4 Febbraio 2024 Penultima Domenica dopo l’Epifania (ambr. b)
PENULTIMA DOMENICA DOPO L’EPIFANIA
Anno B Rito Ambrosiano
detta «della divina clemenza»
Introduzione
«Sono perdonati i suoi molti peccati perché molto ha amato» (Lc 7,47). La figura della peccatrice perdonata per il suo amore fa da cornice alla Giornata diocesana della Solidarietà. Questa donna è modello di un’uscita da sé stessi e dal proprio peccato, per aprirsi a dinamiche d’amore dentro cui troviamo anche lo stile della solidarietà, la capacità di vivere a fondo i legami, personali e sociali con gli altri, facendosi carico soprattutto delle esigenze di chi è maggiormente nel bisogno. Il passaggio da compiere, e per questo chiediamo al Signore di sostenerci, è quello del lasciare le “strutture di peccato” che ci incatenano, per accogliere lo stile di vita proposto da Gesù, che ci apre a una “logica di piena solidarietà” con tutti.
LITURGIA VIGILIARE VESPERTINA
VANGELO DELLA RISURREZIONE Lc 24, 13-35
Annuncio della Risurrezione del Signore Nostro Gesù Cristo secondo Luca.
In quello stesso giorno due di loro erano in cammino per un villaggio di nome Èmmaus, distante circa undici chilometri da Gerusalemme, e conversavano tra loro di tutto quello che era accaduto. Mentre conversavano e discutevano insieme, Gesù in persona si avvicinò e camminava con loro. Ma i loro occhi erano impediti a riconoscerlo. Ed egli disse loro: «Che cosa sono questi discorsi che state facendo tra voi lungo il cammino?». Si fermarono, col volto triste; uno di loro, di nome Clèopa, gli rispose: «Solo tu sei forestiero a Gerusalemme! Non sai ciò che vi è accaduto in questi giorni?». Domandò loro: «Che cosa?». Gli risposero: «Ciò che riguarda Gesù, il Nazareno, che fu profeta potente in opere e in parole, davanti a Dio e a tutto il popolo; come i capi dei sacerdoti e le nostre autorità lo hanno consegnato per farlo condannare a morte e lo hanno crocifisso. Noi speravamo che egli fosse colui che avrebbe liberato Israele; con tutto ciò, sono passati tre giorni da quando queste cose sono accadute. Ma alcune donne, delle nostre, ci hanno sconvolti; si sono recate al mattino alla tomba e, non avendo trovato il suo corpo, sono venute a dirci di aver avuto anche una visione di angeli, i quali affermano che egli è vivo. Alcuni dei nostri sono andati alla tomba e hanno trovato come avevano detto le donne, ma lui non l‘hanno visto». Disse loro: «Stolti e lenti di cuore a credere in tutto ciò che hanno detto i profeti! Non bisognava che il Cristo patisse queste sofferenze per entrare nella sua gloria?». E, cominciando da Mosè e da tutti i profeti, spiegò loro in tutte le Scritture ciò che si riferiva a lui.
Quando furono vicini al villaggio dove erano diretti, egli fece come se dovesse andare più lontano. Ma essi insistettero: «Resta con noi, perché si fa sera e il giorno è ormai al tramonto». Egli entrò per rimanere con loro. Quando fu a tavola con loro, prese il pane, recitò la benedizione, lo spezzò e lo diede a loro. Allora si aprirono loro gli occhi e lo riconobbero. Ma egli sparì dalla loro vista. Ed essi dissero l’un l’altro: «Non ardeva forse in noi il nostro cuore mentre egli conversava con noi lungo la via, quando ci spiegava le Scritture?». Partirono senza indugio e fecero ritorno a Gerusalemme, dove trovarono riuniti gli Undici e gli altri che erano con loro, i quali dicevano: «Davvero il Signore è risorto ed è apparso a Simone!». Ed essi narravano ciò che era accaduto lungo la via e come l’avevano riconosciuto nello spezzare il pane.
Cristo Signore è risorto!
Rendiamo grazie a Dio!
