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13 Ottobre 2024 28a Domenica del tempo ordinario (rom. b)

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13 Ottobre 2024 28a Domenica del tempo ordinario (rom. b)

Gesù e il giovane ricco

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XXVIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO B)

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Grado della Celebrazione: DOMENICA

Colore liturgico: Verde

Antifona d’ingresso

Se consideri le nostre colpe, Signore,

chi potrà resistere?

Ma presso di te è il perdono,

o Dio di Israele. (Sal 130,3-4)

Colletta

Ci preceda e ci accompagni sempre la tua grazia, Signore,

perché, sorretti dal tuo paterno aiuto,

non ci stanchiamo mai di operare il bene.

Per il nostro Signore Gesù Cristo…

Commento al filmato: questo splendido dolcissimo “Andante” dal Concerto in La Magg. di Vivaldi, canta con toni di supplica confidente, con melodie ineffabili, l’invocazione all’Ingresso della Liturgia:

«Ci preceda e ci accompagni sempre la tua grazia, Signore, perché, sorretti dal tuo paterno aiuto, non ci stanchiamo mai di operare il bene.»

PRIMA LETTURA (Sap 7,7-11)

Al confronto della sapienza stimai un nulla la ricchezza.

Dal libro della Sapienza

Pregai e mi fu elargita la prudenza,

implorai e venne in me lo spirito di sapienza.

La preferii a scettri e a troni,

stimai un nulla la ricchezza al suo confronto,

non la paragonai neppure a una gemma inestimabile,

perché tutto l’oro al suo confronto è come un po’ di sabbia

e come fango sarà valutato di fronte a lei l’argento.

L’ho amata più della salute e della bellezza,

ho preferito avere lei piuttosto che la luce,

perché lo splendore che viene da lei non tramonta.

Insieme a lei mi sono venuti tutti i beni;

nelle sue mani è una ricchezza incalcolabile.

Parola di Dio

Commento al filmato:le note dolcissime, sognanti del Pianoforte dello splendido brano da “Variazioni Goldberg”di Bach, cantano con melodie ineffabili questo inno alla Sapienza:

«Al confronto della sapienza stimai un nulla la ricchezza.»

SALMO RESPONSORIALE (dal Salmo 89-90)

Rit: Saziaci, Signore, con il tuo amore: gioiremo per sempre.

Insegnaci a contare i nostri giorni

e acquisteremo un cuore saggio.

Ritorna, Signore: fino a quando?

Abbi pietà dei tuoi servi!

Saziaci al mattino con il tuo amore:

esulteremo e gioiremo per tutti i nostri giorni.

Rendici la gioia per i giorni in cui ci hai afflitti,

per gli anni in cui abbiamo visto il male.

Si manifesti ai tuoi servi la tua opera

e il tuo splendore ai loro figli.

Sia su di noi la dolcezza del Signore, nostro Dio:

rendi salda per noi l’opera delle nostre mani,

l’opera delle nostre mani rendi salda.

Commento al filmato: è bellezza pura quella di questo “Allegro”del Concerto in Fa Magg “Il Proteo O Sia Il Mondo Al Rovescio” di Vivaldi; le note del Violino, del Violoncello, degli Archi e del Basso Continuo, si dipanano in un dialogo affascinante, in una melodia ineffabile, in un canto dolcissimo, gioioso, del Responsoriale tratto dal Salmo 89-90:

«Sia su di noi la dolcezza del Signore, nostro Dio: rendi salda per noi l’opera delle nostre mani, l’opera delle nostre mani rendi salda.»

 

SECONDA LETTURA (Eb 4,12-13)

La parola di Dio discerne i sentimenti e i pensieri del cuore.

Dalla lettera agli Ebrei

La parola di Dio è viva, efficace e più tagliente di ogni spada a doppio taglio; essa penetra fino al punto di divisione dell’anima e dello spirito, fino alle giunture e alle midolla, e discerne i sentimenti e i pensieri del cuore.

Non vi è creatura che possa nascondersi davanti a Dio, ma tutto è nudo e scoperto agli occhi di colui al quale noi dobbiamo rendere conto.

