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Michelangelo – Creazione di Adamo

lʼArte e la Musica nella Bibbia

Una Bibbia “digitale” per il terzo millennio
Evangelizzare il mondo pagano con la BELLEZZA

Gli eventi di terrorismo, di violenza, ormai diffusi con tentacoli in tutto il mondo come una piovra, obbligano ad una riflessione profonda soprattutto noi cristiani che dovremmo essere “ Luce del Mondo” ma evidentemente non lo siamo abbastanza.
Da tante parti del mondo laico si sprecano analisi sociologiche, politiche e quantʼaltro, ma cercare una proposta, una ricetta risolutiva, è peggio che cercare “ un ago nel pagliaio” .
Anche da parte del mondo cattolico si sprecano le analisi più disparate fra le quali la più corretta mi pare che “ABBIAMO DIMENTICATO DIO” – la Sua Onnipotenza e, sopratutto il Suo Amore! – Siamo un mondo
che vive come se Dio non pot esse salvarci se solo lo chiedessimo con fede e con insistenza!

(Mi viene fatto di pensare alla vicenda di Saulo – divenuto poi San Paolo – ai cui piedi posarono i loro mantelli i lapidatori di S.Stefano; – quel Saulo che noi cristiani oggi potremmo definire un vero e proprio terrorist a!! – Quel Saulo convertito con un intervento potente di Dio a motivo, credo, delle incessanti preghiere che salivano a Lui da tutta la Comunità cristiana!!).
La descrizione dellʼUomo senza Dio la troviamo nel Salmo 14 (13 ):

1 Al maestro del coro. Di Davide. Lo stolto pensa “ Non cʼè Dio”.

Sono corrotti, fanno cose abominevoli nessuno più agisce bene.

2 Il Signore dal cielo si china sugli uomini per vedere

se esista un saggio se cʼè uno che cerchi Dio.

3 Tutti hanno traviato, sono tutti corrotti;

più nessuno fa il bene, neppure uno.

4 Non comprendono nulla tutti i malvagi,

che divorano il mio popolo come il pane?

5 Non invocano Dio tremeranno di spavento,

perché Dio è con la stirpe del giusto.

6 Volete confondere le speranze del misero,

ma il Signore è il suo rifugio.

7 Venga da Sion la salvezza dʼIsraele!

Quando il Signore ricondurrà il suo popolo,

esulterà Giacobbe e gioirà Israele.

Questo salmo descrive un mondo che è straordinariamente simile al nostro – un mondo senza Dio! Proprio Dio che dice:

«Può forse nascondersi un uomo nei nascondigli
senza che io lo veda? Non riempio io il cielo e la terra?» (Ger. 23,24) non viene visto, non viene conosciuto – non viene amato, non si cantano inni alla Sua Gloria!

Meditando su “il Credo” trovo un passo di straordinario interesse per la comprensione della Parola di Dio:

Credo nello Spirito Santo,
che è Signore e dà la vita,
e procede dal Padre e dal Figlio.
Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato,

e ha parlato per mezzo dei profeti.

Ma il Battista èproprio l’ultimo dei Profeti?

Anni fa, in un “ Mattutino” di G. Ravasi su Avvenire, ho trovato questa bellissima “parabola” tratta da un testo giudaico del ‘700, commentata da Ravasi con la consueta maestria e intitolata “ le lacrime di Dio” :

« 1l nipote di rabbi Baruk giocava una volta con unʼaltro ragazzo a rimpiattino. Egli si nascose e stette a lungo ad attenderlo credendo che lo cercasse e non riuscisse a trovarlo. Dopo aver aspettato a lungo, decise di uscire ma non vide nessuno. Capì, allora, che il suo amico non 1ʼaveva mai cercato. Corse, allora, dal nonno piangendo e gridando contro il compagno. Rabbì Baruk, con le lacrime agli occhi,
commentò: “ lo stesso dice anche Dio”.»

Dio piange come quel bambino percheʼ nessuno lo cerca. Ma qualʼè la strada per per far ritrovare Dio al nostro mondo? – Questa domanda me la sono posta tante volte e ho cercato di dare una mia modesta risposta facendo alcune riflessioni su alcuni spunti che qui voglio esporre:
Nella sua “ Lettera agli Artisti”, Giovanni Paolo II, riprendendo una frase di Dostojewski, afferma che il Mondo sarà salvato dalla “ Bellezza” – ma quale “ Bellezza” ?

“ La bellezza è cifra del mistero e richiamo al trascendente. E invito a gustare la vita e a sognare il futuro.” – (Lettera agli Artist i GPII)

[ . In “ Libertà Grazia Destino” di Romano Guardini trovo questo passo:

“…. ed il Fedone, in cui lo stesso Socrate osa la ardita affermazione che chi conosce diviene egli stesso, nella contemplazione della verità, simile alla verità e capace di eternità.

