle con tutti gli abitanti delle città e la vegetazione del suolo. Ora la moglie di Lot guardò indietro e divenne una statua di sale.
Abramo andò di buon mattino al luogo dove si era fermato alla presenza del Signore; contemplò dall’alto Sòdoma e Gomorra e tutta la distesa della valle e vide che un fumo saliva dalla terra, come il fumo di una fornace.
Così, quando distrusse le città della valle, Dio si ricordò di Abramo e fece sfuggire Lot alla catastrofe, mentre distruggeva le città nelle quali Lot aveva abitato.
Parola di Dio.
Rendiamo grazie a Dio
Commento al filmato: “Presto Agitato”è il tempo della Sonata in Re di Brahms in cui Violino e Pianoforte dialogano con armonie di grande impatto emotivo per descrivere la drammatica storia della distruzione di Sodoma e Gomorra ad opera del Signore che, dopo aver operato la salvezza di Lot e della sua famiglia, fece piovere “zolfo e fuoco” sulle due città:
«Il sole spuntava sulla terra e Lot era arrivato a Soar, quand’ecco il Signore fece piovere dal cielo sopra Sòdoma e sopra Gomorra zolfo e fuoco provenienti dal Signore. Distrusse queste città e tutta la valle con tutti gli abitanti delle città e la vegetazione del suolo. Ora la moglie di Lot guardò indietro e divenne una statua di sale.»
SALMO Sal 32 (33)
Il Signore regna su tutte le nazioni.
Il Signore annulla i disegni delle nazioni,
rende vani i progetti dei popoli.
Ma il disegno del Signore sussiste per sempre,
i progetti del suo cuore per tutte le generazioni. R.
Beata la nazione che ha il Signore come Dio,
il popolo che egli ha scelto come sua eredità.
Il Signore guarda dal cielo:
egli vede tutti gli uomini. R.
Dal trono dove siede
scruta tutti gli abitanti della terra,
lui, che di ognuno ha plasmato il cuore
e ne comprende tutte le opere.
Commento al filmato:la cascata di note impetuose del Pianoforte e del Violino nell’emozionante “Allegro” dalla Sonata in La Magg. di César Franck, ci trasporta nell’atmosfera esultante del Responsoriale tratto dal Salmo 32/33 che, nel filmato viene eseguito interamente:
«Dalla parola del Signore furono fatti i cieli, dal soffio della sua bocca ogni loro schiera. Perché egli parlò e tutto fu creato, comandò e tutto fu compiuto.»
EPISTOLA 1Cor 6, 9-12
Gli ingiusti non erediteranno il regno di Dio.
Prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi.
Fratelli, non sapete che gli ingiusti non erediteranno il regno di Dio? Non illudetevi: né immorali, né idolatri, né adulteri, né depravati, né sodomìti, né ladri, né avari, né ubriaconi, né calunniatori, né rapinatori erediteranno il regno di Dio. E tali eravate alcuni di voi! Ma siete stati lavati, siete stati santificati, siete stati giustificati nel nome del Signore Gesù Cristo e nello Spirito del nostro Dio.
«Tutto mi è lecito!». Sì, ma non tutto giova. «Tutto mi è lecito!». Sì, ma non mi lascerò dominare da nulla.
Parola di Dio.
Rendiamo grazie a Dio
Commento al filmato: è grande la carica drammatica con cui l’Orchestra, in questo spettacolare “Allegro” del Concerto in Sol di Vivaldi descrive il severo ammonimento di san Paolo ai cristiani di Corinto:
«Fratelli, non sapete che gli ingiusti non erediteranno il regno di Dio? Non illudetevi: né immorali, né idolatri, né adulteri, né depravati, né sodomìti, né ladri, né avari, né ubriaconi, né calunniatori, né rapinatori erediteranno il regno di Dio.»
CANTO AL VANGELO Mt 7, 21
Alleluia.
Non chiunque mi dice: «Signore, Signore»,
entrerà nel regno dei cieli,
ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli.
Alleluia.
VANGELO Mt 22, 1-14
Il banchetto delle nozze del figlio del re.
Lettura del Vangelo secondo Matteo.
Gloria a te, o Signore
In quel tempo. Il Signore Gesù riprese a parlare loro con parabole e disse: «Il regno dei cieli è simile a un re, che fece una festa di nozze per suo figlio. Egli mandò i suoi servi a chiamare gli invitati alle nozze, ma questi non volevano venire. Mandò di nuovo altri servi con quest’ordine: “Dite agli invitati: Ecco, ho preparato il mio pranzo; i miei buoi e gli animali ingrassati sono già uccisi e tutto è pronto; venite alle nozze!”. Ma quelli non se ne curarono e andarono chi al proprio campo, chi ai propri affari; altri poi presero i suoi servi, li insultarono e li uccisero. Allora il re si indignò: mandò le sue truppe, fece uccidere quegli assassini e diede alle fiamme la loro città. Poi disse ai suoi servi: “La festa di nozze è pronta, ma gli invitati non erano degni; andate ora ai crocicchi delle strade e tutti quelli che troverete, chiamateli alle nozze”. Usciti per le strade, quei servi radunarono tutti quelli che trovarono, cattivi e buoni, e la sala delle nozze si riempì di commensali. Il re entrò per vedere i commensali e lì scorse un uomo che non indossava l’abito nuziale. Gli disse: “Amico, come mai sei entrato qui senza l’abito nuziale?”. Quello ammutolì. Allora il re ordinò ai servi: “Legatelo mani e piedi e gettatelo fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti”. Perché molti sono chiamati, ma pochi eletti».
