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Libri storici Samuele 1° Capitolo 11 Vittoria sugli Ammoniti – Capitolo 12 Samuele si ritira da Saul

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Libri storici Samuele 1° Capitolo 11 Vittoria sugli Ammoniti – Capitolo 12 Samuele si ritira da Saul

Samuele 1 – Capitolo 11 

Vittoria contro gli Ammoniti

[1]Circa un mese dopo, Nacas l’Ammonita si mosse e pose il campo contro Iabes di Gàlaad. Tutti i cittadini di Iabes di Gàlaad dissero allora a Nacas: «Vieni a patti con noi e ti saremo sudditi». [2]Rispose loro Nacas l’Ammonita: «A queste condizioni mi alleerò con voi: possa io cavare a tutti voi l’occhio destro e porre tale gesto a sfregio di tutto Israele». [3]Di nuovo chiesero gli anziani di Iabes: «Lasciaci sette giorni per inviare messaggeri in tutto il territorio d’Israele. Se nessuno verrà a salvarci, usciremo incontro a te». [4]I messaggeri arrivarono a Gàbaa di Saul e riferirono quelle parole davanti al popolo e tutto il popolo levò la voce e pianse. [5]Or ecco Saul veniva dalla campagna dietro l’armento. Chiese dunque Saul: «Che ha il popolo da piangere?». Riferirono a lui le parole degli uomini di Iabes. [6]Lo spirito di Dio investì allora Saul ed egli, appena udite quelle parole, si irritò molto. [7]Poi prese un paio di buoi, li fece a pezzi e ne inviò in tutto il territorio d’Israele mediante messaggeri con questo proclama: «Se qualcuno non uscirà dietro Saul e dietro Samuele, la stessa cosa avverrà dei suoi buoi». Si sparse lo spavento del Signore nel popolo e si mossero come un sol uomo. [8]Saul li passò in rassegna a Bèzek e risultarono trecentomila Israeliti e trentamila di Giuda. [9]Dissero allora ai messaggeri che erano giunti: «Direte ai cittadini di Iabes di Gàlaad: Domani, quando il sole comincerà a scaldare, avverrà la vostra salvezza».

I messaggeri partirono e riferirono agli uomini di Iabes, che ne ebbero grande gioia. [10]Allora gli uomini di Iabes diedero risposta a Nacas: «Domani usciremo incontro a voi e ci farete quanto sembrerà bene ai vostri occhi». [11]Il giorno dopo Saul divise il grosso in tre schiere e irruppe in mezzo al campo nemico sul far del mattino; batterono gli Ammoniti finché il giorno si fece caldo. Quelli che scamparono furono dispersi talmente che non ne rimasero due insieme.

Saul è proclamato re

[12]Il popolo allora disse a Samuele: «Chi ha detto: Dovrà forse regnare Saul su di noi? Consegnaci costoro e li faremo morire». [13]Ma Saul disse: «Oggi non si deve far morire nessuno, perché in questo giorno il Signore ha operato una liberazione in Israele». [14]Samuele ordinò al popolo: «Su, andiamo a Gàlgala: là inaugureremo il regno».[15]Tutto il popolo si portò a Gàlgala e là davanti al Signore in Gàlgala riconobbero Saul come re; qui ancora offrirono sacrifici di comunione davanti al Signore e qui fecero grande festa Saul e tutti gli Israeliti.

Samuele 1 – Capitolo 12

Samuele si ritira davanti a Saul

[1]Allora Samuele disse a tutto Israele: «Ecco ho ascoltato la vostra voce in tutto quello che mi avete chiesto e ho costituito su di voi un re. [2]Da questo momento ecco il re procede davanti a voi. Quanto a me sono diventato vecchio e canuto e i miei figli eccoli tra di voi. Io ho vissuto dalla mia giovinezza fino ad oggi sotto i vostri occhi. [3]Eccomi, pronunciatevi a mio riguardo alla presenza del Signore e del suo consacrato. A chi ho portato via il bue? A chi ho portato via l’asino? Chi ho trattato con prepotenza? A chi ho fatto offesa? Da chi ho accettato un regalo per chiudere gli occhi a suo riguardo? Sono qui a restituire!». [4]Risposero: «Non ci hai trattato con prepotenza, né ci hai fatto offesa, né hai preso nulla da nessuno». [5]Egli soggiunse loro: «E’ testimonio il Signore contro di voi ed è testimonio oggi il suo consacrato, che non trovate niente in mano mia?». Risposero: «Sì, è testimonio».