Parola di Dio

Commento al filmato:le note solenni della Tromba nello splendido “Vivace”del Concerto in Sol min di Vivaldi, cantano con toni appassionati l’insegnamento di san Paolo agli ebrei:

«La parola di Dio discerne i sentimenti e i pensieri del cuore.»

Canto al Vangelo (Mt 5, 3)

Alleluia, alleluia.

Beati i poveri in spirito,

perché di essi è il regno dei cieli.

Alleluia.

VANGELO (Mc 10,17-30)

Vendi quello che hai e seguimi.

Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, mentre Gesù andava per la strada, un tale gli corse incontro e, gettandosi in ginocchio davanti a lui, gli domandò: «Maestro buono, che cosa devo fare per avere in eredità la vita eterna?». Gesù gli disse: «Perché mi chiami buono? Nessuno è buono, se non Dio solo. Tu conosci i comandamenti: “Non uccidere, non commettere adulterio, non rubare, non testimoniare il falso, non frodare, onora tuo padre e tua madre”».

Egli allora gli disse: «Maestro, tutte queste cose le ho osservate fin dalla mia giovinezza». Allora Gesù fissò lo sguardo su di lui, lo amò e gli disse: «Una cosa sola ti manca: va’, vendi quello che hai e dallo ai poveri, e avrai un tesoro in cielo; e vieni! Seguimi!». Ma a queste parole egli si fece scuro in volto e se ne andò rattristato; possedeva infatti molti beni.

Gesù, volgendo lo sguardo attorno, disse ai suoi discepoli: «Quanto è difficile, per quelli che possiedono ricchezze, entrare nel regno di Dio!». I discepoli erano sconcertati dalle sue parole; ma Gesù riprese e disse loro: «Figli, quanto è difficile entrare nel regno di Dio! È più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno di Dio». Essi, ancora più stupiti, dicevano tra loro: «E chi può essere salvato?». Ma Gesù, guardandoli in faccia, disse: «Impossibile agli uomini, ma non a Dio! Perché tutto è possibile a Dio».

Pietro allora prese a dirgli: «Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito». Gesù gli rispose: «In verità io vi dico: non c’è nessuno che abbia lasciato casa o fratelli o sorelle o madre o padre o figli o campi per causa mia e per causa del Vangelo, che non riceva già ora, in questo tempo, cento volte tanto in case e fratelli e sorelle e madri e figli e campi, insieme a persecuzioni, e la vita eterna nel tempo che verrà».

Parola del Signore.

Commento al filmato: le Trombe, nei due brani “Allegro” dei Concerti in Sib Magg e in Sol min di Vivaldi, raccontano con toni solenni, appassionati, la tenerezza con cui Gesù vuole insegnare al giovane ricco la strada per «avere in eredità la vita eterna», e poi ai discepoli l’Onnipotenza di Dio a cui tutto è possibile:

«Essi, ancora più stupiti, dicevano tra loro: «E chi può essere salvato?». Ma Gesù, guardandoli in faccia, disse: «Impossibile agli uomini, ma non a Dio! Perché tutto è possibile a Dio».

Forma breve (Mc 10, 17-27):

Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, mentre Gesù andava per la strada, un tale gli corse incontro e, gettandosi in ginocchio davanti a lui, gli domandò: «Maestro buono, che cosa devo fare per avere in eredità la vita eterna?». Gesù gli disse: «Perché mi chiami buono? Nessuno è buono, se non Dio solo. Tu conosci i comandamenti: “Non uccidere, non commettere adulterio, non rubare, non testimoniare il falso, non frodare, onora tuo padre e tua madre”».

Egli allora gli disse: «Maestro, tutte queste cose le ho osservate fin dalla mia giovinezza». Allora Gesù fissò lo sguardo su di lui, lo amò e gli disse: «Una cosa sola ti manca: va’, vendi quello che hai e dallo ai poveri, e avrai un tesoro in cielo; e vieni! Seguimi!». Ma a queste parole egli si fece scuro in volto e se ne andò rattristato; possedeva infatti molti beni.

