5 Gennaio 2025 Domenica dopo l’ottava del Natale (ambr. C)
Domenica dopo l’Ottava del Natale del Signore
e liturgia vigiliare vespertina della Solennità dell’Epifania del Signore
5 Gennaio 2025
ALL’INGRESSO
Venite e vedete il grande mistero di Dio:
Dio nasce da una vergine per redimere il mondo.
È il Salvatore, promesso dai profeti,
l’Agnello predetto da Isaia.
ALL’INIZIO DELL’ASSEMBLEA LITURGICA
O Dio ricco di misericordia, che ci hai chiamato a condividere il destino di gloria del tuo amato Unigenito, adesso che siamo partecipi della sua condizione di Figlio e della sua natura divina, rinnovaci interiormente e rendici consapevoli della dignità che ci è stata donata. Per lui, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen
LETTURA Sir 24, 1-12
Lettura del libro del Siracide
La sapienza fa il proprio elogio, in mezzo al suo popolo proclama la sua gloria. Nell’assemblea dell’Altissimo apre la bocca, dinanzi alle sue schiere proclama la sua gloria: «Io sono uscita dalla bocca dell’Altissimo e come nube ho ricoperto la terra. Io ho posto la mia dimora lassù, il mio trono era su una colonna di nubi. Ho percorso da sola il giro del cielo, ho passeggiato nelle profondità degli abissi. Sulle onde del mare e su tutta la terra, su ogni popolo e nazione ho preso dominio. Fra tutti questi ho cercato un luogo di riposo, qualcuno nel cui territorio potessi risiedere. Allora il creatore dell’universo mi diede un ordine, colui che mi ha creato mi fece piantare la tenda e mi disse: “Fissa la tenda in Giacobbe e prendi eredità in Israele”. Prima dei secoli, fin dal principio, egli mi ha creato, per tutta l’eternità non verrò meno. Nella tenda santa davanti a lui ho officiato e così mi sono stabilita in Sion. Nella città che egli ama mi ha fatto abitare e in Gerusalemme è il mio potere. Ho posto le radici in mezzo a un popolo glorioso, nella porzione del Signore è la mia eredità».
Commento al filmato: ascoltiamo con emozione questo stupefacente “Allegro” del Concerto in Sol di Vivaldi; i due Mandolini con l’Orchestra si scatenano in un entusiasmante dialogo per raccontare il maestoso Inno alla Sapienza nel brano del Siracide:
«Io sono uscita dalla bocca dell’Altissimo e come nube ho ricoperto la terra. Io ho posto la mia dimora lassù, il mio trono era su una colonna di nubi. Ho percorso da sola il giro del cielo, ho passeggiato nelle profondità degli abissi.»
SALMO Sal 147
Il Verbo si fece carne
e pose la sua dimora in mezzo a noi.
Celebra il Signore, Gerusalemme,
loda il tuo Dio, Sion,
perché ha rinforzato le sbarre delle tue porte,
in mezzo a te ha benedetto i tuoi figli. R
Egli mette pace nei tuoi confini
e ti sazia con fiore di frumento.
Manda sulla terra il suo messaggio:
la sua parola corre veloce. R
Annuncia a Giacobbe la sua parola,
i suoi decreti e i suoi giudizi a Israele.
Così non ha fatto con nessun’altra nazione,
non ha fatto conoscere loro i suoi giudizi. R
Commento al filmato: è di una bellezza senza tempo questa “Fuga: Allegro ma non Troppo” della Sonata in La di Beethoven – dopo un inizio di mistero e contemplazione, il Pianoforte si infiamma in una cascata di note ora impetuose, ora dolcissime, struggenti, per cantare l’Inno all’Onnipotente di questo Salmo che viene riprodotto interamente nel filmato:
Celebra il Signore, Gerusalemme, loda il tuo Dio, Sion, perché ha rinforzato le sbarre delle tue porte, in mezzo a te ha benedetto i tuoi figli
EPISTOLA Rm 8, 3b-9a
Lettera di san Paolo apostolo ai Romani
Fratelli, Dio, mandando il proprio Figlio in una carne simile a quella del peccato e a motivo del peccato, ha condannato il peccato nella carne, perché la giustizia della Legge fosse compiuta in noi, che camminiamo non secondo la carne ma secondo lo Spirito. Quelli infatti che vivono secondo la carne, tendono verso ciò che è carnale; quelli invece che vivono secondo lo Spirito, tendono verso ciò che è spirituale. Ora, la carne tende alla morte, mentre lo Spirito tende alla vita e alla pace. Ciò a cui tende la carne è contrario a Dio, perché non si sottomette alla legge di Dio, e neanche lo potrebbe. Quelli che si lasciano dominare dalla carne non possono piacere a Dio. Voi però non siete sotto il dominio della carne, ma dello Spirito, dal momento che lo Spirito di Dio abita in voi.
