5 Marzo 2023 2a Domenica di Quaresima (ambr. a)
II DI QUARESIMA
DOMENICA DELLA SAMARITANA
Anno A Rito Ambrosiano
Signore, tu solo hai parole di vita eterna
Introduzione
Il Signore Gesù, «chiedendo da bere a una donna samaritana, le apriva la mente alla fede […] e le accendeva nel cuore la sete di Dio»: la Samaritana, nella sua appassionata, ma al tempo stesso confusa, ricerca del Signore, è immagine dell’umanità sempre alla ricerca di un salvatore, ma con una speranza inibita e ristretta. La sua ricerca di Gesù è ancora molto umana: apparentemente è solo alla ricerca di quell’acqua che la solleverebbe da un’incombenza quotidiana. «Se tu conoscessi il dono di Dio e chi è colui che ti dice: “Dammi da bere!”, tu avresti chiesto a lui ed egli ti avrebbe dato acqua viva»: è la promessa del Signore che accompagna la liturgia di questa II domenica di Quaresima e suscita una rinnovata memoria del nostro Battesimo, perché anche in noi cresca «la sete di Dio» e si rinnovi il suo dono di grazia.
LITURGIA VIGILIARE VESPERTINA
LETTURA VIGILIARE Mc 9, 2b-10
Lettura del Vangelo secondo Marco.
In quel tempo. Il Signore Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni e li condusse su un alto monte, in disparte, loro soli. Fu trasfigurato davanti a loro e le sue vesti divennero splendenti, bianchissime: nessun lavandaio sulla terra potrebbe renderle così bianche. E apparve loro Elia con Mosè e conversavano con Gesù. Prendendo la parola, Pietro disse a Gesù: «Rabbì, è bello per noi essere qui; facciamo tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elia». Non sapeva infatti che cosa dire, perché erano spaventati. Venne una nube che li coprì con la sua ombra e dalla nube uscì una voce: «Questi è il Figlio mio, l’amato: ascoltatelo!». E improvvisamente, guardandosi attorno, non videro più nessuno, se non Gesù solo, con loro.
Mentre scendevano dal monte, ordinò loro di non raccontare ad alcuno ciò che avevano visto, se non dopo che il Figlio dell’uomo fosse risorto dai morti. Ed essi tennero fra loro la cosa, chiedendosi che cosa volesse dire risorgere dai morti.
Lode e onore a te, Cristo Signore, nei secoli dei secoli.
Amen.
Commento al filmato: l’esultante canto delle Trombe accompagnato dalle note ritmate dell’Orchestra, ci introduce alla Bellezza della Trasfigurazione in cui la Divinità di Gesù si manifesta ai tre discepoli prescelti:
«Fu trasfigurato davanti a loro e le sue vesti divennero splendenti, bianchissime: nessun lavandaio sulla terra potrebbe renderle così bianche.
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MESSA NEL GIORNO
RITI DI INTRODUZIONE
ALL’INGRESSO Cfr Ap 15, 3; Ef 5, 26; Sal 135 (136), 16
Grandi e mirabili le tue opere, Dio onnipotente,
tu che lavi la Chiesa col lavacro dell’acqua
in virtù della parola di vita,
perché la tua misericordia resta in eterno!
Giuste e vere le tue strade, Re dei secoli,
che guidi il tuo popolo attraverso il deserto!
ATTO PENITENZIALE
Carissimi, il Signore Gesù, che ci invita alla sua mensa, ci chiama alla conversione: con fiducia, apriamo il nostro spirito al pentimento e invochiamo la sua infinita misericordia, perché la partecipazione a questa celebrazione rinnovi l’innocenza del nostro cuore.
(Pausa di silenzio)
Tu, Figlio di Dio, che solo hai parole di vita eterna: Kyrie, eléison. Kyrie, eléison.
Tu, Figlio dell’uomo, che mandi il tuo Spirito a creare in noi un cuore nuovo: Kyrie, eléison.
Kyrie, eléison.
Tu, Figlio unigenito del Padre, che sei in noi speranza della gloria: Kyrie, eléison.
Kyrie, eléison.
Dio onnipotente abbia misericordia di noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna.
Amen.
Commento al filmato:le note commoventi, intense, del Pianoforte nella “Sarabande” dalla Suite in Mi M di Bach, ci trasportano con il cuore in questa preghiera fiduciosa:
Carissimi, il Signore Gesù, che ci invita alla sua mensa, ci chiama alla conversione: con fiducia, apriamo il nostro spirito al pentimento e invochiamo la sua infinita misericordia, perché la partecipazione a questa celebrazione rinnovi l’innocenza del nostro cuore.