Commento al filmato: lo stupendo dialogo fra i due Violini, la Viola, il Violoncello e il Clarinetto nel Quintetto di Mozart, ci introduce in un atmosfera di contemplazione dell’episodio in cui Gesù, con immensa tenerezza e rispetto, si manifesta ai due discepoli che, amareggiati e delusi, si incamminano verso Emmaus; quando si fa riconoscere allo spezzare del pane per poi scomparire alla loro vista, i discepoli fanno ritorno a Gerusalemme pieni di gioia:
«Non ardeva forse in noi il nostro cuore mentre egli conversava con noi lungo la via, quando ci spiegava le Scritture?»
le note gioiose del Pianoforte nella splendida “Bourrée” in La min da “English Suite” di Bach descrivono il ritorno dei discepoli a Gerusalemme ansiosi di trasmettere agli apostoli l’emozione dell’Incontro con il Risorto.
MESSA NEL GIORNO
RITI DI INTRODUZIONE
ALL’INGRESSO Sal 118 (119), 73. 174
Le tue mani, Signore, mi hanno plasmato;
dammi forza di intendere i tuoi precetti.
Anelo alla salvezza che viene da te
e medito la tua legge.
ATTO PENITENZIALE
Il Signore Gesù ci invita a scoprire la ricchezza dei suoi doni; mentre lo ringraziamo, ci sentiamo chiamati alla riconciliazione per le difficoltà e la diffidenza nei confronti del prossimo.
(pausa di silenzio)
Tu, Figlio di Dio, che sei venuto a prenderti cura dell’uomo peccatore: Kyrie, eléison.
Kyrie, eléison.
Tu, Figlio unigenito del Padre, che ci mostri la via della misericordia: Kyrie, eléison.
Kyrie, eléison.
Tu, Figlio dell’uomo, che per mezzo dello Spirito rinnovi i cuori dei credenti: Kyrie, eléison.
Kyrie, eléison.
Dio onnipotente abbia misericordia di noi perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna.
Amen.
Commento al filmato:il canto dolcissimo, struggente del Violino insieme ai toni caldi, appassionati del Violoncello della Sonata di Vivaldi, esprime tutta l’intensità di questo invito:
«Il Signore Gesù ci invita a scoprire la ricchezza dei suoi doni;»
GLORIA
Gloria a Dio, nell’alto dei cieli, e pace in terra agli uomini di buona volontà. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, Figlio Unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del padre; tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi; tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo; nella gloria di Dio Padre. Amen.
ALL’INIZIO DELL’ASSEMBLEA LITURGICA
Preghiamo.
Custodisci la tua famiglia, o Dio, con la fedeltà del tuo amore; e sostieni sempre la fragilità della nostra esistenza con la tua grazia, unico fondamento della nostra speranza. Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Amen.
LITURGIA DELLA PAROLA
LETTURA Os 6, 1-6
Voglio l’amore e non il sacrificio. Egli ci ha percossi ed egli ci fascerà.
Lettura del profeta Osea.
Così dice il Signore Dio: «Voi dite: “Venite, ritorniamo al Signore: egli ci ha straziato ed egli ci guarirà. Egli ci ha percosso ed egli ci fascerà. Dopo due giorni ci ridarà la vita e il terzo ci farà rialzare, e noi vivremo alla sua presenza. Affrettiamoci a conoscere il Signore, la sua venuta è sicura come l’aurora. Verrà a noi come la pioggia d’autunno, come la pioggia di primavera che feconda la terra”. Che cosa dovrò fare per te, Èfraim, che dovrò fare per te, Giuda? Il vostro amore è come una nube del mattino, come la rugiada che all’alba svanisce. Per questo li ho abbattuti per mezzo dei profeti, li ho uccisi con le parole della mia bocca e il mio giudizio sorge come luce: poiché voglio l’amore e non il sacrificio, la conoscenza di Dio più degli olocausti».
Parola di Dio.
Rendiamo grazie a Dio
Commento al filmato: Le note impetuose, solenni ma, a tratti anche suadenti, dell’Oboe e dell’Orchestra, cantano con toni severi l’ammonimento del Signore:
«Il vostro amore è come una nube del mattino, come la rugiada che all’alba svanisce …… il mio giudizio sorge come luce: poiché voglio l’amore e non il sacrificio»
SALMO Sal 50 (51)
Tu gradisci, o Dio, gli umili di cuore.
Pietà di me, o Dio, nel tuo amore;
nella tua grande misericordia cancella la mia iniquità.
Lavami tutto dalla mia colpa,
dal mio peccato rendimi puro. R.
Tu non gradisci il sacrificio;
se offro olocausti, tu non li accetti.
Uno Spirito contrito è sacrificio a Dio;
un cuore contrito e affranto tu, o Dio, non disprezzi. R.
Nella tua bontà fa’ grazia a Sion,
ricostruisci le mura di Gerusalemme.