Commento al filmato: pace, intima gioia, serenità ci trasmettono le dolcissime note del Pianoforte nel luminoso “Prélude” in Do Magg di Bach – vi ritroviamo tutta la tenerezza delle parole con cui San Paolo trasmette ai Romani questo annuncio:
Fratelli, Dio, mandando il proprio Figlio in una carne simile a quella del peccato e a motivo del peccato, ha condannato il peccato nella carne, perché la giustizia della Legge fosse compiuta in noi, che camminiamo non secondo la carne ma secondo lo Spirito.
✠ Lettura del Vangelo secondo Luca
In quel tempo. Il Signore Gesù ritornò in Galilea con la potenza dello Spirito e la sua fama si diffuse in tutta la regione. Insegnava nelle loro sinagoghe e gli rendevano lode. Venne a Nàzaret, dove era cresciuto, e secondo il suo solito, di sabato, entrò nella sinagoga e si alzò a leggere. Gli fu dato il rotolo del profeta Isaia; aprì il rotolo e trovò il passo dove era scritto: «Lo Spirito del Signore è sopra di me; per questo mi ha consacrato con l’unzione e mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio, a proclamare ai prigionieri la liberazione e ai ciechi la vista; a rimettere in libertà gli oppressi, a proclamare l’anno di grazia del Signore». Riavvolse il rotolo, lo riconsegnò all’inserviente e sedette. Nella sinagoga, gli occhi di tutti erano fissi su di lui. Allora cominciò a dire loro: «Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato». Tutti gli davano testimonianza ed erano meravigliati delle parole di grazia che uscivano dalla sua bocca.
Commento al filmato: è di una bellezza maestosa il ” Menuetto (Allegretto)” della Sinfonia in Mi b Magg di Mozart; le note solenni, ritmate, dell’Orchestra, cantano con toni trionfali l’annuncio di Gesù nella Sinagoga di Nazareth:
Lo Spirito del Signore è sopra di me; per questo mi ha consacrato con l’unzione e mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio, a proclamare ai prigionieri la liberazione e ai ciechi la vista; a rimettere in libertà gli oppressi, a proclamare l’anno di grazia del Signore.
«Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato».
Audio Player
DOPO IL VANGELO
Il popolo che era nelle tenebre
vide una grande luce;
chi abitava il paese dell’ombra mortale
fu illuminato dallo splendore della vita.
A CONCLUSIONE DELLA LITURGIA DELLA PAROLA
O Dio benigno e misericordioso, che ci hai dato di rivivere l’annua memoria del natale di Cristo, per l’ossequio sincero di questa celebrazione effondi su di noi il dono di una bontà ancora più grande.
Per Cristo nostro Signore. Amen
SUI DONI
Guarda con benevolenza, o Dio, l’offerta dei tuoi servi devoti; a te sia dono gradito e alla nostra debolezza sia sostegno perenne.
Per Cristo nostro Signore. Amen
PREFAZIO
È veramente cosa buona e giusta esaltarti, o Padre di infinita misericordia, rinnovando l’offerta del sacrificio di lode e della sua vittima santa.
È stata preannunciata in Abele, l’innocente ucciso, è stata vaticinata nell’offerta di Melchìsedek e nell’immolazione della pasqua mosaica, ma ogni immagine delle profezie antiche oggi si avvera nell’Agnello di Dio, nel Pontefice eterno, nel Cristo che è nato per noi.
Ammiràti per questo disegno di grazia, con tutti i cori degli angeli e dei santi cantiamo esultando l’inno della tua gloria: Santo…
ALLO SPEZZARE DEL PANE
Lo Spirito del Signore è su di me,
mi ha consacrato con l’unzione
e inviato ad annunciare ai poveri
la buona novella ai prigionieri la liberazione.
ALLA COMUNIONE
Il Cristo nostro Dio,
in cui abita ogni pienezza di divinità,
è nato nella nostra debole carne
e ha dato inizio all’umanita rinnovata.
DOPO LA COMUNIONE
La gloria unica e grande della tua nascita, o Signore, che ha risollevato ogni nostra decadenza, continui in noi la sua opera rinnovatrice per la grazia di questo sacramento donatoci da te, che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen
—————————————————————————————————————————————————————————————————————————
LITURGIA VIGILIARE VESPERTINA della Solennità dell’Epifania del Signore
RESPONSORIO Cf. M2, 1-3
L Turbato, Erode interrogava i Magi:
«Quale segno vedeste del neonato Re?».
