23 Luglio 2023 8a Domenica dopo Pentecoste (ambr. a)
VIII DOMENICA DOPO PENTECOSTE Anno A Rito Ambrosiano
Dal grembo di mia madre sei tu il mio sostegno
Introduzione
«Sei tu, Signore, il mio sostegno»: è la preghiera che accompagna i diversi racconti di vocazione presentati dalla liturgia di questa Domenica. Ancora una volta, al centro è l’iniziativa di Dio, che sa suscitare una risposta libera e pronta. È l’esperienza del giovane Samuele, chiamato al ministero profetico, come dei primi discepoli di Gesù e dell’apostolo Paolo, chiamati ad essere «pescatori di uomini», testimoni della novità del vangelo e annunciatori delle «impenetrabili ricchezze di Cristo». Si tratta di un cammino impegnativo, in cui non mancano le difficoltà, ma costantemente sorretto dall’amore di Dio. «Ed essi subito lasciarono le reti e lo seguirono»: è l’impegno dei discepoli. Anche noi dobbiamo rispondere alla chiamata del Signore, riconoscendo come in lui possiamo trovare la nostra vera identità.
LITURGIA VIGILIARE VESPERTINA
VANGELO DELLA RISURREZIONE Lc 24, 13-35
Annuncio della Risurrezione del Signore Nostro Gesù Cristo secondo Luca.
In quello stesso giorno due di loro erano in cammino per un villaggio di nome Èmmaus, distante circa undici chilometri da Gerusalemme, e conversavano tra loro di tutto quello che era accaduto. Mentre conversavano e discutevano insieme, il Signore Gesù in persona si avvicinò e camminava con loro. Ma i loro occhi erano impediti a riconoscerlo. Ed egli disse loro: «Che cosa sono questi discorsi che state facendo tra voi lungo il cammino?». Si fermarono, col volto triste; uno di loro, di nome Clèopa, gli rispose: «Solo tu sei forestiero a Gerusalemme! Non sai ciò che vi è accaduto in questi giorni?». Domandò loro: «Che cosa?». Gli risposero: «Ciò che riguarda Gesù, il Nazareno, che fu profeta potente in opere e in parole, davanti a Dio e a tutto il popolo; come i capi dei sacerdoti e le nostre autorità lo hanno consegnato per farlo condannare a morte e lo hanno crocifisso. Noi speravamo che egli fosse colui che avrebbe liberato Israele; con tutto ciò, sono passati tre giorni da quando queste cose sono accadute. Ma alcune donne, delle nostre, ci hanno sconvolti; si sono recate al mattino alla tomba e, non avendo trovato il suo corpo, sono venute a dirci di aver avuto anche una visione di angeli, i quali affermano che egli è vivo. Alcuni dei nostri sono andati alla tomba e hanno trovato come avevano detto le donne, ma lui non l’hanno visto». Disse loro: «Stolti e lenti di cuore a credere in tutto ciò che hanno detto i profeti! Non bisognava che il Cristo patisse queste sofferenze per entrare nella sua gloria?». E, cominciando da Mosè e da tutti i profeti, spiegò loro in tutte le Scritture ciò che si riferiva a lui.
Quando furono vicini al villaggio dove erano diretti, egli fece come se dovesse andare più lontano. Ma essi insistettero: «Resta con noi, perché si fa sera e il giorno è ormai al tramonto». Egli entrò per rimanere con loro. Quando fu a tavola con loro, prese il pane, recitò la benedizione, lo spezzò e lo diede loro. Allora si aprirono loro gli occhi e lo riconobbero. Ma egli sparì dalla loro vista. Ed essi dissero l’un l’altro: «Non ardeva forse in noi il nostro cuore mentre egli conversava con noi lungo la via, quando ci spiegava le Scritture?». artirono senza indugio e fecero ritorno a Gerusalemme, dove trovarono riuniti gli Undici e gli altri che erano con loro, i quali dicevano: «Davvero il Signore è risorto ed è apparso a Simone!». Ed essi narravano ciò che era accaduto lungo la via e come l’avevano riconosciuto nello spezzare il pane.
Cristo Signore è risorto!
Rendiamo Grazie a Dio!
Commento al filmato: lo stupendo dialogo fra i due Violini, la Viola, il Violoncello e il Clarinetto nel Quintetto di Mozart, ci introduce in un atmosfera dicontemplazione dell’episodio in cui Gesù, con immensa tenerezza e rispetto,si manifesta ai due discepoli che, amareggiati e delusi, si incamminano verso Emmaus.
