30 Giugno 2024 6a Domenica dopo Pentecoste (ambr. b)
VI DOMENICA DOPO PENTECOSTE
Anno B Rito Ambrosiano
O Signore, nostro Dio, quanto è grande
il tuo nome su tutta la terra
Introduzione
In questa Domenica – attraverso la vicenda di Mosè – siamo chiamati a riconoscere la presenza di Dio, che guida la storia del suo popolo. La sua promessa di salvezza accompagna la nostra esistenza e trova in Gesù, perfetto rivelatore del volto del Padre, il segno più grande del suo amore. «Nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo»: è il Padre stesso che si dona nel suo Figlio, ed è ancora dono suo poterlo accogliere e testimoniare. La nostra fede, infatti, non è «fondata sulla sapienza umana», ma sulla potenza e sapienza di Dio. Per questo possiamo accogliere, con rinnovato impegno, l’invito di Gesù: «Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi. Imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita».
LITURGIA VIGILIARE VESPERTINA
VANGELO DELLA RISURREZIONE Mt 28, 8-10
Annuncio della Risurrezione del Signore Nostro Gesù Cristo secondo Matteo.
Abbandonato in fretta il sepolcro con timore e gioia grande, le donne corsero a dare l’annuncio ai suoi discepoli. Ed ecco, il Signore Gesù venne loro incontro e disse: «Salute a voi!». Ed esse si avvicinarono, gli abbracciarono i piedi e lo adorarono. Allora Gesù disse loro: «Non temete; andate ad annunciare ai miei fratelli che vadano in Galilea: là mi vedranno».
Cristo Signore è risorto!
Rendiamo Grazie a Dio!
Commento al filmato:l’Organo di questa stupenda “Chaconne” di Couperin canta con note solenni, maestose, esultanti, lo straordinario annuncio che Gesù fa alle Donne, mentre, abbandonato il Sepolcro, stanno correndo dai Discepoli: Allora Gesù disse loro:
«Non temete; andate ad annunciare ai miei fratelli che vadano in Galilea: là mi vedranno».
MESSA NEL GIORNO
RITI DI INTRODUZIONE
ALL’INGRESSO Sal 30 (31), 3-4
Tu sei, o Dio, la mia protezione,
il mio rifugio, la salvezza della mia vita.
Tu sei la mia forza e la mia difesa;
nel tuo nome mi guidi e mi sostieni.
ATTO PENITENZIALE
Fratelli carissimi, il Signore Gesù è la via che conduce al Padre, la verità che illumina il nostro cammino, la vita che si dona per la salvezza del mondo: con fede, manifestiamo il nostro sincero pentimento e, riconoscendoci tutti peccatori, perdoniamoci a vicenda dal profondo del cuore.
(pausa di silenzio)
Tu che riveli il volto misericordioso del Padre: Kyrie, eléison.
Tu che sei mite e umile di cuore: Kyrie, eléison.
Tu che fai passare dalla morte alla vita chi ascolta la tua Parola:
Kyrie, eléison.
Dio onnipotente abbia misericordia di noi perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna.
Amen.
Commento al filmato: sono armonie dolcissime, supplici, adoranti, quelle dello stupendo “Largo” dal Concerto in Si b. di Vivaldi, che cantano questo Atto Penitenziale:
«Fratelli carissimi, il Signore Gesù è la via che conduce al Padre, la verità che illumina il nostro cammino, la vita che si dona per la salvezza del mondo:»
GLORIA
Gloria a Dio, nell’alto dei cieli, e pace in terra agli uomini di buona volontà. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, Figlio Unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del padre; tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi; tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo; nella gloria di Dio Padre. Amen.
ALL’INIZIO DELL’ASSEMBLEA LITURGICA
Preghiamo.
O Dio, grande e misericordioso, rimuovi ogni ostacolo dal nostro cammino perché nel vigore del corpo e nella serenità dello spirito possiamo dedicarci liberamente al tuo servizio. Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Amen.
LITURGIA DELLA PAROLA
LETTURA Es 3, 1-15
Dio nel roveto ardente rivela a Mosè il Nome divino.
Lettura del libro dell’Esodo.
In quei giorni. Mentre Mosè stava pascolando il gregge di Ietro, suo suocero, sacerdote di Madian, condusse il bestiame oltre il deserto e arrivò al monte di Dio, l’Oreb. L’angelo del Signore gli apparve in una fiamma di fuoco dal mezzo di un roveto. Egli guardò ed ecco: il roveto ardeva per il fuoco, ma quel roveto non si consumava. Mosè pensò: «Voglio avvicinarmi a osservare questo grande spettacolo: perché il roveto non brucia?». Il Signore vide che si era avvicinato per guardare; Dio gridò a lui dal roveto: «Mosè, Mosè!». Rispose: «Eccomi!». Riprese: «Non avvicinarti oltre! Togliti i sandali dai piedi, perché il luogo sul quale tu stai è suolo santo!». E disse: «Io sono il Dio di tuo padre, il Dio di Abramo, il Dio di Isacco, il Dio di Giacobbe». Mosè allora si coprì il volto, perché aveva paura di guardare verso Dio.