«Abbiamo visto una nascente stella,
ad adorarlo siamo venuti». Alleluia.
L Dall’Oriente giunsero i Magi
e domandavano a Gerusalemme:
«Dov’è il Re dei Giudei?
«Abbiamo visto una nascente stella,
ad adorarlo siamo venuti». Alleluia.
I LETTURA Nm 24, 15-25a
Lettura del libro dei Numeri
In quei giorni. Balaam pronunciò il suo poema e disse: «Oracolo di Balaam, figlio di Beor, oracolo dell’uomo dall’occhio penetrante, oracolo di chi ode le parole di Dio e conosce la scienza dell’Altissimo, di chi vede la visione dell’Onnipotente, cade e gli è tolto il velo dagli occhi. Io lo vedo, ma non ora, io lo contemplo, ma non da vicino: una stella spunta da Giacobbe e uno scettro sorge da Israele, spacca le tempie di Moab e il cranio di tutti i figli di Set; Edom diverrà sua conquista e diverrà sua conquista Seir, suo nemico, mentre Israele compirà prodezze. Uno di Giacobbe dominerà e farà perire gli scampati dalla città». Poi vide Amalèk, pronunciò il suo poema e disse: «Amalèk è la prima delle nazioni, ma il suo avvenire sarà la rovina». Poi vide i Keniti, pronunciò il suo poema e disse: «Sicura è la tua dimora, o Caino, e il tuo nido è aggrappato alla roccia. Ma sarà dato all’incendio, finché Assur non ti deporterà in prigionia». Pronunciò ancora il suo poema e disse: «Ahimè! Chi vivrà, dopo che Dio avrà compiuto queste cose? Verranno navi dalla parte dei Chittìm e piegheranno Assur e piegheranno Eber, ma anch’egli andrà in perdizione». Poi Balaam si alzò e tornò nella sua terra.
SALMELLO Cf. Sal 47 (48), 9
L Il Signore del cielo così viene onorato!
È posto nella stalla colui che regge il mondo.
Sta nella mangiatoia chi dalle nubi regna.
L Come avevamo udito, così abbiamo visto
nella città di Dio.
Sta nella mangiatoia chi dalle nubi regna.
ORAZIONE
Dio, che benevolmente illumini tutte le genti, dona al tuo popolo di godere pace sicura e infondi nei nostri cuori la fulgida luce che è brillata alle menti dei Magi.
Per Cristo nostro Signore. Amen
II LETTURA Is 49, 8-13
Lettura del profeta Isaia
In quei giorni. Così dice il Signore: «Al tempo della benevolenza ti ho risposto, nel giorno della salvezza ti ho aiutato. Ti ho formato e ti ho stabilito come alleanza del popolo, per far risorgere la terra, per farti rioccupare l’eredità devastata, per dire ai prigionieri: “Uscite”, e a quelli che sono nelle tenebre: “Venite fuori”. Essi pascoleranno lungo tutte le strade, e su ogni altura troveranno pascoli. Non avrànno né fame né sete e non li colpirà né l’arsura né il sole, perché colui che ha misericordia di loro li guiderà, li condurrà alle sorgenti d’acqua. Io trasformerò i miei monti in strade e le mie vie saranno elevate. Ecco, questi vengono da lontano, ed ecco, quelli vengono da settentrione e da occidente e altri dalla regione di Sinìm». Giubilate, o cieli, rallégrati, o terra, gridate di gioia, o monti, perché il Signore consola il suo popolo e ha misericordia dei suoi poveri.
SALMELLO Cf. I60, 6. 4
L Tutti verrànno da Saba,
portando oro e incenso
e proclamando la gloria del Signore.
L Tutti costoro si sono radunati,
vengono a te da lontano
portando oro e incenso
e proclamando la gloria del Signore.
ORAZIONE
Nell’odierna celebrazione che attesta e proclama la ricchezza ineffabile dei tuoi doni, guarda, Vita e Luce dei credenti, la nostra interiore devozione e concedi ai nostri giorni la tua pace.