MESSA NEL GIORNO RITI DI INTRODUZIONE
ALL’INGRESSO
Signore, ascolta la mia voce! Di te il mio cuore ha detto: «Cerca il suo volto»Io cercherò il tuo volto, Signore; non ti celare mai!
ATTO PENITENZIALE
Carissimi, riconoscendo ci amati dal Signore, disponiamo il nostro cuore nella fede e nel pentimento, perché alla debolezza della nostra condizione umana supplisca il perdono dell’infinita misericordia di Dio.
(Pausa di silenzio)
Tu che conosci e comprendi la nostra debolezza: Kyrie, eléison. Kyrie, eléison.
Tu che susciti la nostra fede e ci chiami a essere tuoi testimoni: Kyrie, eléison. Kyrie, eléison.
Tu che ci inviti a riporre in te la nostra fiducia e la nostra speranza: Kyrie, eléison. Kyrie, eléison.
Dio onnipotente abbia misericordia di noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna. Amen.
Commento al filmato: lo stupendo “Kyrie Eleison”di Vivaldi, ci accompagna con il canto spiegato del Coro dentro questo Atto Penitenziale carico di Speranza insieme alle stupende immagini della “Adorazione di Gesù” e della “Trasfigurazione” di Giovanni Bellini
GLORIA
Gloria a Dio, nell’alto dei cieli……………. Amen.
ALL’INIZIO DELL’ASSEMBLEA LITURGICA
Preghiamo.
O Dio, che nel tuo ineffabile amore hai creato l’universo, donaci di adorarti sempre con tutto il nostro essere e di amare ogni uomo con affetto giusto e fraterno. Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Amen.
LITURGIA DELLA PAROLA
LETTURA 1Sam 3, 1-20
Vocazione di Samuele.
Lettura del primo libro di Samuele.
In quei giorni. Il giovane Samuele serviva il Signore alla presenza di Eli. La parola del Signore era rara in quei giorni, le visioni non erano frequenti. E quel giorno avvenne che Eli stava dormendo al suo posto, i suoi occhi cominciavano a indebolirsi e non riusciva più a vedere. La lampada di Dio non era ancora spenta e Samuele dormiva nel tempio del Signore, dove si trovava l’arca di Dio. Allora il Signore chiamò: «Samuele!» ed egli rispose: «Eccomi», poi corse da Eli e gli disse: «Mi hai chiamato, eccomi!». Egli rispose: «Non ti ho chiamato, torna a dormire!». Tornò e si mise a dormire. Ma il Signore chiamò di nuovo: «Samuele!»; Samuele si alzò e corse da Eli dicendo: «Mi hai chiamato, eccomi!». Ma quello rispose di nuovo: «Non ti ho chiamato, figlio mio, torna a dormire!». In realtà Samuele fino ad allora non aveva ancora conosciuto il Signore, né gli era stata ancora rivelata la parola del Signore. Il Signore tornò a chiamare: «Samuele!» per la terza volta; questi si alzò nuovamente e corse da Eli dicendo: «Mi hai chiamato, eccomi!». Allora Eli comprese che il Signore chiamava il giovane. Eli disse a Samuele: «Vattene a dormire e, se ti chiamerà, dirai: “Parla, Signore, perché il tuo servo ti ascolta”». Samuele andò a dormire al suo posto. Venne il Signore, stette accanto a lui e lo chiamò come le altre volte: «Samuele, Samuele!». Samuele rispose subito: «Parla, perché il tuo servo ti ascolta». Allora il Signore disse a Samuele: «Ecco, io sto per fare in Israele una cosa che risuonerà negli orecchi di chiunque l’udrà. In quel giorno compirò contro Eli quanto ho pronunciato riguardo alla sua casa, da cima a fondo. Gli ho annunciato che io faccio giustizia della casa di lui per sempre, perché sapeva che i suoi figli disonoravano Dio e non li ha ammoniti. Per questo io giuro contro la casa di Eli: non sarà mai espiata la colpa della casa di Eli, né con i sacrifici né con le offerte!». Samuele dormì fino al mattino, poi aprì i battenti della casa del Signore. Samuele però temeva di manifestare la visione a Eli. Eli chiamò Samuele e gli disse: «Samuele, figlio mio». Rispose: «Eccomi». Disse: «Che discorso ti ha fatto? Non tenermi nascosto nulla. Così Dio faccia a te e anche peggio, se mi nasconderai una sola parola di quanto ti ha detto». Allora Samuele gli svelò tutto e non tenne nascosto nulla. E disse: «è il Signore! Faccia ciò che a lui pare bene».