Allora gradirai i sacrifici legittimi,
l’olocausto e l’intera oblazione. R.
Commento al filmato: le note sognanti, fiduciose del Pianoforte in questo delicato “Des Abends” (gli addii) da “Fantasiestuke” (pezzi fantastici) di Robert Schumann, cantano con toni appassionati l’invocazione del Responsoriale dal Salmo 50/51:
«Pietà di me, o Dio, nel tuo amore; nella tua grande misericordia cancella la mia iniquità»
EPISTOLA Gal 2, 19 – 3, 7
Il Figlio di Dio mi ha amato e ha dato sé stesso per me.
Lettera di san Paolo apostolo ai Gàlati.
Fratelli, mediante la Legge io sono morto alla Legge, affinché io viva per Dio. Sono stato crocifisso con Cristo, e non vivo più io, ma Cristo vive in me. E questa vita, che io vivo nel corpo, la vivo nella fede del Figlio di Dio, che mi ha amato e ha consegnato sé stesso per me. Dunque non rendo vana la grazia di Dio; infatti, se la giustificazione viene dalla Legge, Cristo è morto invano.
O stolti Gàlati, chi vi ha incantati? Proprio voi, agli occhi dei quali fu rappresentato al vivo Gesù Cristo crocifisso! Questo solo vorrei sapere da voi: è per le opere della Legge che avete ricevuto lo Spirito o per aver ascoltato la parola della fede? Siete così privi d’intelligenza che, dopo aver cominciato nel segno dello Spirito, ora volete finire nel segno della carne? Avete tanto sofferto invano? Se almeno fosse invano! Colui dunque che vi concede lo Spirito e opera portenti in mezzo a voi, lo fa grazie alle opere della Legge o perché avete ascoltato la parola della fede?
Come Abramo ebbe fede in Dio e gli fu accreditato come giustizia, riconoscete dunque che figli di Abramo sono quelli che vengono dalla fede.
Parola di Dio.
Rendiamo grazie a Dio
Commento al filmato: le Armonie severe, maestose di questo Allegro del Concerto in La di Vivaldi, ci rappresentano san Paolo che proclama:
«Sono stato crocifisso con Cristo, e non vivo più io, ma Cristo vive in me.»
ma poi ammonisce i Galati:
«Come Abramo ebbe fede in Dio e gli fu accreditato come giustizia, riconoscete dunque che figli di Abramo sono quelli che vengono dalla fede.»
CANTO AL VANGELO Mt 11, 28
Alleluia.
Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi,
e io vi darò ristoro, dice il Signore.
Alleluia.
VANGELO Lc 7, 36-50
La peccatrice in casa di Simone, il fariseo.
Lettura del Vangelo secondo Luca.
Gloria a te, o Signore
In quel tempo. Uno dei farisei invitò il Signore Gesù a mangiare da lui. Egli entrò nella casa del fariseo e si mise a tavola. Ed ecco, una donna, una peccatrice di quella città, saputo che si trovava nella casa del fariseo, portò un vaso di profumo; stando dietro, presso i piedi di lui, piangendo, cominciò a bagnarli di lacrime, poi li asciugava con i suoi capelli, li baciava e li cospargeva di profumo. Vedendo questo, il fariseo che l’aveva invitato disse tra sé: «Se costui fosse un profeta, saprebbe chi è, e di quale genere è la donna che lo tocca: è una peccatrice!».
Gesù allora gli disse: «Simone, ho da dirti qualcosa». Ed egli rispose: «Di’ pure, maestro». «Un creditore aveva due debitori: uno gli doveva cinquecento denari, l’altro cinquanta. Non avendo essi di che restituire, condonò il debito a tutti e due. Chi di loro dunque lo amerà di più?». Simone rispose: «Suppongo sia colui al quale ha condonato di più». Gli disse Gesù: «Hai giudicato bene». E, volgendosi verso la donna, disse a Simone: «Vedi questa donna? Sono entrato in casa tua e tu non mi hai dato l’acqua per i piedi; lei invece mi ha bagnato i piedi con le lacrime e li ha asciugati con i suoi capelli. Tu non mi hai dato un bacio; lei invece, da quando sono entrato, non ha cessato di baciarmi i piedi. Tu non hai unto con olio il mio capo; lei invece mi ha cosparso i piedi di profumo. Per questo io ti dico: sono perdonati i suoi molti peccati, perché ha molto amato. Invece colui al quale si perdona poco, ama poco». Poi disse a lei: «I tuoi peccati sono perdonati». Allora i commensali cominciarono a dire tra sé: «Chi è costui che perdona anche i peccati?». Ma egli disse alla donna: «La tua fede ti ha salvata; va’ in pace!».