Qualcosa di simile avviene nellʼincontro con lʼopera dʼarte. Essa può avere differenti funzioni: può servire di ornamento o diletto allʼimmediato arricchimento della vita; può conseguire finalità sociali, ad esempio come cerimoniale, edificio, monumento; può esercitare unʼazione pedagogica, nellʼinsegnamento e nella educazione, o acquistare significati economici, nellʼartigianato. Ma il suo senso vero consiste nel fatto, che lʼopera dʼarte rappresenta un mondo nel quale, lʼessenza delle cose …… si rivela più pura e più piena che nella realtà, mentre il frammento di questa realtà che viene rappresentata, si trasforma in una totalità che si eleva a simbolo della vita totale.”

In un vecchio “ Mattutino” di Mons. Gianfranco Ravasi avevo trovato la riflessione su “ il Vuoto” di un semileggendario maestro cinese del VI o V sec. a.C. qui riportata:

“ Con lʼargilla bagnata si formano i recipienti; ma è il vuoto che è in essi a consentire la pienezza dei vasi. Col legno si costruiscono case, porte e finestre; ma è il vuoto che è in esse a rendere abitabili le dimore. Cʼè la parte visibile dellʼutilità; ma lʼessenziale rimane invisibile“.

Unʼaltro spunto mi viene da Aaron Copland nel suo libro “Come ascoltare la Musica” :

“ La domanda importante è: come incomincia il Compositore e con che cosa? – Il Compositore incomincia con una       “ idea” musicale. …. Improvvisamente un tema giunge alla sua mente. (Tema = idea musicale.) Il Compositore incomincia con un tema, ed esso è un dono del cielo. Non sa da dove gli viene, non ne ha il controllo – gli vien scritto quasi automaticamente…. “.

Nel messaggio di Paolo VI agli artisti dellʼ8 dicembre 1965 trovo questa frase profetica:

«Questo mondo nel quale viviamo ha bisogno di bellezza per non sprofondare nella disperazione. La bellezza, come la verità, è ciò che infonde gioia al cuore degli uomini, è quel frutto prezioso che resiste al logorio del tempo, che unisce le generazioni e le fa comunicare nellʼammirazione. E questo grazie alle vostre mani … »

Mostriamo la nostra fede ai pagani – (anche ai cristiani “paganizzati” ) potremmo ripetere lʼappello che nellʼVIII secolo il cantore delle immagini sacre, san Giovanni ‘Damasceno, rivolgeva ai cristiani:

« Se un pagano viene e ti dice: “ Mostrami la tua fede!”, tu portalo in chiesa e mostra a lui la decorazione di cui è ornata e spiegagli la serie dei sacri quadri» ”.

In Gv 12,40 troviamo questo passo:

Ha reso ciechi i loro occhi e ha indurito il loro cuore, perché non vedano con gli occhi e non comprendano con il cuore, e si convertano e io li guarisca!

nella Bibbia troviamo tanti riferimenti a queste misteriose parole – ne riporto alcuni che mi sembrano particolarmente significativi:

Esodo 4,21 – Il Signore disse a Mosè:

«Mentre tu parti per tornare in Egitto, sappi che tu compirai alla presenza del faraone tutti i prodigi che ti ho messi in mano; ma io indurirò il suo cuore ed egli non lascerà partire il mio popolo.

Esodo 14 ,4 – Io renderò ostinato il cuore del faraone ed egli li inseguirà; io dimostrerò la mia gloria contro il faraone e tutto il suo esercito, così gli Egiziani sapranno che io sono il Signore!» . Essi fecero in tal modo.

Deuteronomio 2,3 0 – Ma Sicon, re di Chesbon, non ci volle lasciar passare nel suo paese, perché il Signore tuo Dio gli aveva reso inflessibile lo spirito e ostinato il cuore, per mettertelo nelle mani,come appunto è oggi.

Giosuè 11,20 – Infatti era per disegno del Signore che il loro cuore si ostinasse nella guerra contro Israele, per votarli allo sterminio, senza che trovassero grazia, e per annientarli, come aveva comandato il Signore a Mosè. Isaia 63,17 – Perché, Signore, ci lasci vagare lontano dalle tue vie e lasci indurire il nostro cuore, così che non ti tema? Ritorna per amore dei tuoi servi, per amore delle tribù, tua eredità.

Giovanni 12,40 Ha reso ciechi i loro occhi e ha indurito il loro.cuore, perché non vedano con gli occhi e non comprendano con il cuore, e si convertano e io li guarisca! Romani 11,7- 10 – 7

Che dire dunque? Israele non ha ottenuto quello che cercava; lo hanno ottenuto invece gli eletti gli altri sono stati induriti, 8 come sta scritto:

Dio ha dato loro uno spirito di torpore, occhi per non vedere e orecchi per non sentire, fino al giorno dʼoggi.

9 E Davide dice:

Diventi la loro mensa un laccio, un tranello e un inciampo e serva loro di giusto castigo! 10 Siano oscurati i loro occhi sì da non vedere, e faʼ loro curvare la schiena per sempre! (Apocalisse 17,17) – Dio infatti ha messo loro in cuore di realizzare il suo disegno e di accordarsi per affidare il loro regno alla bestia, finché si realizzino le parole di Dio. Romani 9,18

Dio quindi usa misericordia con chi vuole e indurisce chi vuole.