Samuele crebbe e il Signore fu con lui, né lasciò andare a vuoto una sola delle sue parole. Perciò tutto Israele, da Dan fino a Bersabea, seppe che Samuele era stato costituito profeta del Signore.
Parola di Dio.
Rendiamo grazie a Dio
commento al filmato: le note calde, sognanti della Ghitarra nella “Pavane pour une infante defunte” di Ravel, raccontanocon toni appassionati la “chiamata” di Dio al bambino Samuele il quale diventerà un grande profeta che, ungendo re il ragazzo Davide, darà inizio alla stirpe da cui nascerà Gesù, il Salvatore del mondo.
SALMO
Sal 62 (63)
Dal grembo di mia madre sei tu il mio sostegno.
O Dio, tu sei il mio Dio,
dall’aurora io ti cerco,
ha sete di te l’anima mia,
desidera te la mia carne
in terra arida, assetata, senz’acqua. R.
Così nel santuario ti ho contemplato,
guardando la tua potenza e la tua gloria.
Poiché il tuo amore vale più della vita,
le mie labbra canteranno la tua lode. R.
Così ti benedirò per tutta la vita:
nel tuo nome alzerò le mie mani.
Come saziato dai cibi migliori,
con labbra gioiose ti loderà la mia bocca. R.
Quando nel mio letto di te mi ricordo
e penso a te nelle veglie notturne,
a te che sei stato il mio aiuto,
esulto di gioia all’ombra delle tue ali. R.
Commento al filmato: il Salmo del Responsoriale (qui riprodotto interamente) «Dal grembo di mia madre sei tu il mio sostegno.» esprime tutto il desiderio di Dio del re Davide quando dimorava nel deserto di Giuda; il dialogo gioioso, appassionato dell’Oboe com l’orchestra dello splendido Concerto di Vivaldi ce ne trasmettono i medesimi sentimenti.
EPISTOLA Ef 3, 1-12
Il ministero affidato a Paolo.
Lettera di san Paolo apostolo agli Efesini.
Fratelli, io, Paolo, il prigioniero di Cristo per voi pagani… penso che abbiate sentito parlare del ministero della grazia di Dio, a me affidato a vostro favore: per rivelazione mi è stato fatto conoscere il mistero, di cui vi ho già scritto brevemente. Leggendo ciò che ho scritto, potete rendervi conto della comprensione che io ho del mistero di Cristo. Esso non è stato manifestato agli uomini delle precedenti generazioni come ora è stato rivelato ai suoi santi apostoli e profeti per mezzo dello Spirito: che le genti sono chiamate, in Cristo Gesù, a condividere la stessa eredità, a formare lo stesso corpo e ad essere partecipi della stessa promessa per mezzo del Vangelo, del quale io sono divenuto ministro secondo il dono della grazia di Dio, che mi è stata concessa secondo l’efficacia della sua potenza. A me, che sono l’ultimo fra tutti i santi, è stata concessa questa grazia: annunciare alle genti le impenetrabili ricchezze di Cristo e illuminare tutti sulla attuazione del mistero nascosto da secoli in Dio, creatore dell’universo, affinché, per mezzo della Chiesa, sia ora manifestata ai Principati e alle Potenze dei cieli la multiforme sapienza di Dio, secondo il progetto eterno che egli ha attuato in Cristo Gesù nostro Signore, nel quale abbiamo la libertà di accedere a Dio in piena fiducia mediante la fede in lui.
Parola di Dio.
Rendiamo grazie a Dio
Commento al filmato: le note profonde, autorevoli, a tratti struggenti e dolcissime del Fagotto e dell’Orchestra di questo splendido “Larghetto” del Concerto di Vivaldi, raccontano con le arcane armoniedella tonalità di Re min, questo annuncio di san Paolo agli Efesini.
CANTO AL VANGELO
Cfr Mc 1, 17
Alleluia.
Venite dietro a me, dice il Signore,
vi farò diventare pescatori di uomini.
Alleluia.
VANGELO Mt 4, 18-22
La chiamata dei primi apostoli.
Lettura del Vangelo secondo Matteo.
