29 Maggio 2022 Liturgie di rito Ambrosiano e Romano (anno c)
DOMENICA DOPO L’ASCENSIONE – Anno C – VII di Pasqua Rito Ambrosiano
Nella casa del Signore contempleremo il suo volto
Introduzione
«Tutti siano una sola cosa; come tu, Padre, sei in me e io in te, siano anch’essi in noi, perché il mondo creda che tu mi hai mandato»: al centro di questa Domenica, che segue alla solennità dell’Ascensione, è la preghiera del Signore per i suoi amici. La preghiera del Signore nasce dall’amore che lega il Padre e il Figlio: è questo stesso amore che indica il cammino verso l’unità e sostiene la testimonianza a cui siamo chiamati. Una testimonianza che può nascere solo da una profonda conoscenza del Signore e da un’autentica comunione tra quanti si dicono suoi discepoli. «L’incontro con Gesù è esperienza che contiene in sé le ragioni che persuadono alla sequela; l’uomo che crede conosce il Padre e colui che il Padre ha mandato e impara a rivolgersi al Padre perché lo Spirito Santo abita nel suo cuore e gli insegna a pregare, a vivere, ad amare con gli stessi sentimenti di Gesù» (cardinale Angelo Scola).
LITURGIA VIGILIARE VESPERTINA
VANGELO DELLA RISURREZIONE(Gv 20, 1-8)
Annuncio della Risurrezione del Signore Nostro Gesù Cristo secondo Giovanni.
Il primo giorno della settimana, Maria di Màgdala si recò al sepolcro di mattino, quando era ancora buio, e vide che la pietra era stata tolta dal sepolcro. Corse allora e andò da Simon Pietro e dall’altro discepolo, quello che Gesù amava, e disse loro: «Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l’hanno posto!». Pietro allora uscì insieme all’altro discepolo e si recarono al sepolcro. Correvano insieme tutti e due, ma l’altro discepolo corse più veloce di Pietro e giunse per primo al sepolcro. Si chinò, vide i teli posati là, ma non entrò. Giunse intanto anche Simon Pietro, che lo seguiva, ed entrò nel sepolcro e osservò i teli posati là, e il sudario – che era stato sul suo capo – non posato là con i teli, ma avvolto in un luogo a parte. Allora entrò anche l’altro discepolo, che era giunto per primo al sepolcro, e vide e credette.
Cristo Signore è risorto! Alleluia. Alleluia!
Rendiamo Grazie a Dio! Alleluia. Alleluia!
Commento al filmato:sono di una bellezza spettacolare, drammatica, le armonie generate dall’Organo, dai Timpani e dall’Orchestra nel tempo “Allegro, Molto Agitato” del Concerto per Organo e Orchestra di Francis Poulenc, raccontano con una luce sfolgorante la concitazione della corsa di Maria per comunicare agli apostoli aver trovato le tomba vuota, e poi, quella di Pietro e Giovanni al sepolcro; le ultime note si chiudono, dolcissime, sull’immagine di Giovanni che, entrato nella tomba dopo Pietro, “vide e credette”
MESSA NEL GIORNO
RITI DI INTRODUZIONE
ALL’INGRESSO(Gv 14, 27-28)
«Vi lascio la pace, – dice il Signore – alleluia; vi do la mia pace, alleluia. Il vostro cuore non si turbi e non abbia timore, finché ritornerò», alleluia.
ATTO PENITENZIALE
Carissimi, il Signore Gesù soccorre la nostra fragilità con la sua infinita misericordia: con fiducia, manifestiamo il nostro sincero pentimento e ci riconosciamo bisognosi del suo perdono.
(Pausa di silenzio)
Tu, Mediatore tra Dio e gli uomini, che hai offerto la tua vita in riscatto per tutti:
Kyrie, eléison.
Tu, Giudice del mondo, che sei risorto dai morti e sei stato elevato nella gloria:
Kyrie, eléison.
Tu, Re dell’universo, che sostieni ogni cosa con la potenza della tua Parola:
Kyrie, eléison.
Dio onnipotente abbia misericordia di noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna. Amen.
Commento al filmato:i due Violini, la Viola da Gamba gli Archi e il Basso continuo in questo splendido “Larghetto”del Concerto in Sol min di Vivaldi, si impegnano in un dialogo solenne, dolcissimo, avvincente, per cantare il grande dono della Pace che il Signore fa prima di salire al Cielo: «Vi lascio la pace, – dice il Signore – alleluia; vi do la mia pace, alleluia. Il vostro cuore non si turbi e non abbia timore, finché ritornerò»e la satruggente preghiera dell’Atto Penitenziale:
il Signore Gesù soccorre la nostra fragilità con la sua infinita misericordia: con fiducia, manifestiamo il nostro sincero pentimento e ci riconosciamo bisognosi del suo perdono.