Nota: la Bellezza come “ cifra del Mistero ….” – se non vediamo con gli occhi e non comprendiamo con gli orecchi non possiamo “ vedere” la Parola di Dio in tutte le espressioni artistiche e non possiamo “ salvare il Mondo con la Bellezza” !! – Ma agli occhi di Dio (nellʼEternit à) il Mondo è già Salvato – compito di noi cristiani è quello di “ scoprirlo”, mostrando allʼUmanità pagana la Parola di Dio celata nellʼimmenso patrimonio di Bellezza donatoci nei secoli da Dio per essere lodato, contemplato, glorificato, esaltato, …

il grande Bach diceva

io suono le note come sono scritte

ma è Dio che fa la musica

Lettera aperta alla Chiesa
«Ha reso ciechi i loro occhi e ha indurito il loro cuore, perché non vedano con gli occhi e non comprendano con il cuore, e si convertano e io li guarisca!» cfr Gv12,40 – Is 6,9-10
Cesari – Santa Chiara ferma l’assedio di Assisi
Evangelizzare il mondo pagano con la BELLEZZA
I recenti eventi di terrorismo, di violenza ormai diffusi con tentacoli in tutto il mondo come una piovra, obbligano ad una riflessione profonda soprattutto noi cristiani che dovremmo essere “Luce del Mondo” ma evidentemente “i nostri occhi sono ciechi e il nostro cuore è indurito”!.
Da tante parti del mondo laico si sprecano analisi sociologiche, politiche e quant’altro, ma cercare una proposta, una ricetta risolutiva, è peggio che cercare “un ago nel pagliaio”.
Anche da parte del mondo cattolico si sprecano le analisi più disparate fra le quali la più corretta mi pare sia che “ABBIAMO DIMENTICATO DIO” – la Sua Onnipotenza e, soprattutto il Suo Amore! – Siamo un mondo che vive come se Dio non potesse salvarci se solo lo chiedessimo con fede e con insistenza! – verrebbe spontaneo dire in risposta: “se l’abbiamo dimenticato, perché, invece di lamentarci, non andiamo a cercarLo??” (io credo che Lui non aspetterebbe altro che farsi subito “vedere”!!).
Mi viene alla mente che la Chiesa è nata, dopo la Pentecoste, da dodici apostoli spaventati, più un pugno di discepoli disorientati e poche donne con Maria – donne che ai tempi contavano nulla – eppure questo pugno di uomini, dopo la Pentecoste, è uscito allo scoperto con un coraggio incredibile e ha evangelizzato il mondo! – E noi, cristiani del terzo millennio, possiamo ripetere questo miracolo dello Spirito Santo in un mondo che non è poi tanto diverso, quanto al trionfo del peccato, da quello dei tempi degli Apostoli?
Mi sono domandato allora a quale compito mi ha chiamato il Signore perché nel mondo in cui vivo possa testimoniare e far conoscere la presenza viva di Dio?
Nel corso di questi ultimi anni, libero da impegni di lavoro, ho iniziato a utilizzare il computer per una ricerca sull’Arte, la Musica e tutte le espressioni artistiche, nella Bibbia – in questa ricerca mi sono “imbattuto” nella straordinaria ricchezza e bellezza della Bibbia e, in particolare, ho iniziato a gustare e ad amare i Salmi che avevo sempre accuratamente evitato di leggere trovandoli noiosissimi mentre, abbinandoli in questa ricerca a musiche ed immagini appropriate, hanno acquistato uno splendore straordinario.
Quasi casualmente poi, mi è capitato di leggere i messaggi e le lettera agli Artisti dei Pontefici iniziando da Paolo VI sino a Benedetto XVI – da questi documenti, che ho inserito insieme ad altri nel mio sito al link http://fcrosti.com/video/category/documenti/, ho ricavato un primo importante impulso alla mia ricerca continuando con una riflessione su alcuni spunti che qui voglio esporre:
In risposta alla domanda fatta sopra: “se l’abbiamo dimenticato, perché, invece di lamentarci, non andiamo a cercarLo??” oserei dire che noi cristiani ci accontentiamo di praticare il secondo Comandamento senza comprendere che ,