Parola del Signore.
Lode a te, o Cristo
Commento al filmato: le note sognanti, appassionate del pianoforte dello splendido “Prelude” da “English Suite” di Bach, cantano la tenerezza di Gesù verso la Maddalena peccatrice, mettendo in secondo piano la severità del rimprovero al fariseo Simone:
«Per questo io ti dico: sono perdonati i suoi molti peccati, perché ha molto amato. Invece colui al quale si perdona poco, ama poco».
DOPO IL VANGELO Is 64, 7
Signore, tu sei nostro Padre
e noi siamo fatti da te.
Noi siamo povera argilla
plasmata dalle tue mani.
PREGHIERA UNIVERSALE
Fratelli e sorelle, col desiderio di essere solidali verso ogni persona che incontriamo sul nostro cammino, invochiamo il Signore, affinché ci faccia crescere nell’amore.
Ascoltaci, Dio clemente.
Per la Chiesa diffusa in tutto il mondo, perché testimoni a ogni uomo il tuo volto misericordioso, che molto perdona a chi molto ama: preghiamo. R.
La Giornata della Solidarietà sia per tutti, in particolare per chi ha responsabilità civili e istituzionali, invito a esercitare una costante attenzione verso gli ultimi, i poveri, quanti vivono in solitudine e nell’abbandono: preghiamo. R.
Per tutti coloro che ti cercano, perché nella preghiera costante e fiduciosa chiedano il dono della fede che salva e libera: preghiamo. R.
A CONCLUSIONE DELLA LITURGIA DELLA PAROLA
O Dio, che solo sei buono e fonte di ogni bontà, fa’ che alla verità del tuo sguardo non abbiamo mai ad apparire indegni e ingrati dei benefici della tua clemenza. Per Cristo nostro Signore.
Amen.
LITURGIA EUCARISTICA
PROFESSIONE DI FEDE
Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo,
(Alle parole «e per opera dello Spirito Santo… si è fatto uomo», tutti si inchinano.)
e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.
SUI DONI
Ti offriamo, o Padre di misericordia, il sacrificio di pace perché siano cancellate le nostre colpe, e ritrovino serenità e sicurezza i nostri cuori incerti. Per Cristo nostro Signore.
Amen.
PREFAZIO
È veramente cosa buona e giusta esaltarti, o Dio di infinita potenza.
Oggi tu riunisci i credenti a celebrare per la loro salvezza il mistero pasquale. Così ci illumini con la parola di vita e, radunati in una sola famiglia, ci fai commensali alla cena di Cristo. Per questo dono di grazia e di gioia noi rinasciamo a più viva speranza e, nell’attesa del ritorno del Salvatore, siamo stimolati ad aprirci ai nostri fratelli con amore operoso. Esultando con tutta la Chiesa eleviamo a te, o Padre, unico immenso Dio col Figlio e con lo Spirito santo, l’inno della tua lode:
Santo, Santo, Santo…
ANAMNESI
Mistero della fede.
Annunziamo la tua morte Signore, proclamiamo la tua risurrezione, nell’attesa della tua venuta.
ALLO SPEZZARE DEL PANE Sal 30 (31), 17-18a
Fa’ splendere il tuo volto sul tuo servo
e salvami, per la tua misericordia.
Che io non resti confuso, Signore,
perché ti ho invocato.
PADRE NOSTRO
Padre nostro che sei nei cieli,……..
ALLA COMUNIONE Cfr Is 63, 9. 16
Per amore e misericordia
tu ci hai redento, Signore.
Ci hai sorretto e fatto crescere nel tempo,
giorno dopo giorno,
perché sei il nostro Padre e Salvatore
che vivi nei secoli.
DOPO LA COMUNIONE
Preghiamo.
O Dio onnipotente, che in questa celebrazione ci hai nutrito del Pane di vita, donaci di raggiungere pienamente la salvezza di cui ci ha fatto partecipi il tuo amore infinito. Per Cristo nostro Signore.
Amen.
RITI DI CONCLUSIONE
Il Signore sia con voi.
E con il tuo Spirito. Kyrie, eléison. Kyrie, eléison. Kyrie, eléison.
Vi benedica Dio onnipotente, Padre e Figlio e
Spirito Santo. Amen.