4 Giugno 2023 SS.ma Trinità (ambr. a)
SANTISSIMA TRINITÁ Anno A
- RITI DI INTRODUZIONE
ALL’INGRESSO
Sei Padre, Figlio e Spirito, e Dio unico:
mistero imperscrutabile, inaccessibile.
Ma con amore provvido
raggiungi tutti gli uomini:
Beata sei tu, o Trinità
per tutti i secoli.
In questo tempio, amabile
ci chiami e convochi,
per fare un solo popolo di figli docili.
Ci sveli e ci comunichi
la vita tua ineffabile:s
Beata sei tu, o Trinità
per tutti i secoli.
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VANGELO DELLA RISURREZIONE
Annuncio della Risurrezione del Signore
Nostro Gesù Cristo secondo Marco.
Risorto al mattino, il primo giorno dopo il
sabato, il Signore Gesù apparve prima a Maria
di Màgdala, dalla quale aveva scacciato sette
demòni. Questa andò ad annunciarlo a quanti
erano stati con lui ed erano in lutto e in pianto.
Ma essi, udito che era vivo e che era stato visto
da lei, non credettero. Dopo questo, apparve
sotto altro aspetto a due di loro, mentre erano in
cammino verso la campagna. Anch’essi
ritornarono ad annunciarlo agli altri; ma non
credettero neppure a loro. Alla fine apparve
anche agli Undici, mentre erano a tavola, e li
rimproverò per la loro incredulità e durezza di
cuore, perché non avevano creduto a quelli che
lo avevano visto risorto. E disse loro: «Andate
in tutto il mondo e proclamate il vangelo a ogni
creatura. Chi crederà e sarà battezzato sarà
salvato, ma chi non crederà sarà condannato».
Cristo Signore è risorto!
Tutti – Rendiamo grazie a Dio!
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ATTO PENITENZIALE
Sac. – Celebrando il mistero dell’amore
dell’unico Dio nella comunione delle tre
Persone, siamo invitati alla contemplazione e
allo stupore. Riconosciamoci bisognosi di
perdono per poter accogliere nella fede un così
grande mistero.
Sac. – Tu che sei Dio vero da Dio vero, Kyrie
eléison.
Tutti – Kyrie eléison.
Sac. – Tu che ti sei incarnato per opera dello
Spirito santo, Kyrie eléison.
Tutti – Kyrie eléison.
Sac. – Tu che con il Padre e lo Spirito santo sei
adorato e glorificato, Kyrie eléison.
Tutti – Kyrie eléison.
Sac. – Dio onnipotente abbia misericordia di
noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca alla
vita eterna.
Tutti – Amen.
GLORIA
Gloria, gloria in excelsis Deo! (2 v.)
E pace in terra agli uomini amati dal Signore.
Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti
glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua
gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio
Padre onnipotente.
Signore, Figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore
Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che
togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi; tu
che togli i peccati del mondo, accogli la nostra
supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi
pietà di noi.
Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo
l’Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo
nella gloria di Dio Padre. Amen.
Gloria, gloria in excelsis Deo! (2 v.)
ALL’INIZIO DELL’ ASSEMBLEA
LITURGICA
Preghiamo. Dio Padre, che mandando agli
uomini la Parola di verità e lo Spirito di
santificazione ci hai rivelato il tuo mistero
mirabile, donaci di confessare la vera fede e di
riconoscere la gloria della Trinità eterna,
adorando l’unità nella maestà divina.
Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e
nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità
dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Amen.
2. LITURGIA DELLA PAROLA
LETTURA (Es 3, 1-15)
Lettura del libro dell’Esodo
In quei giorni. Mentre Mosè stava pascolando
il gregge di Ietro, suo suocero, sacerdote di
Madian, condusse il bestiame oltre il deserto e
arrivò al monte di Dio, l’Oreb. L’angelo del
Signore gli apparve in una fiamma di fuoco dal
mezzo di un roveto. Egli guardò ed ecco: il
roveto ardeva per il fuoco, ma quel roveto non
si consumava. Mosè pensò: «Voglio
avvicinarmi a osservare questo grande
spettacolo: perché il roveto non brucia?». Il
Signore vide che si era avvicinato per guarda-
re; Dio gridò a lui dal roveto: «Mosè, Mosè!».
Rispose: «Eccomi!». Riprese: «Non
avvicinarti oltre! Togliti i sandali dai piedi,
perché il luogo sul quale tu stai è suolo santo!».
E disse: «Io sono il Dio di tuo padre, il Dio di
Abramo, il Dio di Isacco, il Dio di Giacobbe».
Mosè allora si coprì il volto, perché aveva
paura di guardare verso Dio. Il Signore disse:
«Ho osservato la miseria del mio popolo in
Egitto e ho udito il suo grido a causa dei suoi
sovrintendenti: conosco le sue sofferenze.