. – Alla domanda che ci possiamo porre: “perchè devo essere buono, perché devo amare il mio nemico …. ?”, ha risposto Giovanni nella sua prima lettera: “amatevi gli uni gli altri PERCHE’ Dio è Amore!” e noi siamo tutti, ricchi e poveri, nell’Amore di Dio
Nel commento di C. Doglio alla lettera di San Giacomo, trovo questo passo che mi sembra importante per comprendere questo mondo senza Dio: «dice Paolo – è indispensabile la fede. La salvezza nasce da una relazione personale di fede della persona umana con la persona divina; è necessario che io mi abbandoni con fiducia al Signore, che mi affidi a lui, che confidi in lui. Paolo insiste sull’inizio e l’inizio non sta in me, non sta nelle mie opere, nelle mie capacità, nelle mie attività, ma sta in una abbandono fiducioso in Dio, nel credere fermamente che lui mi può salvare, che io da solo non mi salvo, che solo lui mi può salvare. A questo punto – quando è iniziata la relazione di amicizia, dopo che io mi sono abbandonato al Signore – c’è poi tutto il cammino da fare, cioè rimanere in quella relazione buona con il Signore che chiede di essere vissuta concretamente nella pratica della vita. – Ecco allora che le opere di cui parla Giacomo non sono le opere della legge, le opere rituali, ma sono le opere della carità cristiana. Queste non sono la causa della salvezza, non mi salvo cioè grazie a loro, per merito delle mie azioni, ma sono l’effetto, la conseguenza di questo mio abbandono fiducioso e assoluto in Dio, in Gesù. Poiché mi sono affidato a Dio, Lui mi dà, la capacità di operare bene.» Abbiamo così ricostruito il perché delle Opere
Nei tempi passati, l’Uomo era in condizioni di manifesta, evidente inferiorità rispetto alla Natura, al Creato, non poteva fare a meno di rivolgersi a Dio per salvarsi, il rapporto di Fede con il Signore era una fatto quasi scontato nella vita del Popolo cristiano – oggi, con gli enormi progressi della scienza e della tecnica (a cui non hanno fatto seguito pari progressi della mente e del cuore umano), l’Uomo si sente onnipotente – pensa di potersi, anzi di doversi, salvare per conto suo (forse nemmeno cerca la salvezza) e non si accorge del fallimento di questa onnipotenza!! – Il legame fra il primo comandamento e il secondo si è spezzato (perso) – la situazione dell’Uomo di oggi sembra essere molto simile a quella di Adamo, costituito in grande sapienza e saggezza che, sotto la tentazione di Satana ha strappato Dio dal suo cuore cominciando a contemplare e adorare le sue “opere”
Mi sembra anche che questa nostra assuefazione a non riferirci in prima battuta alla VERITA’ che è il cuore del Primo Comandamento ci conduce inevitabilmente ad adeguarci alla cultura pagana del mondo di oggi, per cui non esiste una Verità oggettiva ma soltanto una soggettiva, con il risultato che in tutte le battaglie sociali per i cosiddetti “diritti” dobbiamo assumere posizioni di retroguardia “contro”, con argomentazioni che inevitabilmente vengono sempre meno comprese. – Noi cristiani stessi, credo, abbiamo perso il punto di riferimento della VERITA’, non abbiamo argomentazioni valide contro il relativismo imperante perché non conosciamo la VERITA’.
Mi domando allora, perché non siamo capaci di evangelizzare questo mondo pagano prendendo a modello san Paolo (1, Cor) «1Anch’io, o fratelli, quando sono venuto tra voi, non mi sono presentato ad annunziarvi la testimonianza di Dio con sublimità di parola o di sapienza. 2Io ritenni infatti di non sapere altro in mezzo a voi se non Gesù Cristo, e questi crocifisso.»?
Fra i tantissimi spunti ricavati dalla meditazione sulle lettere e messaggi agli artisti, vorrei citare un passaggio della “Lettera agli Artisti”, di Giovanni Paolo II dove, riprendendo una frase di Dostojewski, afferma che il Mondo sarà salvato dalla “Bellezza” – ma quale “Bellezza”?….. “La Bellezza è cifra del mistero e richiamo al trascendente. E invito a gustare la vita e a sognare il futuro.”
Riflessioni: questo pensiero rimanda al successivo punto 3 – il passo di Guardini – : l’immenso patrimonio di Bellezza – Arte, Musica, Poesia e tutte le espressioni artistiche sono un dono di Dio all’Umanità perché lo possa adorare e lodare (v. punto 7 l’espressione di S.Agostino riferita ai Salmi che, oltretutto, sono poesie straordinarie!). Del resto tutta la Creazione è un immenso inno alla suprema Bellezza di Dio – come facciamo noi piccole creature a non fermarci nemmeno un minuto a contemplare e adorare questa Bellezza tutti presi dalla moltitudine dei nostri idoli effimeri!!!
Confrontandoci con il punto 3 possiamo comprendere quanto detto al punto 1.2 riferito ad Adamo: anche noi, come lui, ci accostiamo all’immenso patrimonio di Bellezza dell’umanità non per dare Gloria a Dio, bensì per dare gloria a noi stessi, alla nostra bravura, al nostro genio … : «Io sono venuto nel nome del Padre mio e voi non mi accogliete; se un altro venisse nel proprio nome, lo accogliereste. E come potete credere, voi che ricevete gloria gli uni dagli altri, e non cercate la gloria che viene dall’unico Dio?» (Giovanni 5,31-47) – noi contempliamo e adoriamo le nostre opere, in tutti i campi della nostra vita!!