Gesù, volgendo lo sguardo attorno, disse ai suoi discepoli: «Quanto è difficile, per quelli che possiedono ricchezze, entrare nel regno di Dio!». I discepoli erano sconcertati dalle sue parole; ma Gesù riprese e disse loro: «Figli, quanto è difficile entrare nel regno di Dio! È più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno di Dio». Essi, ancora più stupiti, dicevano tra loro: «E chi può essere salvato?». Ma Gesù, guardandoli in faccia, disse: «Impossibile agli uomini, ma non a Dio! Perché tutto è possibile a Dio».

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli

La Parola di Dio ci stimola a riflettere sulle nostre abitudini e sicurezze e a non confidare soltanto nei beni materiali. Preghiamo perché il nostro cuore sia sempre aperto alla parola di Dio e disponibile ad affidarsi a Lui.

Preghiamo insieme e diciamo: Ascoltaci, o Signore.

  1. Per i pastori, i vescovi e i sacerdoti: sappiano dare un esempio concreto di distacco dai beni materiali, scegliendo la via della povertà, preghiamo.
  2. Per il mondo ricco e industrializzato, perché le nuove politiche non spingano soltanto alla difesa dei propri interessi e confini, ma sappiano invece valorizzare e stimolare l’economia e lo sviluppo dei Paesi più poveri, preghiamo.
  3. Per coloro che in questo tempo di crisi hanno serie difficoltà economiche, perché trovino persone di buona volontà che diano loro idee, energie e stimoli per superare le ristrettezze e la povertà, preghiamo.
  4. Per la nostra comunità cristiana, perché sappia organizzarsi con gesti concreti di solidarietà verso i fratelli e le sorelle in difficoltà, a cui manca un posto di lavoro o la possibilità di vivere con dignità, preghiamo.

O Padre, spesso siamo tentati dalle cose materiali e facciamo fatica ad affermare i valori veri: l’onestà, la generosità, l’amore verso i piccoli e verso Dio, più preziosi di ogni altra cosa. Donaci la forza di essere cristiani sinceri e uomini coerenti. Per Cristo nostro Signore.

Preghiera sulle offerte

Accogli, Signore, le nostre offerte e preghiere,

e fa’ che questo santo sacrificio,

espressione perfetta della nostra fede,

ci apra il passaggio alla gloria del cielo.

Per Cristo nostro Signore.

Antifona di comunione

I ricchi impoveriscono e hanno fame,

ma chi cerca il Signore non manca di nulla. (Sal 34,11)

Oppure:

Quando il Signore si manifesterà, saremo simili a lui,

perché lo vedremo così come egli è. (1Gv 3,2)

Oppure:

“Se vuoi essere perfetto, va’, vendi quello che hai,

dallo ai poveri; poi vieni e seguimi”. (cf. Mc 10,21)

Preghiera dopo la comunione

Padre santo e misericordioso,

che ci hai nutriti con il corpo e sangue del tuo Figlio,

per questa partecipazione al suo sacrificio

donaci di comunicare alla sua stessa vita.

Egli vive e regna nei secoli dei secoli.

Commento

Quest’uomo sembrava avere tutto. Egli era ricco e, in più, obbediva ai comandamenti divini. Si è rivolto a Gesù perché voleva anche la vita eterna, che desiderava fosse come una assicurazione a lunga scadenza, come quella che si ottiene da una grande ricchezza. Gesù aveva già annunciato che per salvare la propria vita bisognava essere disposti a perderla, cioè che per seguirlo occorreva rinnegare se stessi e portare la propria croce (Mc 8,34-35). L’uomo era sincero e si guadagnò uno sguardo pieno d’amore da parte di Gesù: “Una sola cosa ti manca, decisiva per te. Rinuncia a possedere, investi nel tesoro del cielo, e il tuo cuore sarà libero e potrà seguirmi”. Ma né lo sguardo né le parole di Gesù ebbero effetto. Quest’uomo, rattristato, certo, ha tuttavia preferito ritornare alla sicurezza che gli procurava la propria ricchezza. Non ha potuto o voluto capire che gli veniva offerto un bene incomparabilmente più prezioso e duraturo: l’amore di Cristo che comunica la pienezza di Dio (Ef 3,18-19). Paolo lo aveva capito bene quando scrisse: “Tutto ormai io reputo spazzatura, al fine di guadagnare Cristo… si tratta di conoscerlo e di provare la potenza della sua risurrezione…” (Fil 3,8-10).

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