Il Signore disse: «Ho osservato la miseria del mio popolo in Egitto e ho udito il suo grido a causa dei suoi sovrintendenti: conosco le sue sofferenze. Sono sceso per liberarlo dal potere dell’Egitto e per farlo salire da questa terra verso una terra bella e spaziosa, verso una terra dove scorrono latte e miele, verso il luogo dove si trovano il Cananeo, l’Ittita, l’Amorreo, il Perizzita, l’Eveo, il Gebuseo. Ecco, il grido degli Israeliti è arrivato fino a me e io stesso ho visto come gli Egiziani li opprimono. Perciò va’! Io ti mando dal faraone. Fa’ uscire dall’Egitto il mio popolo, gli Israeliti!». Mosè disse a Dio: «Chi sono io per andare dal faraone e fare uscire gli Israeliti dall’Egitto?». Rispose: «Io sarò con te. Questo sarà per te il segno che io ti ho mandato: quando tu avrai fatto uscire il popolo dall’Egitto, servirete Dio su questo monte».
Mosè disse a Dio: «Ecco, io vado dagli Israeliti e dico loro: “Il Dio dei vostri padri mi ha mandato a voi”. Mi diranno: “Qual è il suo nome?”. E io che cosa risponderò loro?». Dio disse a Mosè: «Io sono colui che sono!». E aggiunse: «Così dirai agli Israeliti: “Io-Sono mi ha mandato a voi”». Dio disse ancora a Mosè: «Dirai agli Israeliti: “Il Signore, Dio dei vostri padri, Dio di Abramo, Dio di Isacco, Dio di Giacobbe mi ha mandato a voi”. Questo è il mio nome per sempre; questo è il titolo con cui sarò ricordato di generazione in generazione».
Parola di Dio.
Rendiamo grazie a Dio
Commento al filmato: è di una imponenza spettacolare questo “Allegro” in Fa min da “Sonate da Chiesa” di Mozart, le note maestose dell’Organo cantano con toni solenni l’incredibile dialogo fra Dio e Mosè, fra il Creatore e la Creatura – è il mpmento solenne dell’Alleanza delSignore con il Popolo di Israele:
«Così dirai agli Israeliti: “Io-Sono mi ha mandato a voi”». Dio disse ancora a Mosè: «Dirai agli Israeliti: “Il Signore, Dio dei vostri padri, Dio di Abramo, Dio di Isacco, Dio di Giacobbe mi ha mandato a voi”. Questo è il mio nome per sempre; questo è il titolo con cui sarò ricordato di generazione in generazione».
SALMO Sal 67 (68)
O Signore, nostro Dio,quanto è grande il tuo nome su tutta la terra.
Cantate a Dio, inneggiate al suo nome, * appianate la strada a colui che cavalca le nubi: * Signore è il suo nome, * esultate davanti a lui. R.
O Dio, quando uscivi davanti al tuo popolo, * quando camminavi per il deserto, * tremò la terra, i cieli stillarono davanti a Dio, * quello del Sinai, davanti a Dio, il Dio di Israele. R.
«Benedite Dio nelle vostre assemblee, * benedite il Signore, voi della comunità d’Israele». * Verranno i grandi dall’Egitto, * l’Etiopia tenderà le mani a Dio. R.
Regni della terra, cantate a Dio,* cantate inni al Signore, * a colui che cavalca nei cieli, * nei cieli eterni. * Ecco, fa sentire la sua voce, * una voce potente! R.
Commento al filmato: in questo splendido “Allegro” dal Concerto in Si min di Vivaldi, i quattro Violini, il Violoncello e gli Archi dell’Orchestra, si scatenano in un dialogo esultante per cantare la grandezza del Nome del Signore:
«Regni della terra, cantate a Dio,* cantate inni al Signore, * a colui che cavalca nei cieli, * nei cieli eterni. * Ecco, fa sentire la sua voce, * una voce potente!»
fanno da sfondo le stupende immagini di “Santa Chiara ferma l’assedio di Assisi” di Cesari, “Maria Regina” di Raffaello e “Processione di ringraziamento per la vittoria della battaglia di Lepanto”
EPISTOLA 1Cor 2, 1-7
Non venni tra voi con l’eccellenza della parola; ritenni di non sapere altro se non Gesù Cristo crocifisso.
Prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi.
Anch’io, fratelli, quando venni tra voi, non mi presentai ad annunciarvi il mistero di Dio con l’eccellenza della parola o della sapienza. Io ritenni infatti di non sapere altro in mezzo a voi se non Gesù Cristo, e Cristo crocifisso. Mi presentai a voi nella debolezza e con molto timore e trepidazione. La mia parola e la mia predicazione non si basarono su discorsi persuasivi di sapienza, ma sulla manifestazione dello Spirito e della sua potenza, perché la vostra fede non fosse fondata sulla sapienza umana, ma sulla potenza di Dio.