In “Libertà Grazia Destino” di Romano Guardini trovo questo passo: “…. ed il Fedone, in cui lo stesso Socrate osa la ardita affermazione che chi conosce diviene egli stesso, nella contemplazione della verità, simile alla verità e capace di eternità. Qualcosa di simile avviene nell’incontro con l’opera d’arte. Essa può avere differenti funzioni: può servire di ornamento o diletto all’immediato arricchimento della vita; può conseguire finalità sociali, ad esempio come cerimoniale, edificio, monumento; può esercitare un’azione pedagogica, nell’insegnamento e nella educazione, o acquistare significati economici, nell’artigianato. Ma il suo senso vero consiste nel fatto, che l’opera d’arte rappresenta un mondo nel quale, l’essenza delle cose …… si rivela più pura e più piena che nella realtà, mentre il frammento di questa realtà che viene rappresentata, si trasforma in una totalità che si eleva a simbolo della vita totale.”
comprendo meglio questo passaggio riferendomi al punto 6 – Bellezza e Verità ci rendono realmente “capaci di eternità”
in Gv. 14 al punto 12, Gesù dice a Filippo: «Chi ha visto me ha visto il Padre» – per contemplare la Verità che è il Padre, bisogna conoscerlo quindi bisogna conoscere Gesù?
ricollegandoci con il punto 2, possiamo dire che Dio “parla” all’Umanità con la Sua Parola ma anche con tutte le espressioni artistiche da Lui ispirate?
nella mia ricerca sull’Arte, la Musica e tutte le espressioni artistiche nella Bibbia, di cui ho detto sopra, mi si è svelata una verità straordinaria: Come la luce fa risaltare la bellezza dei colori, così l’Arte, la Musica, la Poesia e tutte le espressioni veramente artistiche, fanno svelare e risaltare l’immensa BELLEZZA della Parola di Dio che riempie il Cielo la Terra e tutta la Creazione – ci immergono nel Cuore dell’Amore di Dio, esaltando in noi tutto il caleidoscopio dei sentimenti che l’Uomo può provare davanti al Suo Creatore e Salvatore;
Se io “conosco” la Verità”, “conosco” Gesù e riesco a “vedere” il Suo Volto nel mio “Prossimo”
In un vecchio “Mattutino” di Mons. Gianfranco Ravasi avevo trovato la riflessione su “il Vuoto” di un semileggendario maestro cinese del VI o V sec. a.C. qui riportata: “Con l’argilla bagnata si formano i recipienti; ma è il vuoto che è in essi a consentire la pienezza dei vasi. Col legno si costruiscono case, porte e finestre; ma è il vuoto che è in esse a rendere abitabili le dimore. C’è la parte visibile dell’utilità; ma l’essenziale rimane invisibile“.
la meditazione di questo passaggio, mi collega al punto 10 (Gv 12,40): quando ci accostiamo ai capolavori dell’Arte, della Musica, della Poesia, ….. non ne comprendiamo il senso profondo, non comprendiamo il dono che Dio ha fatto all’Umanità perché lo possa lodare ….
al punto 3 Guardini ci fa meditare su l’essenza delle cose …… (che)…si rivela più pura e più piena che nella realtà che, misteriosamente, si identifica con il vuoto del Maestro cinese!
Un’altro spunto mi viene da Aaron Copland nel suo libro “Come ascoltare la Musica”: “La domanda importante è: come incomincia il Compositore e con che cosa? – Il Compositore incomincia con una “idea” musicale. …. Improvvisamente un tema giunge alla sua mente. (Tema = idea musicale.) Il Compositore incomincia con un tema, ed esso è un dono del cielo. Non sa da dove gli viene, non ne ha il controllo – gli vien scritto quasi automaticamente…. “.
allora la creazione artistica, in tutte le sue espressioni, è veramente un dono di Dio!
riferendoci al punto 12, possiamo dire che la Creazione Artistica ci è donata per rivelarci il Padre? – Per estendere nel tempo e nello spazio quella rivelazione fatta da Gesù ai suoi discepoli (“chi ha visto Me, ha visto il Padre”)
comprendiamo quanto detto al punto 3.4
Nel messaggio di Paolo VI agli artisti dell’8 dicembre 1965 trovo questa frase profetica: «Questo mondo nel quale viviamo ha bisogno di bellezza per non sprofondare nella disperazione. La bellezza, come la verità, è ciò che infonde gioia al cuore degli uomini, è quel frutto prezioso che resiste al logorio del tempo, che unisce le generazioni e le fa comunicare nell’ammirazione. E questo grazie alle vostre mani … »
ecco come gli Artisti possono aiutarci a immergerci nell’Amore di Dio!
allora Bellezza e Verità possono essere “unificanti” in questo mondo attraversato da profonde divisioni e oscurare così tutte le verità e la bellezza soggettive?
Dio, volendo essere lodato dagli uomini, si è lodato da se stesso; e poi ha messo nelle nostre mani questa lode (i salmi) perché la facciamo nostra” (s. Agostino).