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Non si dice il Gloria.
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ALL’INIZIO DELL’ASSEMBLEA LITURGICA
Preghiamo.
Dio, che ami l’innocenza e la ridoni, avvinci te i cuori dei tuoi servi; tu, che ci hai liberato dalle tenebre dello spirito, non lasciarci allontanare più dalla tua luce. Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito santo, per tutti i secoli dei secoli.
Amen.
LITURGIA DELLA PAROLA
LETTURA Es 20, 2-24
La teofania al Sinai e la rivelazione del Decalogo.
Lettura del libro dell’Esodo.
In quei giorni. Il Signore parlò a Mosè e disse: «Io sono il Signore, tuo Dio, che ti ho fatto uscire dalla terra d’Egitto, dalla condizione servile: Non avrai altri dèi di fronte a me. Non ti farai idolo né immagine alcuna di quanto è lassù nel cielo, né di quanto è quaggiù sulla terra, né di quanto è nelle acque sotto la terra. Non ti prostrerai davanti a loro e non li servirai. Perché io, il Signore, tuo Dio, sono un Dio geloso, che punisce la colpa dei padri nei figli fino alla terza e alla quarta generazione, per coloro che mi odiano, ma che dimostra la sua bontà fino a mille generazioni, per quelli che mi amano e osservano i miei comandamenti. Non pronuncerai invano il nome del Signore, tuo Dio, perché il Signore non lascia impunito chi pronuncia il suo nome invano. Ricòrdati del giorno del sabato per santificarlo. Sei giorni lavorerai e farai ogni tuo lavoro; ma il settimo giorno è il sabato in onore del Signore, tuo Dio: non farai alcun lavoro, né tu né tuo figlio né tua figlia, né il tuo schiavo né la tua schiava, né il tuo bestiame, né il forestiero che dimora presso di te. Perché in sei giorni il Signore ha fatto il cielo e la terra e il mare e quanto è in essi, ma si è riposato il settimo giorno. Perciò il Signore ha benedetto il giorno del sabato e lo ha consacrato.
Onora tuo padre e tua madre, perché si prolunghino i tuoi giorni nel paese che il Signore, tuo Dio, ti dà. Non ucciderai. Non commetterai adulterio. Non ruberai. Non pronuncerai falsa testimonianza contro il tuo prossimo. Non desidererai la casa del tuo prossimo. Non desidererai la moglie del tuo prossimo, né il suo schiavo né la sua schiava, né il suo bue né il suo asino, né alcuna cosa che appartenga al tuo prossimo». Tutto il popolo percepiva i tuoni e i lampi, il suono del corno e il monte fumante. Il popolo vide, fu preso da tremore e si tenne lontano. Allora dissero a Mosè: «Parla tu a noi e noi ascolteremo; ma non ci parli Dio, altrimenti moriremo!». MoNon desidererai la moglie del tuo prossimo, né il suo schiavo né la sua schiava, né il suo bue né il suo asino, né alcuna cosa che appartenga al tuo prossimo». Tutto il popolo percepiva i tuoni e i lampi, il suono del corno e il monte fumante. Il popolo vide, fu preso da tremore e si tenne lontano. Allora dissero a Mosè: «Parla tu a noi e noi ascolteremo; ma non ci parli Dio, altrimenti moriremo!». Mosè disse al popolo: «Non abbiate timore: Dio è venuto per mettervi alla prova e perché il suo timore sia sempre su di voi e non pecchiate». Il popolo si tenne dunque lontano, mentre Mosè avanzò verso la nube oscura dove era Dio. Il Signore disse a Mosè: «Così dirai agli Israeliti: “Voi stessi avete visto che vi ho parlato dal cielo! Non farete dèi d’argento e dèi d’oro accanto a me: non ne farete per voi! Farai per me un altare di terra e sopra di esso offrirai i tuoi olocausti e i tuoi sacrifici di comunione, le tue pecore e i tuoi buoi; in ogni luogo dove io vorrò far ricordare il mio nome, verrò a te e ti benedirò».
Parola di Dio.
Rendiamo grazie a Dio
Commento al filmato: le note solenni, austere, dell’Organo della stupenda “Fuga”in Do min di Bach cantano con armonie che potremmo dire religiose, questo passo dell’Esodo, questa“teofania al Sinai e la rivelazione del Decalogo.”:
In quei giorni. Il Signore parlò a Mosè e disse: «Io sono il Signore, tuo Dio, che ti ho fatto uscire dalla terra d’Egitto, dalla condizione servile: Non avrai altri dèi di fronte a me. Non ti farai idolo né immagine alcuna di quanto è lassù nel cielo, né di quanto è quaggiù sulla terra, né di quanto è nelle acque sotto la terra. Non ti prostrerai davanti a loro e non li servirai. Perché io, il Signore, tuo Dio, sono un Dio geloso
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SALMO(Salmo 18/19)
Signore, tu solo hai parole di vita eterna.
