2° Libro dei Re Capitolo 11 – 6. DAL REGNO DI ATALIA ALLA MORTE DI ELISEO – Storia di Atalia (841-835)
Re 2 – Capitolo 11
6. DAL REGNO DI ATALIA ALLA MORTE DI ELISEO
Storia di Atalia (841-835)
[1]Atalia madre di Acazia, visto che era morto suo figlio, si propose di sterminare tutta la discendenza regale. [2]Ma Ioseba, figlia del re Ioram e sorella di Acazia, sottrasse Ioas figlio di Acazia dal gruppo dei figli del re destinati alla morte e lo portò con la nutrice nella camera dei letti; lo nascose così ad Atalia ed egli non fu messo a morte. [3]Rimase sei anni nascosto presso di lei nel tempio; intanto Atalia regnava sul paese.
[4]Il settimo anno Ioiada convocò i capi di centinaia dei Carii e delle guardie e li fece venire nel tempio. Egli concluse con loro un’alleanza, facendoli giurare nel tempio; quindi mostrò loro il figlio del re. [5]Diede loro le seguenti disposizioni: «Questo farete: un terzo di quelli che fra di voi iniziano il servizio di sabato per fare la guardia alla reggia, [6]un altro terzo alla porta di Sur e un terzo alla porta dietro i cursori; voi farete invece la guardia alla casa di Massach, [7]gli altri due gruppi di voi, ossia quanti smontano il sabato, faranno la guardia al tempio. [8]Circonderete il re, ognuno con la sua arma in pugno e chi tenta di penetrare nello schieramento sia messo a morte. Accompagnerete il re ovunque egli vada». [9]I capi di centinaia fecero quanto aveva disposto il sacerdote Ioiada. Ognuno prese i suoi uomini, quelli che entravano in servizio e quelli che smontavano il sabato, e andarono dal sacerdote Ioiada. [10]Il sacerdote consegnò ai capi di centinaia lance e scudi del re Davide, che erano nel deposito del tempio. [11]Le guardie, ognuno con l’arma in pugno, si disposero dall’angolo meridionale del tempio fino all’angolo settentrionale, davanti all’altare e al tempio e intorno al re. [12]Allora Ioiada fece uscire il figlio del re, gli impose il diadema e le insegne; lo proclamò re e lo unse. Gli astanti batterono le mani ed esclamarono: «Viva il re!».
[13]Atalia, sentito il clamore delle guardie e del popolo, si diresse verso la moltitudine nel tempio. [14]Guardò: ecco, il re stava presso la colonna secondo l’usanza; i capi e i trombettieri erano intorno al re, mentre tutto il popolo del paese esultava e suonava le trombe. Atalia si stracciò le vesti e gridò: «Tradimento, tradimento!».
[15]Il sacerdote Ioiada ordinò ai capi dell’esercito: «Fatela uscire tra le file e chiunque la segua sia ucciso di spada». Il sacerdote infatti aveva stabilito che non venisse uccisa nel tempio del Signore. [16]Le misero le mani addosso ed essa raggiunse la reggia attraverso l’ingresso dei Cavalli e là fu uccisa.
[17]Ioiada concluse un’alleanza fra il Signore, il re e il popolo, con cui questi si impegnò a essere il popolo del Signore; ci fu anche un’alleanza fra il re e il popolo. [18]Tutto il popolo del paese penetrò nel tempio di Baal e lo demolì, frantumandone gli altari e le immagini: uccisero dinanzi agli altari lo stesso Mattan, sacerdote di Baal.
Il sacerdote Ioiada mise guardie intorno al tempio. [19]Egli prese i capi di centinaia dei Carii e delle guardie e tutto il popolo del paese; costoro fecero scendere il re dal tempio e attraverso la porta delle Guardie lo condussero nella reggia, ove egli sedette sul trono regale. [20]Tutto il popolo del paese fu in festa; la città restò tranquilla. Atalia fu uccisa con la spada nella reggia.