non soltanto i salmi Dio ha messo nelle nostre mani per essere contemplato e lodato, ma anche tutta la Sua Creazione «tutto hai messo sotto i suoi piedi …» – (v. salmo 8), ma anche tutte le espressioni artistiche dell’uomo che sono da Lui ispirate!
collegandoci con il punto 9, siamo capaci di “vedere” la Parola di Dio nei sacri quadri che dovremmo mostrare ai pagani? Siamo capaci di “ascoltare” la Voce di Gesù nella grande Musica (proprio come la ascoltavano le folle per le strade della Galilea) ….. ?
Come si spiegherebbe altrimenti che Dio ha fatto dono all’Umanità di grandi Artisti di infinite diverse espressioni, se non per insegnare all’uomo come conoscerlo, “vederLo” lodarlo, contemplarlo nelle opere dell’Uomo. – Ecco il perchè di quell’immenso patrimonio di BELLEZZA dell’Umanità!
Ne “le Confessioni” di s. Agostino trovo questo passo: «Eppure l’uomo, una particella del tuo creato, vuole lodarti. Sei tu che lo stimoli a dilettarsi delle tue lodi, perché ci hai fatti per te, e il nostro cuore non ha posa finché non riposa in te. Concedimi, Signore, di conoscere e capire se si deve prima invocarti o lodarti, prima conoscere oppure invocare. Ma come potrebbe invocarti chi non ti conosce? Per ignoranza potrebbe invocare questo per quello.» e poi ancora: «Ma come invocare il mio Dio, il Dio mio Signore? Invocarlo sarà comunque invitarlo dentro di me; ma esiste dentro di me un luogo, ove il mio Dio possa venire dentro di me, ove possa venire dentro di me Dio, che creò il cielo e la terra?»
richiamando l’affermazione di Socrate (v. punto 3): « chi conosce diviene egli stesso, nella contemplazione della verità, simile alla verità e capace di eternità.» ci possiamo domandare: come possiamo “conoscere” la Verità? – come possiamo ”cercarla”?
riferendomi al punto 9, prima di mostrare la nostra fede ai pagani – ma anche ai cristiani dalla fede debole – dobbiamo cercare la Verità racchiusa nell’immenso patrimonio di Bellezza dell’intero Universo!
Mostriamo la nostra fede ai pagani – anche ai cristiani “paganizzati” potremmo ripetere l’appello che nell’VIII secolo il cantore delle immagini sacre, san Giovanni ‘Damasceno, rivolgeva ai cristiani:«Se un pagano viene e ti dice: “Mostrami la tua fede!”, tu portalo in chiesa e mostra a lui la decorazione di cui è ornata e spiegagli la serie dei sacri quadri»”.
v. quanto detto al punto 7
In Gv 12,40 trovo questo passo: Ha reso ciechi i loro occhi e ha indurito il loro cuore, perché non vedano con gli occhi e non comprendano con il cuore, e si convertano e io li guarisca! – nella Bibbia troviamo tanti riferimenti a queste misteriose parole – ad esempio: Esodo 4,21 – Il Signore disse a Mosè: «Mentre tu parti per tornare in Egitto, sappi che ….. ma io indurirò il suo cuore ed egli non lascerà partire il mio popolo. – Esodo 14,4 – Io renderò ostinato il cuore del faraone ed egli li inseguirà; ….. – Deuteronomio 2,30 – Ma Sicon, re di Chesbon, non ci volle lasciar passare nel suo paese, perché il Signore tuo Dio gli aveva reso inflessibile lo spirito e ostinato il cuore, .… – Giosuè 11,20 – Infatti era per disegno del Signore che il loro cuore si ostinasse nella guerra contro Israele, …… – Romani 11,7-10 – …….. come sta scritto: Dio ha dato loro uno spirito di torpore, occhi per non vedere e orecchi per non sentire, fino al giorno d’oggi. – Apocalisse 17,17 – Dio infatti ha messo loro in cuore di realizzare il suo disegno e di accordarsi per affidare il loro regno alla bestia, finché si realizzino le parole di Dio. – Romani 9,18 – Dio quindi usa misericordia con chi vuole e indurisce chi vuole.
Non è il caso di sottolineare l’affinità dell’espressione di Gv 12,40 con quanto rilevato nei punti 7 e 9 – è ovvia!
(Mt, 22, 37-40) 37 Gli rispose: «Amerai il Signore Dio tuo con tutto il cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente. 38 Questo è il più grande e il primo dei comandamenti. 39 E il secondo è simile al primo: Amerai il prossimo tuo come te stesso. 40 Da questi due comandamenti dipendono tutta la Legge e i Profeti». – forse il nostro mondo presta più attenzione al secondo trascurando il primo – in tal modo anche i cristiani devoti pensano di essere a posto facendo volontariato e assistendo i poveri – Santa Teresa è arrivate dove è arrivate perché prima di tutto a dato importanza al PRIMO COMANDAMENTO – il secondo, credo, viene per conto suo automaticamente!!!!
Vorrei osservare che se noi cristiani, entrando in una chiesa, invece di un distratto segno di croce, contemplassimo il Tabernacolo pensando al Primo Comandamento, potremmo essere veramente Luce del Mondo e realizzare una vera “conversione” cioè distogliere il nostro cuore dal mondo per “guardare a Lui”.
v. punto 3 – “amerai il Signor Dio tuo …” vuol dire “contemplarLo” – “contemplare” la Verità – divenire “simili “alla Verità e “Capaci” di Eternità”
