18 Agosto 2024 13a Domenica dopo Pentecoste (ambr. b)
XIII DOMENICA DOPO PENTECOSTE
LETTURA
Lettura del secondo libro delle Cronache 36, 17c-23
In quei giorni. Il Signore consegnò ogni cosa nelle mani del re dei Caldei. Quegli portò a Babilonia tutti gli oggetti del tempio di Dio, grandi e piccoli, i tesori del tempio del Signore e i tesori del re e dei suoi ufficiali. Quindi incendiarono il tempio del Signore, demolirono le mura di Gerusalemme e diedero alle fiamme tutti i suoi palazzi e distrussero tutti i suoi oggetti preziosi.
Il re deportò a Babilonia gli scampati alla spada, che divennero schiavi suoi e dei suoi figli fino all’avvento del regno persiano, attuandosi così la parola del Signore per bocca di Geremia: «Finché la terra non abbia scontato i suoi sabati, essa riposerà per tutto il tempo della desolazione fino al compiersi di settanta anni».
Nell’anno primo di Ciro, re di Persia, perché si adempisse la parola del Signore pronunciata per bocca di Geremia, il Signore suscitò lo spirito di Ciro, re di Persia, che fece proclamare per tutto il suo regno, anche per iscritto: «Così dice Ciro, re di Persia: “Il Signore, Dio del cielo, mi ha concesso tutti i regni della terra. Egli mi ha incaricato di costruirgli un tempio a Gerusalemme, che è in Giuda. Chiunque di voi appartiene al suo popolo, il Signore, suo Dio, sia con lui e salga!”».
Commento al filmato: le note maestose, struggenti dell’Organo nello stupendo brano di Bach “Sei Gegruset, Jesu gutig” cantano lo strazio del popolo di Israele punito da Dio per la sua infedeltà per mezzo del re dei Caldei:
Quindi incendiarono il tempio del Signore, demolirono le mura di Gerusalemme e diedero alle fiamme tutti i suoi palazzi e distrussero tutti i suoi oggetti preziosi. Il re deportò a Babilonia gli scampati alla spada, che divennero schiavi
Nelle seconda parte della Lettura, le note gioiose esultanti del Violino nella Sonata in La “Preludio a Capriccio” di Vivaldi cantano la Fedeltà del Signore che “incarica” Ciro il Grande di liberare Israele e ricostruire Gerusalemme e il suo Tempio:
«Così dice Ciro, re di Persia: “Il Signore, Dio del cielo, mi ha concesso tutti i regni della terra. Egli mi ha incaricato di costruirgli un tempio a Gerusalemme, che è in Giuda. Chiunque di voi appartiene al suo popolo, il Signore, suo Dio, sia con lui e salga!”».
SALMO
Sal 105 (106)
® Renderò grazie, Signore, al tuo santo nome.
Molte volte li aveva liberati,
eppure si ostinarono nei loro progetti
e furono abbattuti per le loro colpe;
ma egli vide la loro angustia,
quando udì il loro grido. ®
Si ricordò della sua alleanza con loro
e si mosse a compassione, per il suo grande amore.
Li affidò alla misericordia
di quelli che li avevano deportati. ®
Salvaci, Signore Dio nostro,
radunaci dalle genti,
perché ringraziamo il tuo nome santo:
lodarti sarà la nostra gloria.
Commento al filmato: nello spettacolare “Allegro” del Concerto in Mi b Magg. “La Tempesta di Mare” di Vivaldi, Violino e Orchestra dialogano con toni impetuosi per cantare l’Ira del Signore verso l’infedeltà del Suo Popolo; le armonie sono “terribili”, ma il responsoriale “Salvaci, Signore, nostro Dio” offre un segno di speranza della Riconciliazione e del Perdono di Dio:
Salvaci, Signore Dio nostro.
Benedetto il Signore, Dio d’Israele,
da sempre e per sempre.
EPISTOLA
Lettera di san Paolo apostolo ai Romani 10, 16-20
Fratelli, non tutti hanno obbedito al Vangelo. Lo dice Isaia: «Signore, chi ha creduto dopo averci ascoltato?». Dunque, la fede viene dall’ascolto e l’ascolto riguarda la parola di Cristo. Ora io dico: forse non hanno udito? Tutt’altro: / «Per tutta la terra è corsa la loro voce, / e fino agli estremi confini del mondo le loro parole».
E dico ancora: forse Israele non ha compreso? Per primo Mosè dice: / «Io vi renderò gelosi di una nazione che nazione non è; / susciterò il vostro sdegno contro una nazione senza intelligenza».
Isaia poi arriva fino a dire: / «Sono stato trovato da quelli che non mi cercavano, / mi sono manifestato a quelli che non chiedevano di me».
Commento al filmato: sono note solenni, esultanti queste della stupenda “German Dances, KV 571: 3: C Major” di Mozart che cantano con toni entusiasmanti la profezia di Isaia che preconizza la venuta di Gesù a un popolo che, pur essendo in Sua attesa, poi non lo avrebbe accolto:
«Sono stato trovato da quelli che non mi cercavano, mi sono manifestato a quelli che non chiedevano di me».
VANGELO
Lettura del Vangelo secondo Luca 7, 1b-10
In quel tempo. Il Signore Gesù entrò in Cafàrnao. Il servo di un centurione era ammalato e stava per morire. Il centurione l’aveva molto caro. Perciò, avendo udito parlare di Gesù, gli mandò alcuni anziani dei Giudei a pregarlo di venire e di salvare il suo servo. Costoro, giunti da Gesù, lo supplicavano con insistenza: «Egli merita che tu gli conceda quello che chiede – dicevano –, perché ama il nostro popolo ed è stato lui a costruirci la sinagoga». Gesù si incamminò con loro. Non era ormai molto distante dalla casa, quando il centurione mandò alcuni amici a dirgli: «Signore, non disturbarti! Io non sono degno che tu entri sotto il mio tetto; per questo io stesso non mi sono ritenuto degno di venire da te; ma di’ una parola e il mio servo sarà guarito. Anch’io infatti sono nella condizione di subalterno e ho dei soldati sotto di me e dico a uno: “Va’!”, ed egli va; e a un altro: “Vieni!”, ed egli viene; e al mio servo: “Fa’ questo!”, ed egli lo fa». All’udire questo, Gesù lo ammirò e, volgendosi alla folla che lo seguiva, disse: «Io vi dico che neanche in Israele ho trovato una fede così grande!». E gli inviati, quando tornarono a casa, trovarono il servo guarito.
Commento al filmato: è un prodigioso inno alla Fede questo brano del Vangelo:
«Io vi dico che neanche in Israele ho trovato una fede così grande!».
Le note spumeggianti, esultanti, della spettacolare “Contredanses, KV 267: 1: G Major” di Mozart ne fanno un canto appassionato