La legge del Signore è perfetta,
rinfranca l’anima;
il comando del Signore è limpido,
illumina gli occhi. R.
Il timore del Signore è puro,
rimane per sempre;
i giudizi del Signore sono fedeli,
sono tutti giusti. R.
Ti siano gradite
le parole della mia bocca;
davanti a te i pensieri del mio cuore,
Signore, mia roccia e mio redentore. R.
Commento al filmato:è di una bellezza emozionante l’Allegrodel Concerto in Re Magg di Mozart; il Salmo 18/19 del Responsoriale, «Signore, tu solo hai parole di vita eterna.» – riprodotto interamente nel filmato – ne viene illuminato di una luce abbagliante; il Corno solista e l’Orchestra si impegnano in un dialogo gioioso, spumeggiante, cantano con toni esultanti:
Ti siano gradite le parole della mia bocca; davanti a te i pensieri del mio cuore, Signore, mia roccia e mio redentore.
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EPISTOLA Ef 1, 15-23
Il Padre vi dia uno spirito di rivelazione per comprendere la grandezza della sua potenza, che egli manifestò in Cristo.
Lettera di san Paolo apostolo agli Efesini.
Fratelli, avendo avuto notizia della vostra fede nel Signore Gesù e dell’amore che avete verso tutti i santi, continuamente rendo grazie per voi ricordandovi nelle mie preghiere, affinché il Dio del Signore nostro Gesù Cristo, il Padre della gloria, vi dia uno spirito di sapienza e di rivelazione per una profonda conoscenza di lui; illumini gli occhi del vostro cuore per farvi comprendere a quale speranza vi ha chiamati, quale tesoro di gloria racchiude la sua eredità fra i santi e qual è la straordinaria grandezza della sua potenza verso di noi, che crediamo, secondo l’efficacia della sua forza e del suo vigore.
Egli la manifestò in Cristo, quando lo risuscitò dai morti e lo fece sedere alla sua destra nei cieli, al di sopra di ogni Principato e Potenza, al di sopra di ogni Forza e Dominazione e di ogni nome che viene nominato non solo nel tempo presente ma anche in quello futuro. Tutto infatti egli ha messo sotto i suoi piedi e lo ha dato alla Chiesa come capo su tutte le cose: essa è il corpo di lui, la pienezza di colui che è il perfetto compimento di tutte le cose.
Parola di Dio.
Rendiamo grazie a Dio
Commento al filmato: è radiosa bellezza quella dell’Allegro dal Concerto in Re min di Bach, le note gioiose dell’Oboe, del Violino solista e dell’Orchestra, si dipanano in un dialogo esultante per cantare l’esortazione di San Paolo agli efesini:
Il Padre vi dia uno spirito di rivelazione per comprendere la grandezza della sua potenza, che egli manifestò in Cristo.
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CANTO AL VANGELO Cfr Gv 4, 42. 15
Gloria e lode a te, o Cristo!
Signore, tu sei veramente il salvatore del mondo:
dammi dell’acqua viva, perché non abbia più sete.
Gloria e lode a te, o Cristo!
VANGELO Gv 4, 5-42
La Samaritana.
Lettura del Vangelo secondo Giovanni.