In Gv 14 leggo questo passo: «8 Gli disse Filippo: «Signore, mostraci il Padre e ci basta». 9 Gli rispose Gesù: «Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo? Chi ha visto me ha visto il Padre. Come puoi dire: Mostraci il Padre? 10 Non credi che io sono nel Padre e il Padre è in me? Le parole che io vi dico, non le dico da me; ma il Padre che è con me compie le sue opere. 11 Credetemi: io sono nel Padre e il Padre è in me; se non altro, credetelo per le opere stesse.»
richiamando il punto 10, si comprende come l’ascolto delle Letture nella liturgia della Messa – letture che vorrebbero mostrarci il Volto di Cristo e, di conseguenza, rivelarci il Padre, non basti alla nostra Conversione!
Una ricerca dell’Università di Parma: «il mistero dei neuroni specchio e il rapporto che c’è tra cervello umano, arte e comportamenti positivi» – si tratta di un articolo che mi sembra importante nel nostro cammino per la conoscenza del Padre e che ho caricato sul mio sito al link: http://fcrosti.com/video/neuroni-specchio/ e ne riporto alcuni passi:
«Come siamo in grado di decidere se un’opera d’arte è bella o brutta? Oppure valutare se un quadro o una scultura ci piace o meno? E soprattutto: perché davanti a un’opera d’arte proviamo una sensazione di trasporto, un’emozione profonda? E perché si dice “l’arte non si spiega, si sente”?»
«A che cosa servono questi (fino a ieri misteriosi) neuroni specchio? …… Queste cellule nervose si attivano per imitazione, quando vedono qualcun altro compiere un gesto. …… Questi neuroni, quindi, riflettono, come uno specchio quello che vedono nel cervello altrui.»
Le immagini dei Bronzi sono state usate come stimoli negli studi sui neuroni specchio del team di scienziati del dipartimento di Neuroscienze dell’Università di Parma. In particolare, è stata rilevata l’attività dei cervelli mentre i soggetti osservavano le immagini delle sculture nella risonanza magnetica funzionale.
Abbiamo dimostrato così che nel cervello umano esiste una sincronia fra azione e osservazione. Innanzitutto le opere greche originarie attivano il cervello molto più di quelle modificate, ma la cosa più interessante è che attivano quelle aree emozionali dove ci sono i neuroni specchio dell’empatia (dal greco: sentire dentro). Quindi il meccanismo ….. non è solo di attivare la corteccia cerebrale e di ‘incendiare’ i circuiti nervosi …… ma anche di colpire i centri emozionali: cioè l’artista bravo riesce in qualche modo, con la sua opera d’arte, a muovere i centri emozionali. In definitiva l’arte rende più forte l’empatia di chi la guarda, può mettere in moto processi imitativi e quindi la bellezza genera altra bellezza
Ma come si relazionano l’empatia e il sistema specchio all’arte e alla bellezza? – Un’ipotesi è che quando un’opera ci cattura e ci muove, così come ad esempio la bellezza delle sculture classiche nella loro forma perfetta (ma il discorso vale anche di fronte alla bellezza di un bimbo o di un fiore), entriamo in uno stato di risonanza motoria, di empatia emotiva, che ci fa in qualche modo vivere le espressioni (fisiche) ed emozionali rappresentate dalla stessa.
Una possibile chiave di lettura è legata ai meccanismi dell’empatia, cioè quello stato d’animo, quell’emozione che proviamo quando vediamo o sappiamo che qualcuno sta soffrendo e soffriamo noi stessi, oppure quando vediamo qualcuno ridere e siamo felici anche noi. In altre parole, quando entriamo nello stato emotivo degli altri vivendolo e facendo la stessa esperienza in prima persona.
Questa nostra capacità di capirci in maniera spontanea, e non attraverso un ragionamento, è la base fondamentale della nostra abilità di relazionarci gli uni con gli altri e di empatizzare”.
“Da un punto di vista anatomico, il ponte di collegamento che traduce le nostre espressioni corporee (elaborate dal sistema motorio) in stati emotivi (elaborati da un sistema emozionale), e viceversa, è un’area del cervello chiamata insula, detta così per via della sua particolare forma a isola. Quando quest’area si accende nel nostro cervello, i movimenti e le espressioni osservati negli altri si legano alle nostre emozioni e noi facciamo esperienza in prima persona di ciò che provano gli altri”.
Un’ipotesi è che quando un’opera ci cattura e ci muove, così come ad esempio la bellezza delle sculture classiche nella loro forma perfetta (ma il discorso vale anche di fronte alla bellezza di un bimbo o di un fiore), entriamo in uno stato di risonanza motoria, di empatia emotiva, che ci fa in qualche modo vivere le espressioni (fisiche) ed emozionali rappresentate dalla stessa.
Tuttavia, l’attivazione che ci ha maggiormente colpiti è stata quella dell’insula, la stessa area che si attiva quando viviamo gli stati emotivi degli altri.
Conclusioni:
Possiamo noi dire che questa insula è la “Porta” attraverso la quale, nell’ultimo giorno, il Cristo Glorioso irromperà nel cuore dell’Uomo?
