2° Libro dei Re Capitolo 6 – 4. guerre Aramee
Re 2 – Capitolo 6
L’ascia perduta e ritrovata
[1]I figli dei profeti dissero a Eliseo: «Ecco, il luogo in cui ci raduniamo alla tua presenza è troppo stretto per noi. [2]Andiamo fino al Giordano; là prenderemo una trave per ciascuno e ci costruiremo una residenza». Quegli rispose: «Andate!». [3]Uno disse: «Degnati di venire anche tu con i tuoi servi». Egli rispose: «Ci verrò». [4]E andò con loro. Giunti al Giordano, tagliarono alcuni alberi. [5]Ora, mentre uno abbatteva un tronco, il ferro dell’ascia gli cadde in acqua. Egli gridò: «Oh, mio signore! Era stato preso in prestito!». [6]L’uomo di Dio domandò: «Dove è caduto?». Gli mostrò il posto. Eliseo, allora, tagliò un legno e lo gettò in quel punto e il ferro venne a galla. [7]Disse: «Prendilo!». Quegli stese la mano e lo prese.
4. GUERRE ARAMEE
Eliseo cattura un intero distaccamento arameo
[8]Mentre il re di Aram era in guerra contro Israele, in un consiglio con i suoi ufficiali disse: «In quel tal posto sarà il mio accampamento». [9]L’uomo di Dio mandò a dire al re di Israele: «Guardati dal passare per quel punto, perché là stanno scendendo gli Aramei». [10]Il re di Israele mandò a esplorare il punto indicatogli dall’uomo di Dio. Questi l’avvertiva e il re si metteva in guardia; ciò accadde non una volta o due soltanto. [11]Molto turbato in cuor suo per questo fatto, il re di Aram convocò i suoi ufficiali e disse loro: «Non mi potreste indicare chi dei nostri è per il re di Israele?». [12]Uno degli ufficiali rispose: «No, re mio signore, perché Eliseo profeta di Israele riferisce al re di Israele quanto tu dici nella tua camera da letto». [13]Quegli disse: «Andate, informatevi dove sia costui; io manderò a prenderlo». Gli fu riferito: «Ecco, sta in Dotan». [14]Egli mandò là cavalli, carri e un bel numero di soldati; vi giunsero di notte e circondarono la città.
[15]Il giorno dopo, l’uomo di Dio, alzatosi di buon mattino, uscì. Ecco, un esercito circondava la città con cavalli e carri. Il suo servo disse: «Ohimè, mio signore, come faremo?». [16]Quegli rispose: «Non temere, perché i nostri sono più numerosi dei loro». [17]Eliseo pregò così: «Signore, apri i suoi occhi; egli veda». Il Signore aprì gli occhi del servo, che vide. Ecco, il monte era pieno di cavalli e di carri di fuoco intorno a Eliseo.
[18]Poiché gli Aramei scendevano verso di lui, Eliseo pregò il Signore: «Oh, colpisci questa gente di cecità!». E il Signore li colpì di cecità secondo la parola di Eliseo. [19]Disse loro Eliseo: «Non è questa la strada e non è questa la città. Seguitemi e io vi condurrò dall’uomo che cercate». Egli li condusse in Samaria. [20]Quando giunsero in Samaria, Eliseo disse: «Signore, apri i loro occhi; essi vedano!». Il Signore aprì i loro occhi ed essi videro. Erano in mezzo a Samaria!
[21]Il re di Israele quando li vide, disse a Eliseo: «Li devo uccidere, padre mio?». [22]Quegli rispose: «Non ucciderli. Forse uccidi uno che hai fatto prigioniero con la spada e con l’arco? Piuttosto metti davanti a loro pane e acqua; mangino e bevano, poi se ne vadano dal loro padrone». [23]Fu imbandito loro un gran banchetto. Dopo che ebbero mangiato e bevuto, li congedò ed essi se ne andarono dal loro padrone. Le bande aramee non penetrarono più nel paese di Israele.
La carestia in Samaria assediata
[24]Dopo tali cose Ben-Hadàd, re di Aram, radunò tutto il suo esercito e venne ad assediare Samaria. [25]Ci fu una carestia eccezionale in Samaria, mentre l’assedio si faceva più duro, tanto che una testa d’asino si vendeva ottanta sicli d’argento e un quarto di qab di tuberi cinque sicli. [26]Mentre il re di Israele passava sulle mura, una donna gli gridò contro: «Aiuto, mio signore re!». [27]Rispose: «Non ti aiuta neppure il Signore! Come potrei aiutarti io? Forse con il prodotto dell’aia o con quello del torchio?». [28]Il re aggiunse: «Che hai?». Quella rispose: «Questa donna mi ha detto: Dammi tuo figlio; mangiamocelo oggi. Mio figlio ce lo mangeremo domani. [29]Abbiamo cotto mio figlio e ce lo siamo mangiato. Il giorno dopo io le ho detto: Dammi tuo figlio; mangiamocelo, ma essa ha nascosto suo figlio». [30]Quando udì le parole della donna, il re si stracciò le vesti. Mentre egli passava sulle mura, lo vide il popolo; ecco, aveva un sacco di sotto, sulla carne. [31]Egli disse: «Dio mi faccia questo e anche di peggio, se oggi la testa di Eliseo, figlio di Safat, resterà sulle sue spalle».
Eliseo annunzia la fine imminente della prova
[32]Eliseo stava seduto in casa; con lui sedevano gli anziani. Il re si fece precedere da un uomo. Prima che arrivasse il messaggero, quegli disse agli anziani: «Avete visto? Quel figlio di assassino ordina che mi si tolga la vita. Fate attenzione! Quando arriva il messaggero, chiudete la porta; tenetelo fermo sulla porta. Forse dietro non si sente il rumore dei piedi del suo padrone?». [33]Stava ancora parlando con loro, quando il re scese da lui e gli disse: «Tu vedi quanto male ci viene dal Signore; che aspetterò più io dal Signore?».