Tra coloro che sono perfetti parliamo, sì, di sapienza, ma di una sapienza che non è di questo mondo, né dei dominatori di questo mondo, che vengono ridotti al nulla. Parliamo invece della sapienza di Dio, che è nel mistero, che è rimasta nascosta e che Dio ha stabilito prima dei secoli per la nostra gloria.Parola di Dio.
Rendiamo grazie a Dio
Commento al filmato: in questa delicata “Sarabande” dalla Partita in Mi min di Bach, le note dolcissime del Pianoforte cantano con armonie di grande tenerezza l’annuncio di san Paolo ai Corinzi:
«Anch’io, fratelli, quando venni tra voi, non mi presentai ad annunciarvi il mistero di Dio con l’eccellenza della parola o della sapienza. Io ritenni infatti di non sapere altro in mezzo a voi se non Gesù Cristo, e Cristo crocifisso.»
CANTO AL VANGELO Cfr Sir 24, 3; Sap 7, 26
Alleluia.
La sapienza, uscita dalla bocca dell’Altissimo,
è riflesso della sua luce e immagine della sua bontà.
Alleluia.
VANGELO Mt 11, 27-30
Nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo.
Lettura del Vangelo secondo Matteo.
Gloria a te, o Signore
In quel tempo. Il Signore Gesù disse: «Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo.
Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero».
Parola del Signore.
Lode a te, o Cristo
Commento al filmato: nello stupendo “Largo”del Concerto in Sol Magg. di Vivaldi, il canto dolcissimo del Flauto esprime tutta la tenerezza e l’Amore delle esortazioni che Gesù rivolge ai suoi discepoli:
«Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero».
DOPO IL VANGELO Lam 3, 24-25
Mia eredità è il Signore
e io lo attendo e lo desidero.
Egli è buono con chi a lui si affida,
si dona al cuore che lo ricerca.
PREGHIERA UNIVERSALE
Fratelli e sorelle, al Padre, che in Cristo ha rivelato il suo volto d’amore, eleviamo con cuore ardente, le nostre preghiere.
Ascoltaci, Padre buono.
Per la Chiesa, che percorre fiduciosa le strade del mondo: ti preghiamo. R
Per quanti vivono nell’indifferenza e nell’incertezza della fede: ti preghiamo. R
Per i giovani, alla ricerca del significato della propria vita: ti preghiamo. R
Per noi tutti, raccolti in comunione di fede e di amore: ti preghiamo. R
(Altre intenzioni)
A CONCLUSIONE DELLA LITURGIA DELLA PAROLA
Larga scenda, o Dio, la tua desiderata benedizione e confermi i cuori dei credenti perché non si allontanino mai dal tuo volere e si allietino sempre dei tuoi doni generosi. Per Cristo nostro Signore.
Amen.
LITURGIA EUCARISTICA
PROFESSIONE DI FEDE
Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo,
(Alle parole «e per opera dello Spirito Santo… si è fatto uomo», tutti si inchinano.)
e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.
SUI DONI
Fiduciosi nel tuo amore, o Padre, deponiamo sul santo altare le nostre offerte; questa celebrazione cui prestiamo l’umile nostro servizio ci porti il dono di un cuore purificato. Per Cristo nostro Signore.
Amen.
PREFAZIO
È veramente cosa buona e giusta che il tuo popolo con cuore sincero elevi a te, o Padre, l’inno di lode.
Tu nel sangue di Cristo Signore con sapienza mirabile lo hai redento. Amandoci oltre ogni nostro pensiero e ogni attesa, hai inviato al mondo il tuo Figlio unigenito perché nell’umiliazione della morte in croce riconducesse alla gloria l’uomo che dalla tua bontà era stato creato e per la propria superbia si era perduto.
Riconoscenti e ammiràti, con tutte le creature adoranti del cielo e della terra, innalziamo con gioia l’inno di lode:
Santo, Santo, Santo…
ANAMNESI
Mistero della fede.
Annunziamo la tua morte Signore, proclamiamo la tua risurrezione, nell’attesa della tua venuta.
ALLO SPEZZARE DEL PANE Gv 11, 27
Credo, Signore,
che tu sei il Cristo,
il Figlio del Dio vivente,
venuto in questo mondo.
PADRE NOSTRO
Padre nostro che sei nei cieli,……..
ALLA COMUNIONE Mt 5, 3. 5
Beati i poveri in spirito
perché di essi è il regno dei cieli.
Beati i miti
perché erediteranno la terra.
DOPO LA COMUNIONE
Preghiamo.
Il sacramento celeste di cui ci siamo nutriti rinnovi, o Padre, la nostra coscienza e la nostra vita; e, poiché abbiamo annunziato in questo mistero la morte di Cristo e ne vogliamo condividere la passione redentrice, donaci di essere nella gloria eterna eredi con lui, che vive e regna nei secoli dei secoli.
Amen.
RITI DI CONCLUSIONE
Il Signore sia con voi.
E con il tuo Spirito. Kyrie, eléison. Kyrie, eléison. Kyrie, eléison.
Vi benedica Dio onnipotente, Padre e Figlio e
Spirito Santo. Amen.