Nel bel dipinto posto all’inizio, santa Chiara mostra il sacro Ostensorio ai soldati che assediano Assisi, e li mette in fuga, ma è Cristo che opera il miracolo – è Lui che mette il terrore nel cuore di quei soldati manifestando la Sua potenza (riflessa dai loro “neuroni”?).
Ancora, nel vangelo di Giovanni al cap.7 sta scritto: «4 Gesù allora, conoscendo tutto quello che gli doveva accadere, si fece innanzi e disse loro: “Chi cercate? ”. 5 Gli risposero: “Gesù, il Nazareno”. Disse loro Gesù: “Sono io! ”.6 Appena disse “Sono io”,indietreggiarono e caddero a terra.» – Con questo Suo gesto, Gesù ha dimostrato, come già altre volte che si era misteriosamente sottratto all’arresto, la Sua sovrana libertà nel “DONARSI” alla Sua Passione!
dal salmo 34: «6 Guardate a lui e sarete raggianti, non saranno confusi i vostri volti. 7 Questo povero grida e il Signore lo ascolta, lo libera da tutte le sue angosce.» Questo passo del salmo 34 dimostra, se ve ne fosse ancora bisogno, che noi cristiani dobbiamo condurre i pagani a volgere lo sguardo a LUI perché il mondo sia salvato.
La ricerca scientifica illustrata in questa pagina, mi fa sentire infinitamente piccolo e indegno per poterla commentare, sembra quasi che questa “insula” sia il punto di unione fra l’Immanente e il Trascendente, fra la Materia e lo Spirito – la porta di ingresso di Dio nel cuore dell’Uomo (“Io sto alla porta e busso … “); collegandoci con quanto detto dal beato Paolo VI (v. punto 6) «Questo mondo nel quale viviamo ha bisogno di bellezza per non sprofondare nella disperazione. …», si capisce perché l’Uomo senza il nutrimento della BELLEZZA CADE NELLA DISPERAZIONE.
Contemplando Gesù Sacramentato nel Tabernacolo, mi viene fatto di fantasticare: ❮2000 anni fa, Gesù andava personalmente nelle Sinagoghe e nel Tempio ad insegnare – dopo la Sua morte (e Resurrezione) ha detto «Io sono con voi tutti i giorni ….. », ed eccoLO nei Tabernacoli ti tutto il mondo e, addirittura in tutti gli uomini che sino ai nostri giorni hanno la delega a diffondere l’annuncio. Ma al giorno d’oggi, la potenza degli strumenti multimediali ci consente di restituire a LUI la Parola perché dai Tabernacoli di tutto il mondo possa tornare ad insegnare con il Suo Amore, con la Sua VOCE “registrata” in tutte le grandi opere dell’Arte, della Poesia, della Musica e di tutte le espressioni artistiche che LUI ha messo nel cuore dell’Uomo!!!❯ – E’ fantasia? – Utopia? Non ha detto forse: «Venite a me, voi tutti che siete affaticati e oppressi e io vi ristorerò»? – Per tanti secoli Gesù è stato silenzioso, e spesso dimenticato, in tutti i Tabernacoli del Mondo – Forse la risposta alla domanda che mi ero posta: «a quale compito mi ha chiamato il Signore perché nel mondo in cui vivo possa testimoniare e far conoscere la presenza viva di Dio?» sta proprio nel lavoro di ricerca, iniziato dieci anni fa, della Parola di Dio nell’Arte, nella Musica e in tutte le espressioni artistiche.
At 2, 1-11 Pentecoste – «Tutti furono colmati di Spirito Santo e cominciarono a parlare.» – In quello straordinario giorno, i discepoli erano tutti riuniti in preghiera – potremmo dire (con il linguaggio tecnico di oggi) “sintonizzati con l’indirizzo IP” del Signore – viene da pensare con tristezza alla spensieratezza festaiole delle nostre cerimonie di Cresima con le chiese che si riempiono di flash dei telefonini …. niente a che vedere con l’immensità di quell’Evento che si ripete nei secoli e nei millenni!! – Ecco il risultato della “Solitudine” di Gesù nei tabernacoli di tutto il mondo.
nella Liturgia della 1a Domenica dopo la Dedicazione del Duomo il Vangelo di Matteo 28, 16-20, così recita: 【In quel tempo. Gli undici discepoli andarono in Galilea, sul monte che il Signore Gesù aveva loro indicato. Quando lo videro, si prostrarono. Essi però dubitarono. Gesù si avvicinò e disse loro: «A me è stato dato ogni potere in cielo e sulla terra. Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro a osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo».】- Credo che noi cristiani, quando entriamo in una chiesa – davanti al Tabernacolo – , ci troviamo nelle medesime condizioni di quegli undici discepoli che si sono prostrati davanti a Gesù risorto! Ma il nostro comportamento è ben diverso! Cosa abbiamo noi nel cuore? – Quali idoli?
Tutte queste riflessioni, maturate nel tempo anche inconsapevolmente, costituiscono il “percorso” che mi ha condotto alla realizzazione del sito (blog o come lo si vuol chiamare) fcrosti.com/video, che potrebbe essere una bozza di Bibbia digitale per il terzo millennio, con i testi della Bibbia CEI e musiche e immagini tratte dall’immenso patrimonio di Bellezza dell’Umanità.
Questo sito, frutto di un lavoro in cui i miei meriti sono veramente pochi, è ancora incompleto e probabilmente non lo sarà mai, né lo potrà mai essere. – Ne faccio dono alla Chiesa confidando che, a suo tempo, potrà dare frutto.
Francesco Crosti

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