Per Cristo nostro Signore. Amen
III LETTURA 2Re 2, 1-12b
Lettura del secondo libro dei Re
In quei giorni. Quando il Signore stava per far salire al cielo in un turbine Elia, questi partì da Gàlgala con Eliseo. Elia disse a Eliseo: «Rimani qui, perché il Signore mi manda fino a Betel». Eliseo rispose: «Per la vita del Signore e per la tua stessa vita, non ti lascerò». Scesero a Betel. I figli dei profeti che erano a Betel andarono incontro a Eliseo e gli dissero: «Non sai tu che oggi il Signore porterà via il tuo signore al di sopra della tua testa?». Ed egli rispose: «Lo so anch’io; tacete!». Elia gli disse: «Eliseo, rimani qui, perché il Signore mi manda a Gerico». Egli rispose: «Per la vita del Signore e per la tua stessa vita, non ti lascerò»; e andarono a Gerico. I figli dei profeti che erano a Gerico si avvicinarono a Eliseo e gli dissero: «Non sai tu che oggi il Signore porterà via il tuo signore al di sopra della tua testa?». Rispose: «Lo so anch’io; tacete!». Elia gli disse: «Rimani qui, perché il Signore mi manda al Giordano». Egli rispose: «Per la vita del Signore e per la tua stessa vita, non ti lascerò». E procedettero insieme. Cinquanta uomini, tra i figli dei profeti, li seguirono e si fermarono di fronte, a distanza; loro due si fermarono al Giordano. Elia prese il suo mantello, l’arrotolò e percosse le acque, che si divisero di qua e di là; loro due passarono sull’asciutto. Appena furono passati, Elia disse a Eliseo: «Domanda che cosa io debba fare per te, prima che sia portato via da te». Eliseo rispose: «Due terzi del tuo spirito siano in me». Egli soggiunse: «Tu pretendi una cosa difficile! Sia per te così, se mi vedrai quando sarò portato via da te; altrimenti non avverrà». Mentre continuavano a camminare conversando, ecco un carro di fuoco e cavalli di fuoco si interposero fra loro due. Elia salì nel turbine verso il cielo. Eliseo guardava e gridava: «Padre mio, padre mio, carro d’Israele e suoi destrieri!». E non lo vide più.
SALMELLO Cf. Gv 1, 14. 16
L Vedemmo la sua gloria, gloria dell’Unigenito,
poiché il Verbo si fece carne
e venne ad abitare in mezzo a noi.
L Dalla sua pienezza noi tutti abbiamo ricevuto,
poichè il Verbo si fece carne
e venne ad abitare in mezzo a noi.
ORAZIONE
O Dio vivo e vero, che hai svelato l’incarnazione del tuo Verbo con l’apparizione di una stella e hai condotto i Magi ad adorarlo e a portargli generosi doni, fa’ che la stella della giustizia non tramonti nel cielo delle nostre anime, e il tesoro da offrirti consista nella testimonianza della vita.
Per Cristo nostro Signore. Amen
IV LETTURA 2Re 6, 1-7
Lettura del secondo libro dei Re
In quei giorni. I figli dei profeti dissero a Eliseo: «Ecco, l’ambiente in cui abitiamo presso di te è troppo stretto per noi. Andiamo fino al Giordano, prendiamo lì una trave ciascuno e costruiamoci lì un locale dove abitare». Egli rispose: «Andate!». Uno disse: «Dégnati di venire anche tu con i tuoi servi». Egli rispose: «Verrò». E andò con loro. Giunti al Giordano, cominciarono a tagliare gli alberi. Ora, mentre uno abbatteva un tronco, il ferro della scure gli cadde nell’acqua. Egli gridò: «Oh, mio signore! Era stato preso in prestito!». L’uomo di Dio domandò: «Dov’è caduto?». Gli mostrò il posto. Eliseo allora tagliò un legno e lo gettò in quel punto e il ferro venne a galla. Disse: «Tiràtelo su!». Quello stese la mano e lo prese.
SALMELLO Cf. Sal 71 (72), 18-19. 1
L Benedetto il Signore, Dio di Israele:
egli solo compie prodigi.
E benedetto il suo nome glorioso per sempre.
L Dio, da’ al re il tuo giudizio,
al figlio del re la tua giustizia.
E benedetto il suo nome glorioso per sempre.
ORAZIONE
Dio, luce del mondo e amico degli uomini, non hai abbandonato il genere umano alla rovina della sua colpa, ma hai mandato a salvarci il tuo stesso Figlio; aiutaci a conservare con vigile cuore l’innocenza ridonataci nel battesimo e fa’ che manifestiamo in una condotta irreprensibile lo splendore della vita rinnovata.
Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen
Segue la messa della vigilia con l’EPISTOLA, il CANTO AL VANGELO e il VANGELO
DOPO IL VANGELO tutto prosegue come di solito fino ALLA COMUNIONE.