GLORIA
Gloria a Dio, nell’alto dei cieli, e pace in terra agli uomini di buona volontà. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, Figlio Unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del padre; tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi; tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo; nella gloria di Dio Padre. Amen.
ALL’INIZIO DELL’ASSEMBLEA LITURGICA
Donaci, o Dio, sentimenti di adorazione e di amore per il tuo nome santo, poiché tu non desisti dal prenderti cura di quanti sostieni e rianimi con la certezza del tuo affetto di padre. Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Amen.
LITURGIA DELLA PAROLA
LETTURA(At 7, 48-57)
Stefano disse: ecco contemplo il Figlio dell’uomo che sta alla destra di Dio.
Lettura degli Atti degli Apostoli.
In quei giorni. Stefano disse: «L’Altissimo tuttavia non abita in costruzioni fatte da mano d’uomo, come dice il profeta: Il cielo è il mio trono e la terra sgabello dei miei piedi. Quale casa potrete costruirmi, dice il Signore, o quale sarà il luogo del mio riposo? Non è forse la mia mano che ha creato tutte queste cose?
Testardi e incirconcisi nel cuore e nelle orecchie, voi opponete sempre resistenza allo Spirito Santo. Come i vostri padri, così siete anche voi. Quale dei profeti i vostri padri non hanno perseguitato? Essi uccisero quelli che preannunciavano la venuta del Giusto, del quale voi ora siete diventati traditori e uccisori, voi che avete ricevuto la Legge mediante ordini dati dagli angeli e non l’avete osservata».
All’udire queste cose, erano furibondi in cuor loro e digrignavano i denti contro Stefano.
Ma egli, pieno di Spirito Santo, fissando il cielo, vide la gloria di Dio e Gesù che stava alla destra di Dio e disse: «Ecco, contemplo i cieli aperti e il Figlio dell’uomo che sta alla destra di Dio». Allora, gridando a gran voce, si turarono gli orecchi e si scagliarono tutti insieme contro di lui.
Parola di Dio.
Rendiamo grazie a Dio
Commento al filmato:è solenne e drammatico il discorso di Stefano ai giudei, è un’accusa violenta che lo porterà al martirio: Testardi e incirconcisi nel cuore e nelle orecchie, voi opponete sempre resistenza allo Spirito Santo; le note veementi dell’Orchestra e il canto struggente del Fagotto nel concerto di Vivaldi, ci raccontano con toni avvincenti la sua straordinaria testimonianza:
«Ecco, contemplo i cieli aperti e il Figlio dell’uomo che sta alla destra di Dio»
SALMOSal 26 (27)
Nella casa del Signore contempleremo il suo volto.
Il Signore è mia luce e mia salvezza: di chi avrò timore? Il Signore è difesa della mia vita: di chi avrò paura? R.
Una cosa ho chiesto al Signore, questa sola io cerco: abitare nella casa del Signore tutti i giorni della mia vita, per contemplare la bellezza del Signore e ammirare il suo santuario. R.
Ascolta, Signore, la mia voce. Io grido: abbi pietà di me, rispondimi! Il mio cuore ripete il tuo invito: «Cercate il mio volto!». Il tuo volto, Signore, io cerco. Non nascondermi il tuo volto. R.
Commento al filmato:sono armonie drammatiche, veementi, a tratti dolcissime quelle generate dal Pianoforte e dagli Archi – impegnati in un dialogo spumeggiante nello spettacolare “Sostenuto Assai – Allegro ma non troppo” del Quartetto in Mi b Magg di Schumann; le loro note appassionate ci fanno cantare con il salmista questo inno confidente al Signore del Salmo 26/27 che viene riprodotto interamente nel filmato:
Il Signore è mia luce e mia salvezza:
di chi avrò timore?
Il Signore è difesa della mia vita:
di chi avrò paura?
EPISTOLA(Ef 1, 17-23)
Il Padre della gloria risuscitò Cristo dai morti e lo fece sedere alla sua destra nei cieli.
Lettera di san Paolo apostolo agli Efesini.