Parola del Signore.
Lode a te, o Cristo
Commento al filmato: il ritmo frenetico delle note dei Violini, delle Viole e dei Violoncelli nel tumultuoso“Allegro” del Concerto in Do “Brandemburghese” di Bach, ci fa vivere con grande intensità emotiva, in tutta la sua carica drammatica, la parabola delle Nozze del figlio del Re, con la severa punizione degli invitati indegni, sino alla cacciata del commensale senza abito nuziale:
«Gli disse: “Amico, come mai sei entrato qui senza l’abito nuziale?”. Quello ammutolì. Allora il re ordinò ai servi: “Legatelo mani e piedi e gettatelo fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti”. Perché molti sono chiamati, ma pochi eletti».
DOPO IL VANGELO Cfr Sal 67 (68), 6b. 7a. 36b
Dio regna nel suo santuario. Egli, che ci raccoglie nella sua casa come figli uniti e concordi, darà forza e vigore al suo popolo.
PREGHIERA UNIVERSALE
Fratelli e sorelle, raccolti in comunione di fede e di amore, rivolgiamo con fiducia le nostre invocazioni a Dio, nostro Padre.
Ascoltaci, Padre buono.
Per la Chiesa, diffusa su tutta la terra: ti preghiamo. R
Per quanti non hanno la luce della fede e per i cristiani che si trovano nel dubbio: ti preghiamo.R
Per i Responsabili delle Nazioni e per coloro che sono impegnati a servizio del bene comune: ti preghiamo. R
Per noi, riconoscenti della tua bontà e misericordia: ti preghiamo.R
A CONCLUSIONE DELLA LITURGIA DELLA PAROLA
Ascolta, o Dio che tutto puoi, le nostre suppliche e concedi benevolo il frutto della tua consueta misericordia a tutti coloro che inviti a confidare nel tuo amore di padre. Per Cristo nostro Signore.
Amen.
LITURGIA EUCARISTICA
PROFESSIONE DI FEDE
Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo,
(Alle parole «e per opera dello Spirito Santo… si è fatto uomo», tutti si inchinano.)
e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.
SUI DONI
La tua azione santificatrice, o Dio vivo e vero, discenda sulle nostre offerte, e la partecipazione ai divini misteri ci astenga da ogni contagio di male e ci conduca al dono della vita eterna. Per Cristo nostro Signore.
Amen.
PREFAZIO
È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, rendere grazie sempre, qui e in ogni luogo, a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno.
Tu hai tanto amato il mondo e tanta pietà hai provato per noi, da mandare il tuo Unigenito come redentore a condividere interamente la nostra vita, tranne che nel peccato. Così nel tuo Figlio fatto uomo ci hai amato tutti con un amore nuovo e più alto e nella sua obbedienza a questo disegno di grazia ci hai ridonato la primitiva ricchezza che nella disobbedienza della colpa era andata perduta.
Per questa misericordia che ci ha salvato cantiamo la nostra gioia e, uniti ai cori degli angeli e dei santi, eleviamo l’inno di riconoscenza e di lode:
Santo, Santo, Santo…
ANAMNESI
Mistero della fede.
Annunziamo la tua morte Signore, proclamiamo la tua risurrezione, nell’attesa della tua venuta.
ALLO SPEZZARE DEL PANE Gv 17, 11b
Padre santo, conserva nel tuo nome
coloro che mi hai dato:
che siano una cosa sola
come noi lo siamo.
PADRE NOSTRO
Padre nostro che sei nei cieli,……..
ALLA COMUNIONE
Gli angeli circondano adoranti l’altare
e i sacerdoti consacrano
il corpo e il sangue di Cristo,
cantando gioiosi:
«Gloria a Dio nell’alto dei cieli».
DOPO LA COMUNIONE
Preghiamo.
O Padre, che generosamente ci hai saziato col pane della salvezza, libera il nostro cuore da ogni nascosta ombra di colpa e difendici dalle insidie di ogni avverso potere. Per Cristo nostro Signore.
Amen.
RITI DI CONCLUSIONE
Il Signore sia con voi.
E con il tuo Spirito. Kyrie, eléison. Kyrie, eléison. Kyrie, eléison.
Vi benedica Dio onnipotente, Padre e Figlio e
Spirito Santo. Amen.