In quel tempo. Il Signore Gesù giunse a una città della Samaria chiamata Sicar, vicina al terreno che Giacobbe aveva dato a Giuseppe suo figlio: qui c’era un pozzo di Giacobbe. Gesù dunque, affaticato per il viaggio, sedeva presso il pozzo. Era circa mezzogiorno. Giunse una donna samaritana ad attingere acqua. Le dice Gesù: «Dammi da bere». I suoi discepoli erano andati in città a fare provvista di cibi. Allora la donna samaritana gli dice: «Come mai tu, che sei giudeo, chiedi da bere a me, che sono una donna samaritana?». I Giudei infatti non hanno rapporti con i Samaritani. Gesù le risponde: «Se tu conoscessi il dono di Dio e chi è colui che ti dice: “Dammi da bere!”, tu avresti chiesto a lui ed egli ti avrebbe dato acqua viva». Gli dice la donna: «Signore, non hai un secchio e il pozzo è profondo; da dove prendi dunque quest’acqua viva? Sei tu forse più grande del nostro padre Giacobbe, che ci diede il pozzo e ne bevve lui con i suoi figli e il suo bestiame?». Gesù le risponde: «Chiunque beve di quest’acqua avrà di nuovo sete: ma chi berrà dell’acqua che io gli darò, non avrà più sete in eterno. Anzi, l’acqua che io gli darò diventerà in lui una sorgente d’acqua che zampilla per la vita eterna». «Signore – gli dice la donna -, dammi quest’acqua, perché io non abbia più sete e non continui a venire qui ad attingere acqua». Le dice: «Va’ a chiamare tuo marito e ritorna qui». Gli risponde la donna: «Io non ho marito». Le dice Gesù: «Hai detto bene: “Io non ho marito”. Infatti hai avuto cinque mariti e quello che hai ora non è tuo marito; in questo hai detto il vero». Gli replica la donna: «Signore, vedo che tu sei un profeta! I nostri padri hanno adorato su questo monte; voi invece dite che è a Gerusalemme il luogo in cui bisogna adorare». Gesù le dice: «Credimi, donna, viene l’ora in cui né su questo monte né a Gerusalemme adorerete il Padre. Voi adorate ciò che non conoscete, noi adoriamo ciò che conosciamo, perché la salvezza viene dai Giudei. Ma viene l’ora – ed è questa – in cui i veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità; così infatti il Padre vuole che siano quelli che lo adorano. Dio è spirito, e quelli che lo adorano devono adorare in spirito e verità». Gli rispose la donna: «So che deve venire il Messia, chiamato Cristo: quando egli verrà, ci annuncerà ogni cosa». Le dice Gesù: «Sono io, che parlo con te».
In quel momento giunsero i suoi discepoli e si meravigliavano che parlasse con una donna. Nessuno tuttavia disse: «Che cosa cerchi?», o: «Di che cosa parli con lei?». La donna intanto lasciò la sua anfora, andò in città e disse alla gente: «Venite a vedere un uomo che mi ha detto tutto quello che ho fatto. Che sia lui il Cristo?». Uscirono dalla città e andavano da lui. Intanto i discepoli lo pregavano: «Rabbì, mangia». Ma egli rispose loro: «Io ha da mangiare un cibo che voi non conoscete». E i discepoli si domandavano l’un l’altro: «Qualcuno gli ha forse portato da mangiare?». Gesù disse loro: «Il mio cibo è fare la volontà di colui che mi ha mandato e compiere la sua opera. Voi non dite forse: “Ancora quattro mesi e poi viene la mietitura”? Ecco, io vi dico: alzate i vostri occhi e guardate i campi che già biondeggiano per la mietitura. Chi miete riceve il salario e raccoglie frutto per la vita eterna, perché chi semina gioisca insieme a chi miete. In questo infatti si dimostra vero il proverbio: uno semina e l’altro miete. Io vi ho mandati a mietere ciò per cui non avete faticato; altri hanno faticato e voi siete subentrati nella loro fatica».
Molti Samaritani di quella città credettero in lui per la parola della donna, che testimoniava: «Mi ha detto tutto quello che ho fatto». E quando i Samaritani giunsero da lui, lo pregavano di rimanere da loro ed egli rimase là due giorni. Molti di più credettero per la sua parola e alla donna dicevano: «Non è più per i tuoi discorsi che noi crediamo, ma perché noi stessi abbiamo udito e sappiamo che questi è veramente il salvatore del mondo».
Parola del Signore.
Lode a te, o Cristo
Commento al filmato:le note ritmate, profonde, struggenti dei Violoncelli solisti, nello splendido “Allegro”del Concerto “Brandemburghese” in Si b magg di Bach, raccontano con toni quasi di mistero l’impressionante episodio dell’incontro di Gesù con la Samaritana; ci sembra di vivere in diretta le emozioni della donna di Samaria cui Gesù apre il cuore con poche intense parole:
Ma viene l’ora – ed è questa – in cui i veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità; così infatti il Padre vuole che siano quelli che lo adorano. Dio è spirito, e quelli che lo adorano devono adorare in spirito e verità». Gli rispose la donna: «So che deve venire il Messia, chiamato Cristo: quando egli verrà, ci annuncerà ogni cosa». Le dice Gesù: «Sono io, che parlo con te».
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DOPO IL VANGELO
Cfr Ez 36, 24-26; Sal 50 (51), 12
«Vi separerò dalle genti – dice il Signore – e verserò su voi acque pure; da tutte le vostre colpe sarete lavati e vi darò un cuore nuovo, uno spirito nuovo di giustizia».