Gloria a te, o Signore
In quel tempo. Mentre camminava lungo il mare di Galilea, il Signore Gesù vide due fratelli, Simone, chiamato Pietro, e Andrea suo fratello, che gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. E disse loro: «Venite dietro a me, vi farò pescatori di uomini». Ed essi subito lasciarono le reti e lo seguirono. Andando oltre, vide altri due fratelli, Giacomo, figlio di Zebedeo, e Giovanni suo fratello, che nella barca, insieme a Zebedeo loro padre, riparavano le loro reti, e li chiamò. Ed essi subito lasciarono la barca e il loro padre e lo seguirono.
Parola del Signore.
Lode a te, o Cristo
DOPO IL VANGELO
Sal 78 (79), 13
Noi, tuo popolo e gregge che tu pasci, ci affideremo sempre solo a te, annunzieremo in eterno le tue lodi.
PREGHIERA UNIVERSALE
Fratelli e sorelle, uniti nella fede e nella speranza, innalziamo le nostre suppliche.
Ascoltaci, Signore!
Per il Papa, i vescovi, i sacerdoti e tutti i ministri della Chiesa: ti preghiamo. R
Per il mondo, piagato dall’odio e dalla violenza: ti preghiamo. R
Per i giovani che, nella ricerca di ciò che è vero e giusto, si aprono alle responsabilità della vita: ti preghiamo. R
Per ciascuno di noi, chiamato a essere testimone del tuo amore in mezzo ai fratelli: ti preghiamo. R
A CONCLUSIONE DELLA LITURGIA DELLA PAROLA
Sostieni, o Dio, il popolo dei credenti con la molteplice azione della tua grazia e preservaci da ogni inciampo del male; non lasciarci mancare mai gli aiuti necessari alla quotidiana esistenza e guidaci alla gioia della dimora eterna. Per Cristo nostro Signore. Amen.
LITURGIA EUCARISTICA
PROFESSIONE DI FEDE
Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo,
(Alle parole «e per opera dello Spirito Santo… si è fatto uomo», tutti si inchinano.)
e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.
SUI DONI
Il mistero che celebriamo sia segno, o Padre, del nostro servizio e della nostra interiore dedizione; fa’ che dia gloria al tuo nome e giovi alla nostra salvezza. Per Cristo nostro Signore.
Amen.
PREFAZIO
È veramente cosa buona e giusta renderti grazie, Dio onnipotente ed eterno.
Da Cristo tuo Figlio e Signore nostro a noi, creature mortali, proviene la vita perenne, e la salvezza del mondo riceve il suo compimento. In lui siamo stati creati, o Padre, a tua immagine e, quando la colpa ebbe offuscato la primitiva bellezza, egli ci ha rinnovato nella dignità originaria. Assiso alla tua destra, effonde ora il dono promesso dello Spirito santo e porta alla perfezione nei cuori l’opera redentrice.
In lui si allietano gli angeli e i santi ed elevano il canto di adorazione e di amore; alla loro voce uniamo con gioia la nostra a proclamare senza fine l’inno di lode:
Santo, Santo, Santo…
ANAMNESI
Mistero della fede.
Annunziamo la tua morte Signore, proclamiamo la tua risurrezione, nell’attesa della tua venuta.
ALLO SPEZZARE DEL PANE
Sal 3, 5. 7a
Con la mia voce ho gridato al Signore e dal suo monte santo mi ha ascoltato. Non temerò l’assalto neppure di mille nemici.
PADRE NOSTRO
Padre nostro che sei nei cieli,……..
ALLA COMUNIONE
Sal 32 (33), 18-19
Il Signore veglia sui suoi fedeli e su chi spera nella sua pietà. Egli li strappa dalla morte e li nutre se hanno fame.
DOPO LA COMUNIONE
Preghiamo.
Padre di misericordia, che ci hai nutrito generosamente del Pane di vita, ti manifestiamo la nostra riconoscenza e ti imploriamo: la forza dello Spirito Santo, che ci hai comunicato in questa celebrazione, formi e conservi in noi una coscienza pura e sincera. Per Cristo nostro Signore.
Amen.
RITI DI CONCLUSIONE
Il Signore sia con voi.
E con il tuo Spirito. Kyrie, eléison. Kyrie, eléison. Kyrie, eléison.
Vi benedica Dio onnipotente, Padre e Figlio e Spirito Santo.
Amen.