Sono sceso per liberarlo dal potere dell’Egitto
e per farlo salire da questa terra verso una terra
bella e spaziosa, verso una terra dove scorrono
latte e miele, verso il luogo dove si trovano il
Cananeo, l’Ittita, l’Amorreo, il Perizzita,
l’Eveo, il Gebuseo. Ecco, il grido degli Israeliti
è arrivato fino a me e io stesso ho visto come
gli Egiziani li opprimono. Perciò va’! Io ti
mando dal faraone. Fa’ uscire dall’Egitto il mio
popolo, gli Israeliti!». Mosè disse a Dio: «Chi
sono io per andare dal faraone e far uscire gli
Israeliti dall’Egitto?». Rispose: «Io sarò con te.
Questo sarà per te il segno che io ti ho
mandato: quando tu avrai fatto uscire il popolo
dall’Egitto, servirete Dio su questo monte».
Mosè disse a Dio: «Ecco, io vado dagli Israeliti
e dico loro: “Il Dio dei vostri padri mi ha
mandato a voi”. Mi diranno: “Qual è il suo
nome?”. E io che cosa risponderò loro?».
Dio disse a Mosè: «Io sono colui che sono!». E
aggiunse: «Così dirai agli Israeliti: “Io-Sono
mi ha mandato a voi”». Dio disse ancora a
Mosè: «Dirai agli Israeliti: “Il Signore, Dio dei
vostri padri, Dio di Abramo, Dio di Isacco, Dio
di Giacobbe, mi ha mandato a voi”. Questo è il
mio nome per sempre; questo è il titolo con cui
sarò ricordato di generazione in generazione».
Parola di Dio. Rendiamo grazie a Dio.
Commento al filmato: è di una imponenza spettacolare questo “Allegro” in Fa min da “Sonate da Chiesa” di Mozart, le note maestose dell’Organo cantano con toni solenni l’incredibile dialogo fra Dio e Mosè, fra il Creatore e la Creatura – è il momento solenne dell’Alleanza del Signore con il Popolo di Israele: «Così dirai agli Israeliti: “Io-Sono mi ha mandato a voi”». Dio disse ancora a Mosè: «Dirai agli Israeliti:
“Il Signore, Dio dei vostri padri, Dio di Abramo, Dio di Isacco, Dio di Giacobbe mi ha mandato a voi”. Questo è il mio nome per sempre; questo è il titolo con cui sarò ricordato di generazione in generazione».
SALMO (Sal 67)
Cantate a Dio,
inneggiate al suo nome.
O Dio, quando uscivi davanti al tuo popolo,
quando camminavi per il deserto, tremò la
terra, i cieli stillarono davanti a Dio, quello
del Sinai, davanti a Dio, il Dio di Israele. R.
Di giorno in giorno benedetto il Signore: a noi
Dio porta la salvezza. Il nostro Dio è un Dio
che salva; al Signore Dio appartengono le
porte della morte. R.
Verranno i grandi dall’Egitto, l’Etiopia
tenderà le mani a Dio. Regni della terra,
cantate a Dio, cantate inni al Signore.
Riconoscete a Dio la sua potenza. R.
Riconoscete a Dio la sua potenza. R
Commento al filmato: questo Concerto di Vivaldi, con le note gioiose, esultanti, addirittura frenetiche, canta, con i versetti tratti dal Salmo 67 (68), un inno straordinario alla Onnipotenza del Signore!
EPISTOLA Rm 8, 14-17
Lettera di san Paolo apostolo ai Romani
Fratelli, tutti quelli che sono guidati dallo Spirito di Dio, questi sono figli di Dio. E voi non avete ricevuto uno spirito da schiavi per ricadere nella paura, ma avete ricevuto lo Spirito che rende figli adottivi, per mezzo del quale gridiamo: «Abbà! Padre!». Lo Spirito stesso, insieme al nostro spirito, attesta che siamo figli di Dio. E se siamo figli, siamo anche eredi: eredi di Dio, coeredi di Cristo, se davvero prendiamo parte alle sue sofferenze per partecipare anche alla sua gloria.
Commento al filmato: il canto spiegato del Pianoforte nel Preludio dalla Suite Inglese di Bach, esprime intensamente la passione e la tenerezza di questa esortazione di San Paolo ai Romani
Nello Spirito possiamo gridare a Dio: Abbà!
VANGELO Gv 16, 12-15
✠ Lettura del Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo. Il Signore Gesù disse ai suoi discepoli: «Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso. Quando verrà lui, lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità, perché non parlerà da se stesso, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annuncerà le cose future. Egli mi glorificherà, perché prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà. Tutto quello che il Padre possiede è mio; per questo ho detto che prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà».
Commento al filmato: in questo stupendo, delicato brano da “Variazioni Goldberg” di Bach, il Pianoforte canta con note dolcissime, esprimendo tutta la tenerezza di Gesù che, prima di essere elevato al Cielo, promette ai Discepoli di inviare loro il “Consolatore”:
«Quando verrà il Paràclito, che io vi manderò dal Padre, lo Spirito della verità che procede dal Padre, egli darà testimonianza di me; e anche voi date testimonianza, perché siete con me fin dal principio.»