[6]Allora Samuele disse al popolo: «E’ testimonio il Signore che ha stabilito Mosè e Aronne e che ha fatto uscire i vostri padri dal paese d’Egitto.

[7]Ora state qui raccolti e io voglio discutere con voi davanti al Signore a causa di tutti i benefici che il Signore ha operato con voi e con i vostri padri. [8]Quando Giacobbe andò in Egitto e gli Egiziani li oppressero e i vostri padri gridarono al Signore, il Signore mandò loro Mosè e Aronne che li fecero uscire dall’Egitto e li ricondussero in questo luogo. [9]Ma poiché avevano dimenticato il Signore loro Dio, li abbandonò in potere di Sisara, capo dell’esercito di Cazor e in potere dei Filistei e in potere del re di Moab, che mossero loro guerra. [10]Essi gridarono al Signore: Abbiamo peccato, perché abbiamo abbandonato il Signore e abbiamo servito i Baal e le Astàrti! Ma ora liberaci dalle mani dei nostri nemici e serviremo te. [11]Allora il Signore vi mandò Ierub-Baal e Barak e Iefte e Samuele e vi liberò dalle mani dei nemici che vi circondavano e siete tornati a vita tranquilla. [12]Eppure quando avete visto che Nacas re degli Ammoniti muoveva contro di voi, mi avete detto: No, vogliamo che un re regni sopra di noi, mentre il Signore vostro Dio è vostro re. [13]Ora eccovi il re che avete scelto e che avevate chiesto. Vedete che il Signore ha costituito un re sopra di voi. [14]Dunque se temerete il Signore, se lo servirete e ascolterete la sua voce e non sarete ribelli alla parola del Signore, voi e il re che regna su di voi vivrete con il Signore vostro Dio. [15]Se invece non ascolterete la voce del Signore e sarete ribelli alla sua parola, la mano del Signore peserà su di voi, come pesò sui vostri padri.

[16]Ora, state attenti e osservate questa grande cosa che il Signore vuole operare sotto i vostri occhi. [17]Non è forse questo il tempo della mietitura del grano? Ma io griderò al Signore ed Egli manderà tuoni e pioggia. Così vi persuaderete e constaterete che grande è il peccato che avete fatto davanti al Signore chiedendo un re per voi». [18]Samuele allora invocò il Signore e il Signore mandò subito tuoni e pioggia in quel giorno. Tutto il popolo fu preso da grande timore del Signore e di Samuele. [19]Tutto il popolo perciò disse a Samuele: «Prega il Signore tuo Dio per noi tuoi servi che non abbiamo a morire, poiché abbiamo aggiunto a tutti i nostri errori il peccato di aver chiesto per noi un re». [20]Samuele rispose al popolo: «Non temete: voi avete fatto tutto questo male, ma almeno in seguito non allontanatevi dal Signore, anzi servite lui, il Signore, con tutto il cuore. [21]Non allontanatevi per seguire vanità che non possono giovare né salvare, perché appunto sono vanità. [22]Certo il Signore non abbandonerà il suo popolo, per riguardo al suo nome che è grande, perché il Signore ha cominciato a fare di voi il suo popolo. [23]Quanto a me, non sia mai che io pecchi contro il Signore, tralasciando di supplicare per voi e di indicarvi la via buona e retta. [24]Vogliate soltanto temere il Signore e servirlo fedelmente con tutto il cuore, perché dovete ben riconoscere le grandi cose che ha operato con voi. [25]Se invece vorrete fare il male, voi e il vostro re sarete spazzati via».

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