PREGHIERA UNIVERSALE
Fratelli e sorelle, innalziamo fiduciosi le nostre suppliche al Padre, perché in Cristo, «sorgente d’acqua viva», estingua la nostra sete di vita e di verità.
Rinnova, Padre, i nostricuori!
Per la Chiesa, continuamente rinnovata dall’acqua viva dello Spirito: ti preghiamo. R.
Per i popoli che sperimentano il dramma della guerra e della persecuzione religiosa: ti preghiamo. R.
Per i fratelli che vivono nella malattia e nella solitudine: ti preghiamo. R.
Per noi, raccolti in comunione di fede, per adorarti «in spirito e verità»: ti preghiamo. R.
A CONCLUSIONE DELLA LITURGIA DELLA PAROLA
Accogli, o Dio forte, le nostre preghiere e soccorri con paterno amore chi ti invoca con fede; aiutaci a combattere il male con le armi della sobrietà e dell’astinenza. Per Cristo nostro Signore.
Amen.
LITURGIA EUCARISTICA
PROFESSIONE DI FEDE
Nel cammino quaresimale siamo chiamati a riscoprire la fonte della nostra vita cristiana: proclamiamo ora il Simbolo degli Apostoli, sintesi della fede che ci è stata trasmessa il giorno del nostro Battesimo.
Io credo in Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra; e in Gesù Cristo, suo unico Figlio; nostro Signore, il quale fu concepito di Spirito santo, nacque da Maria Vergine, patì sotto Ponzio Pilato, fu crocifisso, morì e fu sepolto; discese agli inferi; il terzo giorno risuscitò da morte; salì al cielo, siede alla destra di Dio Padre onnipotente; di là verrà a giudicare i vivi e i morti. Credo nello Spirito Santo, la santa Chiesa cattolica, la comunione dei santi, la remissione dei peccati, la risurrezione della carne, la vita eterna. Amen.
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SUI DONI
Guarda propizio, o Dio, i doni che il tuo popolo ti presenta e insieme gradisci anche noi come sacrificio spirituale. Per Cristo nostro Signore.
Amen.
PREFAZIO
È veramente cosa buona e giusta celebrarti, o Padre di infinita misericordia.
Cristo Signore nostro, a rivelarci il mistero della sua condiscendenza verso di noi, stanco e assetato, volle sedere a un pozzo e, chiedendo da bere a una donna samaritana, le apriva la mente alla fede; desiderando con ardente amore portarla a salvezza, le accendeva nel cuore la sete di Dio. Per questo disegno di grazia, con tutti i cori celesti, cantiamo senza fine l’inno della tua lode:
Santo, Santo, Santo…
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ANAMNESI
Mistero della fede.
Tu ci hai redento con la tua croce e la tua risurrezione: salvaci, o Salvatore del mondo
ALLO SPEZZARE DEL PANE
Cfr Gv 4, 13-14
O Gesù, hai detto alla samaritana: «Chi berrà dell’acqua che io darò, non avrà più sete in eterno». Donaci di quell’acqua, Signore, così berremo e non avremo più sete.
ALLA COMUNIONE
Cfr Gv 7, 38; Nm 20, 6
Dal tuo cuore, Signore Gesù, fiumi d’acqua viva scorreranno. Ascolta pietoso il grido di questo popolo e aprici il tesoro della tua grazia che santifica il cuore dei redenti.
PADRE NOSTRO
Padre nostro che sei nei cieli,……..
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DOPO LA COMUNIONE
Preghiamo.
Splenda, o Dio, nella luce della grazia, la Chiesa del tuo Cristo, che a questa santa mensa ha ricevuto la certezza dell’eterna comunione col Signore risorto, che vive e regna nei secoli dei secoli.
Amen.
RITI DI CONCLUSIONE
Il Signore sia con voi.
E con il tuo Spirito. Kyrie, eléison. Kyrie, eléison. Kyrie, eléison.
Vi benedica Dio onnipotente, Padre e Figlio e
Spirito Santo.
Amen.
A Gesù Crocifisso – Eccomi, o mio amato e buon Gesù, che alla santissima Tua presenza prostrato, Ti prego, col fervore più vivo, di stampare nel mio cuore sentimenti di fede, di speranza, di carità, di dolore dei miei peccati, e di proponimento di non più offenderti; mentre io con tutto l’amore e con tutta la compassione vado considerando le Tue cinque piaghe, cominciando da ciò che disse di Te, o mio Gesù, il santo profeta Davide: «Hanno forato le mie mani e i miei piedi, hanno contato tutte le mie ossa.» (Salmo 21,17)