Fratelli, il Dio del Signore nostro Gesù Cristo, il Padre della gloria, vi dia uno spirito di sapienza e di rivelazione per una profonda conoscenza di lui; illumini gli occhi del vostro cuore per farvi comprendere a quale speranza vi ha chiamati, quale tesoro di gloria racchiude la sua eredità fra i santi e qual è la straordinaria grandezza della sua potenza verso di noi, che crediamo, secondo l’efficacia della sua forza e del suo vigore. Egli la manifestò in Cristo, quando lo risuscitò dai morti e lo fece sedere alla sua destra nei cieli, al di sopra di ogni Principato e Potenza, al di sopra di ogni Forza e Dominazione e di ogni nome che viene nominato non solo nel tempo presente ma anche in quello futuro. Tutto infatti egli ha messo sotto i suoi piedi e lo ha dato alla Chiesa come capo su tutte le cose: essa è il corpo di lui, la pienezza di colui che è il perfetto compimento di tutte le cose.
Parola di Dio.
Rendiamo grazie a Dio
Commento al filmato:è di una bellezza e solennità spettacolare questo “Allegro non Molto” del Concerto in Fa Magg di Vivaldi, i due Corni solisti e l’Orchestra si scatenano in un dialogo maestoso per raccontare con toni trionfali la Gloria del Signore
Il Padre della gloria risuscitò Cristo dai morti e lo fece sedere alla sua destra nei cieli
CANTO AL VANGELO
Cfr Gv 17, 21
Alleluia.
Tutti siano una cosa sola, dice il Signore,
e il mondo creda che tu mi hai mandato.
Alleluia.
VANGELO(Gv 17, 1b. 20-26)
Quelli che mi hai dato siano anch’essi con me dove sono io.
Lettura del Vangelo secondo Giovanni.
Gloria a te, o Signore
In quel tempo. Il Signore Gesù, alzàti gli occhi al cielo, disse: «Non prego solo per questi, ma anche per quelli che crederanno in me mediante la loro parola: perché tutti siano una sola cosa; come tu, Padre, sei in me e io in te, siano anch’essi in noi, perché il mondo creda che tu mi hai mandato.
E la gloria che tu hai dato a me, io l’ho data a loro, perché siano una sola cosa come noi siamo una sola cosa. Io in loro e tu in me, perché siano perfetti nell’unità e il mondo conosca che tu mi hai mandato e che li hai amati come hai amato me. Padre, voglio che quelli che mi hai dato siano anch’essi con me dove sono io, perché contemplino la mia gloria, quella che tu mi hai dato; poiché mi hai amato prima della creazione del mondo. Padre giusto, il mondo non ti ha conosciuto, ma io ti ho conosciuto, e questi hanno conosciuto che tu mi hai mandato. E io ho fatto conoscere loro il tuo nome e lo farò conoscere, perché l’amore con il quale mi hai amato sia in essi e io in loro».
Parola del Signore.
Lode a te, o Cristo
Commento al filmato:sono note cariche di Tenerezza e di Amore quelle del Flauto – accompagnato dal “Pizzicato” degli Archi – che cantano con toni dolcissimi la struggente preghiera di Gesù:
«Non prego solo per questi, ma anche per quelli che crederanno in me mediante la loro parola: perché tutti siano una sola cosa; come tu, Padre, sei in me e io in te, siano anch’essi in noi, perché il mondo creda che tu mi hai mandato.»
DOPO IL VANGELO
Cfr Gv 20, 17; 16, 7
Io salgo al Padre mio e Padre vostro, al Dio mio e Dio vostro, e vi manderò lo Spirito Santo, alleluia, alleluia.
PREGHIERA UNIVERSALE
Fratelli e sorelle, con la certezza di essere esauditi, rivolgiamo al Padre le nostre preghiere, perché, nel suo Figlio Gesù, doni al mondo pace e salvezza.
Ascoltaci, Padre buono.
Per la Chiesa: sostenuta dalla forza dello Spirito, si riveli sempre più come segno della tua fedeltà e della tua misericordia, ti preghiamo. R
Per quanti sono impegnati nelle Comunicazioni sociali: nell’esercizio della loro professione siano testimoni della verità e promuovano il rispetto della dignità di ogni uomo, ti preghiamo. R
Infondi in ogni comunità, che nel prossimo periodo vi la visita pastorale del nostro Arcivescovo, lo Spirito che consola, incoraggia e crea comunione, ti preghiamo. R
A CONCLUSIONE DELLA LITURGIA DELLA PAROLA
Volgi, o Dio, il tuo sguardo di bontà al popolo dei credenti che implora misericordia; possano sempre gloriarsi dei tuoi benefici poiché te solo riconoscono come salvatore e come padre. Per Cristo nostro Signore.
Amen.